lunedì 4 gennaio 2021

La soddisfazione che dà la ricchezza

 

E’ meglio essere ricchi che poveri. Ovvio, anzi è una catalanata (chiaro a tutti il concetto di catalanata ? forse no se siete under 40, nel caso andate via tranquilli di wikipedia). Ma esattamente per quale motivo la ricchezza dà soddisfazione ? Questa è una domanda che conduce a riflessioni un filo meno banali.

Essere ricchi dà soddisfazione per almeno tre ragioni diverse (che naturalmente possono anche presentarsi congiuntamente, tutte e tre o due a turno, nella stessa persona).

Se i soldi ve li siete guadagnati, traete una (di solito legittima) soddisfazione dall’aver dimostrato a chi vi conosce, ma anche e forse soprattutto a voi stessi, di possedere determinate capacità. E questa è una sensazione positiva, di autovalidazione, anche se magari siete il tipo di persona a cui quello che si può comprare con i soldi non interessa poi tantissimo.

Oppure potete apprezzare molto, al contrario, quello che con i soldi si può acquistare. Una bella casa ? una vacanza costosa ? un panfilo ? una megavilla ? sicuramente sono tutte cose che il 90% abbondante delle persone preferisce avere piuttosto che no. E se apprezzate queste cose tra l’altro ne derivate soddisfazione, sia che i soldi vi siano arrivati per merito, sia per fortuna (altrimenti detto, va bene anche se li avete ereditati o vinti alla lotteria).

Fin qui nulla di molto originale. Ma esiste una terza forma di soddisfazione che proviene dalla ricchezza. Una categoria di persone si inebria del potere che la ricchezza dà nei confronti del prossimo.

Ecco, non so se ci avete mai pensato, ma questa è di gran lunga la categoria più pericolosa. Perché a questi non basta la ricchezza. Agli altri è sufficiente essere ricchi – certo, più ricchi di chi sta loro intorno, perché la ricchezza è anche un concetto relativo, quindi se è un indice di successo professionale devo averne un po’ più di chi ho vicino, e idem se mi dà accesso a beni materiali – una bella casa mi piace averla se è quantomeno un po’ più bella rispetto alle persone che frequento.

Resta comunque vero che, se appartengo a una delle prime due categorie, sono contento di essere ricco ma non ho problemi se stanno bene anche gli altri – anche se per sentirmi ricco ho bisogno di stare un po’, o magari molto, meglio di loro. Però, se ho “molto”, mi va bene che gli altri abbiano comunque “abbastanza”.

Chi si inebria di potere invece, pensateci, ha bisogno che gli altri stiano male. Perché “potere” equivale a “forzare gli altri a far qualcosa che non vorrebbero”. E lo fanno se sono in stato di necessità. Altrimenti, se hanno quanto gli basta, il mio potere su di loro è modesto, o inesistente.

L’assetato di potere, l'individuo che è interessato alla ricchezza per il potere che gli conferisce, è il ricco veramente antisociale, veramente pericoloso. E’ la persona a cui non basta avere molto. Ha bisogno di vedere la povertà intorno a sé.

8 commenti:

  1. Giovanni Greco: Nella terza categoria anche certi moralisti, prevalentemente di stampo calvinista...

    RispondiElimina
  2. Il ricco che diventa potente attraverso ciò che possiede, è una persona che non si è mai sentita amata da nessuno. Il potere gli serve per coprire questo vuoto che altrimenti diventerebbe insopportabile. Gli altri da sfruttare come oggetti sono il capro espiatorio. Anche se conquistassero il mondo continuerebbero a riperersi:"che cosa è che mi manca ".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un'ulteriore subcategoria. Io parlavo dei sociopatici, che traggono piacere dal sopraffare il prossimo, come fine in se stesso.

      Elimina
    2. Descrizione perfetta dell'impero dei meticci ritardati obesi ameriCANI i suoi padroncini che pensano che noi italiani sappiamo solo cucinare eppoi ci rubano le app come ha fatto Facebook che è stata condannata a pagare una azienda italiana milanese per 3,8 milioni di euro!?
      LUCA

      Elimina
    3. Eh son tante le cose che lei non sa... perché altrimenti non avrebbe tanto strisciamento verso gli USA e non considererebbe il popolo ebraico come quello che ha dato di più alla storia. Ma d'altronde si sono veramente tante le cose che lei non sa...

      Elimina
    4. Come tutti, le cose che non so superano di gran lunga quelle che so. Che il popolo ebraico abbia dato molto alla storia però è un fatto. Idem che l'egemonia USA per l'Italia sia preferibile alle alternative.

      Elimina