sabato 14 dicembre 2013

Paul Krugman, elicotterista mancato


Ho trovato piuttosto curioso questo articolo, e non perché PK dica nulla di tecnicamente non corretto.

E’ l’esposizione che lascia un po’ perplessi.

In particolare, Krugman si chiede perché mai esistano persone secondo le quali è preferibile che (1) il governo spenda e finanzi la spesa emettendo moneta – rispetto a (2) spendere, emettere titoli di debito pubblico e farli poi comprare alla banca centrale.

(Oh, stiamo parlando di un felice paese dotato di sovranità monetaria – gli USA per esempio - non di uno stato membro dell’eurozona).

Ora, le vie (1) e (2) nella sostanza sono equivalenti, certo. Ma chi ha mai detto il contrario ?

La domanda da porsi è un’altra. Perché viene ritenuta (da economisti mainstream come PK) logica e naturale la strada (2), mentre della (1) si parla quasi come fosse un’innocua eccentricità ?

La via diretta è la (1), la cosiddetta “helicopter money”. E’ la (2) a essere un arzigogolo. Certo, per andare da Milano a Lodi posso anche arrivare a Piacenza e tornare indietro, ma qual è lo scopo ?

Anche perché questo arzigogolo (emettere debito pubblico e farlo comprare dalla banca centrale, rispetto a finanziare la spesa emettendo direttamente moneta) è, dicevo, equivalente “nella sostanza”, ma qualche inconveniente a essere sinceri ce l’ha.

L’emissione di debito ha dei costi di collocamento.

Un buon numero di media, commentatori e presunti esperti inizia a preoccuparsi dell’incremento del debito pubblico (lordo, certo: ma com’è che i dati vengono quasi sempre citati al lordo, e non al netto dei titoli posseduti dalla banca centrale ?)

Un buon numero di media, commentatori e presunti esperti inizia a preoccuparsi di che cosa succederà quando il debito comprato dalla banca centrale “dovrà essere ricollocato sul mercato” (quando potrebbe essere annullato con un click).

Più in generale, si solleva una nuvola di fumo intorno a un’azione di politica economica che in realtà è semplicissima.

Dì la verità Paul, ti vogliamo tutti bene, sei un punto di riferimento per tutti nella battaglia per la razionalità economica e contro le follie dell’austerità, però…

Confessa, hai ancora un po’ di antipatia “di pancia” verso la MMT…

6 commenti:

  1. Fabio di Lenola: Si è vero ha un po' di antipatia verso la mmt!.. Anzi un po' di gelosia secondo me!.. Ma se vai a vedere i suoi post da un anno e mezzo a questa parte sono notevolmente cambiati!

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    1. Certo, lo si percepisce. In realtà fatica ad ammettere che la MMT spiegava una serie di cose anni fa, quando LUI ancora non le capiva...

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    2. Non dimentichiamo che PK ha anche sfottuto pubblicamente Steve Keen salvo poi essere costretto a ritrattare dai commenti sul suo blog...

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    3. Krugman sta lentamente togliendosi di dosso le ibridazioni neokeynesiane e newkeynesiane, che confondono le idee quando si spiegano i genuini concetti di finanziamento monetario del deficit per uscire dalla trappola della liquidità. Lentamente, perché Paul Samuelson per lui è ancora una figura troppo iconica...

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  2. Quello che non capisco di questi accademici.. ma hanno un minimo di esperienza pratica di come funziona il sistema monetario? Mi fa pensare di no! Mosler ovviamente ne ha parecchia. Ma se Krugman si basa solo su teorie e testi monetaristi ti credo che fatica ad uscire dalle sue convinzioni. Anche se in effetti mi pare assurdo che non si sia mai fatto un giro alla Fed per vedere come effettivamente funziona il sistema.

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    1. Mancanza di esperienza operativa e incapacità di staccarsi da certi schemi che in realtà sono leitmotiv privi di contenuto...

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