mercoledì 25 marzo 2020

Coronavirus e spesa pubblica


Vedo parecchia confusione in merito alle modalità con le quali i sostegni all’economia, messi a disposizione da governi e banche centrali, dovrebbero essere impiegati.

Cerco (spero) di dare un contributo alla chiarezza.

Dal punto di vista delle conseguenze economiche, il Coronavirus è una crisi particolare perché siamo in presenza di una caduta sia di domanda, che di capacità produttiva del sistema economico.

La capacità del sistema si è abbassata per il semplice motivo che buona parte della popolazione non può uscire di casa, e parecchie aziende sono chiuse. In aggiunta, vengono a mancare prodotti intermedi forniti da operatori situati in altre parti del mondo: per esempio in Asia.

Questo però non significa che erogare potere d’acquisto ad aziende e cittadini – cioè stimolare la domanda – possa produrre un eccesso d’inflazione. La spesa privata rimarrà comunque bassa. Se non puoi uscire di casa, non spendi in beni di consumo durevoli – auto, elettrodomestici, abbigliamento, mobili. Non esci a cena e non fai turismo.

In pratica spendi solo per le necessità vitali: alimentari, farmaceutici, prodotti per l’igiene e per la casa, affitti, bollette e poco altro.

E le aziende non accelerano di sicuro i loro progetti d’investimento. Al contrario, li mettono in frigorifero.

Allora, a cosa serve distribuire soldi (e abbassare le tasse) ad aziende e cittadini ?

Semplicemente, a salvaguardare le necessità vitali di chi perde lavoro e/o reddito; a evitare una catena di insolvenze perché non si hanno i soldi per pagare affitti, mutui, finanziamenti, fornitori e tasse; e a permettere alle aziende di riaprire e quindi di riassumere personale quando l’emergenza sarà passata.

Per limitare il calo del PIL, tuttavia, è anche necessario che lo Stato aumenti la propria spesa pubblica in investimenti e assunzioni: in primo luogo ovviamente dove più è necessario nell’immediato – quindi nel settore sanitario.

In ogni caso, l’erogazione di fondi NON deve essere effettuata a debito. Non devo dare liquidità sotto condizione che sia da restituire in un futuro più o meno prossimo. Non devo dare crediti alle aziende, ma contributi a fondo perso. Non devo finanziare gli individui o posporre i pagamenti di tasse, imposte e contributi: devo regalare soldi, e cancellare totalmente gli adempimenti fiscali, per un periodo di tempo adeguato.

E le banche centrali non devono fornire ai governi la moneta necessaria sotto condizionalità o vincoli di restituzione o limiti di debito da cui prima o poi rientrare. Devono emettere moneta e distribuirla. Punto.

Nei paesi normali, quelli dotati della loro banca centrale, di fatto è così. In USA e UK nessuno si sta preoccupando dei livelli di deficit e di debito pubblico che verranno raggiunti, né di ipotizzare percorsi di rientro. Gli istituti di emissione forniranno sostegno totale, per qualsiasi cifra e per qualsiasi periodo di tempo necessario.

Il problema, come al solito, è l’Eurozona. Tanto per cambiare si parla di “interventi soggetti a condizionalità, sia pure “leggera” e da “verificare in futuro””. Mettendo di mezzo, nel rapporto tra BCE e governi, organismi intermedi come il MES, che non hanno nessuna funzione salvo quella di essere i guardiani e gli enforcer di queste (ancora da precisare) condizionalità.

Proposte del genere sono pericolosissime. Rischiano di creare una situazione in cui vari paesi, e l’Italia in primo luogo, saranno in futuro sottoposti a vincoli che impediranno una ripresa piena.

Tutto questo, in un’economia già fiaccata, da una dozzina d’anni, dalle scellerate politiche di austerità che non ci hanno consentito di superare gli effetti della crisi finanziaria del 2008-9. Oltre ad averci forzato a ridurre l’efficienza del sistema sanitario pubblico, aggravando in modo drammatico la crisi prodotta dal Coronavirus.

Per l’Italia, accettare uno scenario come questo sarebbe al di fuori di ogni sensatezza e di ogni ragionevolezza.


16 commenti:

  1. Sto notando aumenti dei prezzi nel paniere dei beni primari alimentari. È cosi? Aumenteranno ancora di più? Sarebbe un bel problema

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    1. Non ho sensazioni in merito. Ha visto dati o la sta constatando in pratica ?

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    2. Pratica facendo spese. Sono nelle Marche. Chiedo a lei perché conosce il paniere

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    3. A livello pratico posso solo riferire che mia moglie non segnala nulla di particolare :)))) l'Istat segnala addirittura variazioni negative, ma è ancora ferma a febbraio con i dati.

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  2. L'Europa ha già detto no agli Eurobond o Coronabond e ha gia anticipato, almeno i Paesi filo-Germania, che chiederanno - per l'utilizzazione dei soldi contenuti dal MES, l'imposizione di condizioni "light" ai Paesi richiedenti, in attesa di tornare ad una "sana" austerità....Pazzie, com'è stata una pazzia continuare a dare retta all'Euroclub dei pazzi.

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    1. Pazzi loro ma molto di più il nostro establishment che gli dà ancora retta.

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  3. https://twitter.com/gzibordi/status/1242916527315259392
    Ricorda la nostra ipotesi sul Draghi salvator di patria? Mi sa che ci siamo che dice?

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    1. Ma lasciamo perdere, per favore, Draghi non è mica un socialista, non è mica Gramsci, a lui non gliene frega niente di proteggere le classi lavoratrici, o restituirci i diritti sociali che ci hanno tolto o compresso, oppure la sanità pubblica universale. Finiamola con queste assurdità. Se proprio vogliamo concedergli qualcosa, diciamo che Draghi potrà essere al massimo come il sovrano assoluto che concede un simulacro di "statuto" ai suoi sudditi. Senza mettere mai in discussione la leadership della classe aristocratica da cui proviene e che lo ha eletto al supremo soglio poc'anzi lasciato. Dino

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    2. Capisco questo commento. Ma faccio notare che al momento abbiamo Gualtieri. Un lettore di veline che accetta qualsiasi cosa in cambio di una ciotola di biada che arrivi (a lui) dalle UE.

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    3. Già, siamo messi proprio bene. Cotti al punto giusto. Gualtieri, Tria e tutti a ritroso a fare gli sguatteri dell'Unione europea, con lo scudo dei maggiordomi Mattarella, Napolitano e via andare a ritroso. Il M5S era un'occasione ma si è persa. La Lega è ipocrita. L'unica speranza è Vox Italia, ma sono ancora agli esordi e poi figuriamoci, comporterebbe una certa presa di coscienza che non c'è. Gli italiani sono convinti di vivere nell'unico mondo possibile. Che Ue e Euro siano un dato di natura irreversibili, come fossero il frutto di un'evoluzione genetica. Poi non capisco, ho sentito Cattaneo quando ha raccontato quel che candidamente gli aveva ha confessato Tabellini, che cioè i CCF o altre monete fiscali non si fanno se no la gente comincia a capire che l'euro è inutile e finirebbe per dimenticarsene strada facendo proprio perchè capirebbe la sua illogicità. Ma in che mani siamo santo cielo, perchè Tabellini non dice la verità pubblicamente, questi sarebbero i nostri intellettuali, la nostra classe dirigente, questo sarebbe un patriota, uno che poi magari viene chiamato a giurare sulla Costituzione per fare il Ministro o il Presidente del consiglio dopo essere stato nominato Senatore a vita. Ma uno così è solo un collaborazionista.

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    4. E chi ha detto che è un patriota ? penso che non ambisca nemmeno a essere considerato tale.

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  4. Anch'io la penso come il sig. Dino però riflettevo: se il Draghi o chi per esso non interviene come si deve qua si rischia la guerra civile e gli USA che sono i padroni veri dell'Ue se lo possono permettere? Poi magari si può essere che salvano solo le banche e le imprese italiane giusto per reggere il sistema e magari faranno giusto un pizzico di spesa pubblica. Non so lei come la vede?

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    1. Non possono far esplodere tutto. En passant, non credo che gli USA siano i veri padroni della UE. Quello che ne hanno fatto i tedeschi non era quello che volevano loro.

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    2. Allora ha sempre avuto ragione Parguez: dice in sintesi che l'elite feudale francotedesca europea odiava il consumismo americano e volevano creare appunto un sistema rentier parassita e competere con gli Usa e le altre potenze sfruttando gli europei con salari come i cinesi in passato. Però attenzione. Dal punto di vista geopolitico militare non posso credere che gli Usa non comandino l'Ue.

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    3. E' chiaro che gli USA pesano comunque parecchio, ma l'integrazione politica non l'hanno mai realmente spinta. E sull'euro gli economisti anglosassoni (anche i britannici) erano fortemente negativi. Con piena ragione, si capisce.

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