lunedì 28 gennaio 2013

Il banchiere di Hitler


In merito al mio progetto Certificati di Credito Fiscale, una domanda che (comprensibilmente) spesso mi viene posta è: interessante ma… è stato mai fatto in passato ?

Affermativo. Esiste un precedente storico importante, meno noto di quanto meriterebbe.

L’uomo più potente dell’economia tedesca sotto il regime nazista fu, per diversi anni, un signore chiamato Hjalmar Schacht. Probabilmente il più geniale banchiere centrale della storia, a lungo ricoprì anche la carica di ministro dell’economia. La Germania in quegli anni non credeva all’indipendenza della banca centrale dal governo…

Nel 1933 la Germania si trovava in una situazione economica disastrosa, frutto della Grande Depressione e delle politiche di austerità del cancelliere Bruning. Tasse e tagli erano stati introdotti per tutelare al massimo i creditori internazionali (vi ricorda qualcosa ?) con cui la Germania si era indebitata in conseguenza delle riparazioni di guerra imposte dal trattato di Versailles. La disoccupazione aveva raggiunto il 25%.

Il programma di Hitler prevedeva un forte incremento della spesa pubblica, rivolta soprattutto al riarmo. Come finanziarlo ? non era solo un problema di reperire i mezzi, c’era anche un vincolo di segretezza. Il riarmo violava il trattato di Versailles.

Schacht avrebbe reso evidente la violazione se avesse aumentato le emissioni di debito pubblico o di moneta. Creò allora una società, chiamata Metallurgische Forschungsgesellschaft, Società per la Ricerca Metallurgica. Dietro il nome altisonante, la MEFO era in realtà una scatola vuota.

La MEFO stipulava commesse con l’industria bellica e pagava emettendo sue obbligazioni, i MEFO bills, che venivano attribuite ai fornitori a saldo delle loro spettanze. Lo Stato tedesco si impegnava tuttavia ad accettare i MEFO bills per pagamenti nei suoi confronti (ad esempio a saldo delle imposte). Il governo a sua volta restituiva i MEFO bills alla MEFO ricevendo in cambio cannoni, aerei, carri armati.

In pratica, i MEFO bills erano uno strumento monetario parallelo… esattamente come i Certificati di Credito Fiscale.

Nel giro di pochi anni, con la Grande Depressione ancora in pieno svolgimento nel resto del mondo, l’economia tedesca era tornata alla piena occupazione. Un esempio da manuale di come una politica di sostegno alla domanda finanziata da espansione monetaria fa uscire l’economia dalla trappola della liquidità e dalla depressione.

Esattamente lo stesso risultato che avremmo con i Certificati di Credito Fiscale. Naturalmente il sostegno alla domanda può essere utilizzato per finalità meno discutibili del riarmo… nella mia proposta i Certificati vanno a detassare il lavoro, migliorando quindi la competitività delle aziende verso l’estero e aumentando il potere d’acquisto e i consumi dei dipendenti.

Che cosa accadde al geniale Schacht ? entrò in urto con le gerarchie naziste, si dice per aver sostenuto di nascosto i movimenti di dissenso al regime. Di sicuro Goering ambiva alla sua posizione di ras economico. Fu destituito nel 1939.

Dopo la guerra fu processato a Norimberga insieme agli altri gerarchi, ma assolto dalle accuse di crimini contro l’umanità e cospirazione a danno della pace. Morì nel 1970, a 93 anni.

10 commenti:

  1. Ma non si produceva inflazione emettendo questa similmoneta ?

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  2. No, l'incremento di circolazione di moneta (o equivalente) non è inflazionistico se la domanda è depressa. Non c'è da preoccuparsi dell'inflazione fino a quando il PIL non ha recuperato il suo livello normale.

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  3. esatto, bravo Cattaneo. L'inflazione si ha se la DOMANDA supera l'offerta di un bene ma in fase di carenza di domanda l'inflazione non sale. Comunque l'inflazione che porta i tassi reali negativi se hai un debito è ottima, sono i PRESTATORI DI DENARO e cioè proprio i "flyovercountry" che dominano la Globalizzazione oggi che ci rimettono e non la vogliono, ad ogni costo. Preferiscono deflazione che sfascia i Paese vittime dove poi pure comperano assets svenduti a zero. Non so se mi spiego.

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    1. Il che implica un progetto perverso... spero che non sia così e si tratti solo di incompetenza da parte dei politici. Anche a me talvolta risulta difficile crederci. Però anche negli anni 30 si è andato avanti anni prima di abbandonare il gold standard, e il keynesismo pieno (Germania a parte) lo si è adottato solo con la guerra.

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  4. avete trascurato un particolare molto importante dell'economia nazista, ovvero l'imitazione del sistema finanziario di Lincon con l'emissione dei green bank, per sostenere il costo del lavoro. Con l'emissione dei certificati da lavoro, infatti il fenomeno "disoccupazione" si ridusse da 8milioni a solo 500mila in 4 anni. Considerare la prestazione lavorativa come un bene di produzione, aiuta a svincolarsi dalla pressione fiscale e a liberare lo Stato da ogni vincolo con i banksters.

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    1. Vero, anche se immagino che esistesse comunque una forma di garanzia statale (utilizzabilità per ottenere servizi o prodotti messi a disposizione da entità governative) che ne assicurava l'accettazione.

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    2. a mio avviso unica fonte di garanzia attendibile in questo momento di profonda recessione è l'autarchia: Chiudere rapporti momentanei con l'UE e adottare un piano economico di sussistenza. "bastare a sé stessi", iniziare lavori di bonifica territoriale, statalizzare mere di investimento imprenditoriale, statalizzare soprattutto la banca d'italia (attualmente finita sotto inchiesta dalla EC per i 7.5 miliardi di euro destinati ai fondi pubblici). Ricordiamo che la Germania ha escluso i nostri prodotti agricoli campani dall'export, xkè ritenuti contaminati. Ipotesi esclusa dalla ISS, alla quale poco confido!

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    3. UE a parte però c'è tutto il resto del mondo... non penso che chiudere l'economia serva a combattere la recessione (che poi è depressione). Recuperare le leve di gestione della propria politica economica, sovranità monetaria in primis, è il punto chiave.

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  5. chiudere l'economia e sostituirla al Corporativismo, osserverà come diverremo noi appetibili ai mercati del resto del mondo. Basti pensare al cambiamento radicale avvenuto in Islanda con la scissione dai vincoli europei

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    1. I vincoli UE e l'eurosistema sono una potentissima macchina di deflazione e inefficienza economica.

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