martedì 27 maggio 2014

Delusione elettorale


E’ stata forte, certamente, ma la cosa peggiore che può fare ora il M5S è crogiolarsi nell’afflizione, nel ripetere che “gli italiani non hanno capito”.

Mi pare che sia arrivato al momento in cui il M5S ha bisogno di istituzionalizzarsi. Che cosa intendo ?

Buona parte dell’elettorato di febbraio 2013 è defluita verso l’astensione (soprattutto) perché non è convinta della capacità del M5S di presentare una squadra di governo e un programma credibile.

Avendo conosciuto di persona vari parlamentari – Barbanti, Castelli, Molinari, Pesco, Villarosa e mi scuso se non cito altri con cui ho avuto occasione di scambiare idee, ma meno a lungo – ritengo che non sia così. Ma questa convinzione non è stata adeguatamente trasmessa all’opinione pubblica.

Che cosa serve ora ?

Smorzare i toni. Trasmettere indignazione e alzare il livello della polemica oltre un certo punto non paga.

Presentare una potenziale squadra di governo. Grillo e Casaleggio sono i fondatori e gli ispiratori del M5S. Ma non ambiscono a cariche istituzionali, non si propongono quel ruolo. L’elettorato deve capire chi potrebbe essere il ministro dell’economia, chi il ministro degli interni, chi il capo del governo.

Dettagliare i programmi. Certo, a buona parte dell’opinione pubblica è importante trasmettere sensazioni ed emozioni. Ma gli indecisi non li porti dalla tua parte se non chiarisci in modo plausibile e articolato come raggiungere i tuoi obiettivi.

Prendere una posizione chiara su come uscire dalla gabbia dell’attuale eurosistema. Sapete che questo è il tema che mi sta maggiormente a cuore, ma è oggettivo che l’economia ha un peso fondamentale e uscire dalla crisi è il tema più importante.

Le ambiguità euro sì – euro no, il referendum “che non si capisce come quando in che modo votato da chi”, hanno creato un mare di confusione.

Non c’è prova che schierarsi per il breakup avrebbe migliorato le cose. La Lega ha ottenuto un discreto risultato, ma i suoi candidati breakuppers non sono stati eletti. Fratelli d’Italia non ha raggiunto il quorum. Il breakup è inefficiente, complesso, rischioso, e rischia di spaventare più persone di quelle che convince.

L’adozione della Riforma Morbida come perno del programma economico sarebbe stata (sono di parte nel dirlo, ma ovviamente ci credo moltissimo…) essenziale.

Risolvere tutte le inefficienze dell’odierno eurosistema. Tramite un’iniziativa unilaterale. Ma senza modificare posizioni e diritti di nessun soggetto – pensionati, lavoratori, risparmiatori, creditori esteri, controparti commerciali.

Una Riforma che può essere presentata – perché a tutti gli effetti lo è - come la soluzione permanente per l’Eurocrisi, adottabile in forma cooperativa da tutti i paesi in difficoltà.

Che susciterebbe un dibattito ai massimi livelli internazionali, tra gli economisti più prestigiosi, per la sua innovatività e per le sue potenzialità, qualificando chi la propone. Altro che arrabbiati senza idee.

Sarebbe comunque osteggiata da UE, BCE, establishment finanziario ? forse, ma con quale fondamento tecnico ?

In realtà la Riforma Morbida è proprio la strada che Bruxelles e Francoforte dovrebbero riconoscere come la soluzione alle pulsioni centrifughe e al rischio di deflagrazione del sistema.

Istituzionalizzarsi, volendolo, per il M5S non è difficile.

L’alternativa è sparire, o cadere nell’irrilevanza.

41 commenti:

  1. E' venuto il momento di tirare fuori i nomi del governo ombra, magari demandando alla rete la loro riconferma ogni 6 mesi. Quanto ai 7 punti erano stategicamente quasi perfetti, i primi 3 erano una provocazione alla germania, compresi gli euro bond. Un modo per poter dire, noi ci abbiamo provato a fare l'europa dei popoli, a condividere il debito, é la germania che non ha voluto. Però é mancato il punto 8, ovvero lo strumento finanziario che ti permette di esercitare la sovranitá monetaria senza dover uscire dall'euro. A quel punto la germania si sarebbe incazzata veramente e forse ci avrebbe dichiarato guerra, ma il M5S avrebbe avuto il 70% degli italiani dalla propria parte, e il referendum (meglio una cosultazione rapida) sarebbe stata la dichiarazione di indipendenza del popolo italiano.

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    1. La strategia aveva una sua coerenza, ma forse con troppe sottigliezze. Io proporrei la Riforma Morbida, in modo cooperativo (non si vuole rompere nessun equilibrio né danneggiare nessuno) ma fermo e senza ambiguità (non chiediamo permessi, la mettiamo in atto).

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  2. La strategia se c'era é stata bloccata, o spiegata volutamente malissimo. Si é detto che il movimento era per la sovranitá monetaria, ma nessuno ha detto come la si doveva ottenere. Nel progetto discusso online sul reddito di cittadinanza, tra i suggerimenti del pubblico c'era ai primi posti, quello di finanziarlo con una strumento simile ai CCF che doveva essere incorporato in una sorta di carta elettronica. Ho votato personalmente quel suggerimento, ma il giorno dopo era scomparso.

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    1. Interessante... ho l'impressione che questa sia l'ultima chiamata per uscire dalle ambiguità. Ripeto, se si vuole non è per niente difficile.

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  3. Caro Carlo il M5S è ambiguo ( o meglio il duo Grillo-Casaleggio), non ha mai adottato nè la tua strategia ossia quella della riforma morbida dell'euro nè quella della uscita dell'EURO.
    Quindi a livelli di proposte di politica economica rischia di essere una gigantesca lista civetta che cerca di raccogliere il dissenso di quelli incazzati contro questo paradigma economico per dirottarlo verso paparole d'ordine innocue per l'establishmen.

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    1. Spero di no, comunque una strategia del genere (se tale fosse) non può funzionare a lungo, anzi siamo già al limite. Penso che i prossimi (pochi) mesi faranno chiarezza.

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  4. Marco, condivido. Anzi nel mio piccolo spingerò affinché diventi un caposaldo del programma economico del m5s.

    M

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    1. Grazie - penso sia veramente un tema importante. Forse decisivo.

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  5. purtroppo cattaneo dimentica che per istituzionalizzarsi è necessario prendere i milioni di rimbosi elettorali per gestire sedi locali. e se prendi i soldi e fai una struttura a quel punto come lo spieghi ai tuoi elettori a cui avevi detto il contrario?

    riguardo l'euro grillo ha fatto bene a frenare perché non può essere l'italia a prendersi la responsabilità di affondare l'euro perché la pagheremmo carissima senza nemmeno essere stati noi a volerlo l'euro. molto meglio che siano francia e germania a scannarsi per decidere le sorti di una moneta che loro hanno voluto.

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    1. Quello che lei dice è vero se per istituzionalizzarsi s'intende creare una struttura territoriale, come hanno il PD o anche la Lega. Ma io mi riferisco ad altro (vedi articolo)... milioni di voti il M5S ha dimostrato di poterli prendere anche senza strutturarsi in quel senso.
      Sull'euro, lei ha ragione se si parla di breakup. Ma la strada giusta è un'altra: sono ripetitivo, lo so, ma è la Riforma Morbida...

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    2. ma la verità è che la struttura vince. ammesso che tu voglia vincere. riguardo la riforma morbida come fa ad essere proposta da un movimento contro il sistema?

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    3. Berlusconi, per esempio, una struttura territoriale come il PD non l'ha mai avuta, e di elezioni ne ha vinte un po'...
      Quanto all'essere pro o contro il sistema: a me sempre che per proporre la Riforma Morbida non è necessario essere antisistema (quale che esso sia) è necessario voler far funzionare le cose.

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    4. berlusconi una struttura territoriale ce l'ha sempre avuta partendo nel 94 addirittura con la sedi del milan. in pratica il primo passo fu proprio costruire una struttura. ereditando poi le persone degli ex partiti socialista e democristiano e dell'msi poi alleanza nazionale.

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    5. Struttura leggera comunque confrontata con quella del PD. In ogni caso, il M5S ha dimostrato di poter prendere (e riprendere) milioni di voti anche senza la struttura territoriale. Il punto (mi ripeto...) adesso è istituzionalizzarsi nel modo corretto, quello (a mio parere si capisce) che spiego nell'articolo.

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    6. i milioni di voti li prendi a causa della rabbia. ma se ti manca una struttura li perdi. e per farla devi prendere i finanziamenti pubblici che però tu non prendi e vuoi eliminare per far saltare anche gli altri partiti. non si capisce cosa intende lei per istituzionalizzarsi.

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    7. Quello che ho detto nell'articolo: abbassare i toni, presentare la squadra di governo, dettagliare i programmi e spiegare (esattamente e plausibilmente, si capisce) che cosa fai con il problema euro.

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    8. sull'euro grillo è stato chiaro e vuole il referendum

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    9. Ma l'attuazione del referendum in pratica ha grossissimi problemi, se l'obiettivo è il breakup. La posizione sul referendum può avere un senso tattico e in questa chiave personalmente l'ho anche difesa (vedi post del 18.1.2014). Ma non chiarisce affatto i dubbi. Come farebbe, invece, l'adozione della Riforma Morbida come programma di gestione del problema euro.

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    10. Ho capito ma decide Grillo. Ha detto referendum. Poi se cambierà idea vedremo. Chi è contrario si faccia il suo movimento, Grillo è stato chiaro su questo.
      Riguardo la riforma morbida lei sostiene che non darebbe problemi. Ma qualunque cosa si mette in paralllelo con una moneta intacca la fiducia della moneta stessa.
      Le soluzioni per salvare l'euro sono semplicissime ed esistono. Sono già nelle mani della banca centrale. Ma purtroppo la parte "ricca" di tutti i paesi europei (anche italiana) è d'accordo sul non usarle o sull'usarle molto lentamente in cambio di riforme. Purtortppo certi paesi queste riforme non vogliono farle. Oppure vogliono farle fare solo alla parte povera e non anche a quella ricca. Quando la parte povera invece di chiedere dittatura e stipendio di stato chiederà libertà economiche allora saranno cavoli per le parti ricche. Cavoli amari.

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    11. Quello che lei sta dicendo è le riforme che servono (che sono in realtà riforme dei meccanismi di gestione dell'eurosistema) in pratica non si fanno. Se a livello UE l'impostazione non cambia, torniamo alla necessità di avere un percorso attuabile dai singoli paesi.
      "Qualunque cosa si mette in paralllelo con una moneta intacca la fiducia della moneta stessa ?" è un'opinione che rispetto, ma qui si tratta di riportare domanda e circolazione monetaria ai livelli corretti. La fiducia manca oggi, perché il sistema ATTUALE è gravemente minato, e nessuno è in grado di sostenere plausibilmente il contrario.
      Su referendum e breakup, ancora una volta ogni posizione è rispettabile ma il dato di fatto è che le difficoltà di attuazione, rispetto alla Riforma Morbida, sono in scala 100:1 o giù di lì...

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    12. Di fatto il referendum è un sistema per far cadere l'eurozona dando la colpa al popolo e non alle classi dirigenti pubbliche e private. Il suo stesso annuncio creerebbe infatti il panico agli sportelli perché nessuno ne conosce l'esito in anticipo.

      Ma anche uno stato che si mette a stampare CCF darebbe il via al bank-run perché tutti si chiederebbero che "in europa ogni stato comincia a fare come gli pare e piace".

      Se invece a fare i CCF sono tutti gli stati con la bce allora i CCF potrebbero funzionare benissimo. Ma per quale motivo l'europa e la bce dovrebbero fare i CCF se hanno tante armi per risolvere la crisi? anche se non le usano per i motivi che lei ben sa essendo un economista.

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    13. Non credo proprio all'ipotesi di panico per il solo annuncio dell'emissione di CCF. E perché mai, se tutto il sistema rimane in essere, nessun credito viene ridenominato, nessuno svaluta ? In realtà BCE e UE non potrebbero che abbozzare e sostenere la costruzione. Che fanno, forzano loro l'uscita dei paesi che adottano la Riforma Morbida ? fanno saltare i Target2 ?
      Quanto allo scenario "si fanno i CCF con la BCE consenziente" tra le varie ipotesi non è delle meno plausibili... tecnicamente non serve, certo, se la BCE accetta può essere lei a emettere moneta, direttamente. Ma sarebbe molto più digeribile dall'opinione pubblica tedesca. I vincoli sui livelli di deficit e debito IN EURO (quelli che possono creare turbolenze e default) sono rispettati, poi c'è questo surrogato monetario (così verrebbe visto in Germania) che circola nei paesi dove serve (ma non da loro...) Non è da escludere.

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    14. Il panico da Ccf come ho detto nasce solo nel caso in cui sia un solo paese a farli. Se invece a farli sono Europa e Bce, è ovvio che non ci sarà panico. Nel caso sia appunto un solo Paese a farli è ovvio che l'Eurozona, che già oggi barcolla, sarà vista come un circo dove ognuno si stampa quello che vuole. Basta questo per far scattare il panico.

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    15. Se mai accadesse (e proprio non lo vedo accadere, vedi sopra) sarebbero proprio UE e BCE a bloccare questo presunto panico. Che alternativa hanno ?

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    16. ma lei sa bene quante armi ha la bce per risolvere la situazione senza doversi inventare i ccf o cose simili. il fatto che non li usa è per i motivi che sappiamo.

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    17. D'accordo su questo. Ma se ci riflette, non è un'idea peregrina che l'ideale per la BCE potrebbe essere proprio lasciare ai singoli paesi (via CCF) il lavoro sporco (che sporco non è affatto, ma così lo vedono dalle parti di Berlino...) di reflazionare le economie dei paesi che ne hanno bisogno, mentre loro custodiscono la santa scarsità della moneta unica...

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    18. sì è vero ma stavolta i tedeschi staranno molto attenti a finire sul banco degli imputati come gli è capitato più volte nel corso della storia. e infatti stiamo giocando a ping pong tra nord e sud.

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  6. Penso che i Cinque Stelle paghino l'incapacità di essere altrettanto "aggressivi" sulle questioni europee e internazionali quanto lo sono su quelle nazionali. La protesta contro la "casta" non si è mai tradotta in una protesta contro il sistema europeo che la causa principale delle contraddizioni italiane. Se si vede infatti quello che accade in altri paesi (come Francia, Olanda o Spagna) i partiti "anti-sistema" hanno avuto tutti importanti affermazioni perché hanno fatto della protesta anti-euro e anti-austerità il fulcro della loro campagna.
    In ogni caso non è vero che è stato il PD a vincere e che dunque per gli italiani va bene quello che sta facendo, come ho scritto qui
    http://nuovalira.blogspot.it/2014/05/vince-il-pd.html

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    1. Sono d'accordo che il PD è stato più che altro in grado di mobilitare un elettorato tradizionalmente molto fidelizzato.
      M5S sicuramente ha una fortissima, urgente necessità di passare dalla protesta alla proposta. In primo luogo nella percezione del pubblico. Ma sul tema economia / euro / austerità, anche e soprattutto nei fatti.

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    2. matteo v
      non bisogna essere contro il sistema bisogna essere contro le persone, cacciarle e mettersi al loro posto per dimostrare di fare cose migliori. il sistema esiste da 5 milioni di anni. vuol dire che funziona.

      Cattaneo
      è troppo grossa mettersi contro certe potenze di fuoco. le stesse in grado di cacciare berlusconi, mettere renzi facendo sparire letta in 2 secondi, che danno a renzi la possiblità di sforare il debito con gli 80 euro senza alzarti lo spread, con la bce che ti dice che farà QE, oppure di fargli dire adesso facciamo un piano da 100 miliardi ecc. ecc. queste cose non le puoi dire se non sei coperto. grillo sembra fatto apposta per controllare che i governi facciano la cosa giusta e non si rubino mezzo mondo perché i grillini vanno a spulciare tutto. se fnano questo ruolo nessuno li tocca. perché le potenze di fuoco hanno bisogno del governo ma anche del "consiglio di vigilanza".

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    3. il controllo della politica è un passo avanti dopo anni di assenza di opposizione.

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    4. Anonimo, le persone sono state cambiate nel '92, poi recentemente con la ventata "giovanilista" che ha portato in parlamento molti volti giovani belli e ignoranti. Io non ho visto grossi cambiamenti, anzi se li ho visti è stato in peggio.
      Purtroppo la personalizzazione della politica degli ultimi anni porta a credere (come hanno fatto i vari Di Pietro, Grillo, ecc.) che cambiare i volti delle persone sia sufficiente per migliorare l'istituzione.
      Il "sistema" utilizza a proprio vantaggio questa credenza, cambiando tutto per non cambiare niente, così si spiega il "fenomeno" Renzi (come prima quello di Grillo).

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    5. Anzi, più che alla conservazione dell'esistente si va addirittura verso una restaurazione del passato pre-costituzionale e pre-repubblicano.

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    6. Matteo
      Non hai visto cambiamenti perché le persone entrate in parlamento sostengono la teoria dell'assistenza al ribasso per tutti. Non chiedono libertà ma assistenza. Saranno altre generazioni a cambiare l'Italia. Non queste. Queste generazioni stanno resistendo al cambiamento.

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    7. Appunto, allora è un problema di coscienza sociale, non di cercare volti puliti. Bisogna ripensare a un politica che non sia l'amministrazione dell'esistente, magari un po' più "moralizzata". Ma che sia l'espressione di una volontà di rottura radicale con le vere cause dello sfruttamento e della miseria sociale oltre che culturale.

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    8. hai ragione ma purtroppo sul come minimizzare le cause dello sfruttamento e dell'assistenza ci sono pareri discordi. uno è quello del libero mercato capitalista e un altro è quello partitocratico-aristocratico europeo contro le libertà di mercato.

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    9. Direi che sono due facce della stessa medaglia. Esiste un terzo, che è quello della riconfigurazione dei rapporti sociali attraverso una proposta politica che usi lo stato nazionale come mezzo per subordinare le esigenze di profitto e di mercato a quelle di sviluppo economico e sociale collettivo

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    10. non sono due facce della stessa medaglia. il socialismo ha due facce. comunismo e monarchia. guarda caso le dittature nazifasciste nascono tutte da partiti socialisti nel vano tentativo di risolvere i problemi provocati dalle due facce della medaglia. ma il problema di base è l'assenza del mercato. cioè di libertà. e in caso di poche libertà concesse le stesse sono tassate così tanto che non ti conviene lavorare. in pratica da noi il libero mercato esiste solo nell'abusivismo e quindi nell'evasione totale e quindi nell'impossibilità di poter emergere legalmente visto che sei abusivo.

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  7. L'ambiguità non paga mai,perchè tutti capiscono quello che vogliono,,e cioè tutto d il contrario di tutto.Vedasi anche la fallimentare strategia di Fi circa l'euro.
    Il m5s ha fatto una scelta simile,invece di esser contro senza se e senza ma ad eu ed euro.
    Detto questo,la sconfitta è più sulle aspettative che nei numeri elettorali.Quindi é inutile cospargersi troppo il capo di cenere.Si è mirato in alto,magari con qualche nome di troppo evocato.
    C'è poi un problema di posizionamento politico,credo sia ora difficile per il m5s prendere voti a sinistra.Molti più in uscita a dx o tra gli astenuti.
    Detto questo io credo interessante la proposta di Marco per quanto concerne il reddito di cittadinanza,cosa che non sarebbe in contrasto con una dura posizuione contro la Ue e l'euro.Inoltre il gruppo a bruxelles deve allearsi con altri anti.Non ha senso restare isolati.
    Quanto al 40% al pd,io credo che siano voti della parte che meno soffre e privilegiata in questa crisi.In fondo per loro va bene così,difendono il loro gruzzolo,un posto magari pubblico,una discreta pensione....un po' quello che era la DC....almeno per ora,perchè il vento fa presto a cambiare....specie tenendo conto di quanto potrebbe arrivare nei prossimi mesio

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    1. Sicuramente i CCF possono essere utilizzati anche per il reddito di cittadinanza. Ricordiamo però che non si può intervenire solo su quello, anzi non solo sulla domanda in genere; bisogna abbinare l'azione sul costo del lavoro dal lato delle aziende, abbassando il CLUP ed evitando quindi di creare squilibri di bilancia commerciale.

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