lunedì 23 novembre 2020

Gli sfondoni tecnici degli economisti euristi


Gli economisti di affiliazione pro-euro riescono sempre a stupirmi per la sicumera con cui formulano argomentazioni prive di senso. E questo vale anche (anzi forse soprattutto) per quelli di “chiara fama”. 

Vediamo qui, ad esempio, Marcello Messori della LUISS (intervista a “Repubblica”, 19.11.2020):

D. A proposito di debito, monta la questione della cancellazione dei debiti pubblici. Lei che ne pensa ?

R. Vi è un eccesso di titoli pubblici nei bilanci delle banche centrali, a cominciare dalla BCE. Tra uno strumento e l’altro, dallo scorso febbraio la BCE ha assorbito più del 70% delle emissioni di titoli pubblici ed è arrivata a possedere quasi il 30% dello stock di debito dei paesi più fragili.

Superata la pandemia, questa situazione andrà affrontata e superata: una banca centrale, che ha il suo bilancio così tanto appesantito dai titoli di Stato, non può mantenere l’indipendenza. Infatti, in futuro, una BCE indipendente dovrebbe vendere titoli di Stato per fronteggiare un surriscaldamento ciclico dell’economia: ma se facesse una mossa del genere a fronte di una detenzione abnorme di titoli accumulati, rischierebbe di scatenare un panico finanziario.

Dunque, una soluzione si dovrà trovare; ma non si tratta di una scelta risolvibile con una cancellazione.

Messori non entra nel merito del perché la soluzione non potrebbe essere la cancellazione, ma non è su questo che mi voglio soffermare.

Il punto insensato della risposta di Messori è l’affermazione che sia necessario vendere una “quantità abnorme di titoli accumulati” per fronteggiare un “surriscaldamento ciclico” dell’economia (scenario lontanissimo dalla condizione attuale, ma speriamo prima o poi che il problema sia questo, rispetto alla condizione odierna di congelamento a zero gradi Kelvin…).

Una banca centrale, in presenza di un “surriscaldamento ciclico”, agisce tipicamente aumentando i tassi d’interesse. E vendere titoli di Stato (abbassandone il prezzo e di conseguenza aumentandone il rendimento) è effettivamente una modalità per ottenere questo risultato.

Ma non è affatto l’unica. Anche perché la banche centrali storicamente NON si sono trovate, in genere, nella situazione di detenere titoli di Stato. Gli acquisti di titoli sono partiti con l’avvio dei programmi di Quantitative Easing: in Giappone dagli anni Novanta, nel resto del mondo dopo la crisi finanziaria globale del 2008 (la BCE è arrivata buona ultima nel 2015).

La variazione dei tassi d’interesse viene ottenuta dalle Banche Centrali anche per un’altra via, che non richiede la compravendita di titoli. Parlo ovviamente della variazione del tasso offerto alle banche commerciali per depositare presso, o per prendere a prestito dalla, Banca Centrale.

Oggi diminuirlo (rispetto a livelli che già sono andati a zero, o addirittura diventati negativi) non risolve nulla. Ma Messori si preoccupa dello scenario di “surriscaldamento”, in cui l’economia non va stimolata ma al contrario frenata. E questo richiede di aumentare i tassi offerti dalla Banca Centrale alle banche commerciali: il che è sempre possibile.

Ma inoltre – altra cosa di cui Messori sembra non rendersi conto – se anche si preferisce per qualche motivo agire mediante la vendita sul mercato di titoli di Stato, e la BCE ne possiede una “quantità abnorme”, questo non implica che debbano essere venduti tutti, o venduti in blocco, scatenando un “panico finanziario”.

Ne possono / devono essere venduti quanto basta (NON una “quantità abnorme”) per ottenere la desiderata variazione dei tassi d’interesse.

In sintesi: se sei un economista eurista, meno capisci, meno sei tecnicamente competente (o comunque meno dai segno di esserlo) e più consolidi la tua immagine di luminare, a quanto pare…

 


12 commenti:

  1. Domanda semplice per Cattaneo:perchè in italia le tasse sono così alte?

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    1. Perché dal 1992 facciamo austerità, principalmente via aumenti di tassazione, per centrare gli insensati parametri di Maastricht.

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  2. Ma no. Secondo me, il prof è competente, ma sceglie di dire cose che lui sa essere false a beneficio dei suoi obiettivi di carriera o perchè a lui in questo momento fa comodo così, sempre per motivi professionali. Chi domina comanda. La scienza è prostituta.

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    1. Mah, secondo in questo caso è un misto delle due cose. Quello sfondone l'ha preso perché NON è abbastanza competente da essersene accorto. E non lo è perché per un economista eurista la competenza è un optional...

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  3. Dalla voce del liberismo sui CCF. Luci e ombre.
    Che ne dice?

    https://www.lavoce.info/archives/70856/quante-implicazioni-dalla-negoziabilita-dei-crediti-fiscali/

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    1. Che se l'autore si prenderà la briga di studiarsi come si deve la sua proposta, in particolare pag. 6-14, troverà la risposta a tutti i suoi dubbi http://bottegapartigiana.org/wp-content/uploads/2019/04/ProgettoMonetaFiscaleAprile2019.pdf

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    2. Comunque a mia gentile richiesta, ha gentilmente promesso di farlo...

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    3. Ha promesso di farlo...
      ma non pubblicherà un articolo su La voce, dopo che le sue idee si saranno schiarite. Scommettiamo?

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    4. Su Lavoce.info probabilmente no, perché un articolo positivo non glielo accetterebbero comunque :)))

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  4. Mi è venuta in mente una domanda: in questo periodo la BCE sta comprando titoli sul mercato primario o continua a farlo, come al solito e come da regolamento, sul mercato secondario?

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