giovedì 28 agosto 2014

“Helicopter Money” e mandato BCE


Trovate qui un articolo di Mark Blyth e Eric Lonergan, pubblicato sul sito “Foreign Affairs”, e in corso di traduzione (qui la prima parte) a cura di “Voci dall’estero”. Il tema è quello di un’azione diretta, da parte delle banche centrali, per immettere potere d’acquisto nell’economia mediante distribuzione di liquidità (di soldi, in altri termini) agli individui.

Avevo spiegato pochi giorni fa perché l’uscita dalla crisi richiede questo tipo di azione, mentre per ora la BCE ha varato solo progetti di agevolazione del credito: i quali avranno effetti del tutto trascurabili perché portano alla fontana un cavallo che non vuole bere.

Alcune riflessioni.

PRIMO, un’azione di questo genere rientrerebbe in effetti, a pieno titolo, nel mandato BCE. La Banca Centrale Europea ha il compito di mantenere l’inflazione a livelli “inferiori ma vicini” al 2%. L'inflazione è, invece, scesa nettamente al di sotto di quel livello, e continua a diminuire. Il modo più rapido e sicuro per invertire la tendenza è quello di aumentare la spesa: e se non lo fanno gli stati, mettere gli individui nella condizione di spendere di più è proprio quanto consente alla BCE di raggiungere i suoi obiettivi.

SECONDO, l’effetto “collaterale” di questa azione sarebbe quello di produrre una forte ripresa di PIL e occupazione nell’Eurozona. Cioè di portarla fuori dalla depressione…

TERZO, esiste il problema delle differenze di competitività tra i paesi dell’Eurozona. Maggior potere d’acquisto nel sud dell’Eurozona significherebbe una crescita delle importazioni e quindi il riformarsi dei deficit nei saldi commerciali che hanno raggiunto livelli rilevanti, per essere poi sostanzialmente azzerati, a partire dal 2011, a seguito delle politiche di austerità. Ma questo problema può essere superato senza difficoltà facendo sì che la BCE non eroghi denaro solo agli individui, ma anche alle aziende dei paesi dell’Eurozona Sud, in funzione dei costi di lavoro da esse sostenuti. In pratica, questo abbasserebbe il costo del lavoro per le aziende, con effetti di riallineamento della competitività simili a quelli di una svalutazione.

QUARTO, naturalmente la Germania riterrebbe iniqua un’azione di erogazione di moneta senza contropartita rivolta esclusivamente all’Eurozona Sud. Ma anche qui c’è un modo molto semplice per superare questo problema. Se cittadini e aziende italiane ricevono moneta in quantità pari, ad esempio, al 10% del PIL, moneta pari a una medesima percentuale del PIL tedesco può essere emessa dalla BCE e da essa utilizzata per acquistare ed annullare debito pubblico della Germania. In altri termini, i paesi che hanno un deficit di domanda e di competitività ricevono moneta per azzerarlo. Gli altri ricevono moneta per ridurre il debito statale.

QUINTO (parecchi di voi l’avranno già intuito…) questa è la via per attuare la Riforma Morbida tramite l’azione della BCE. Altrimenti, ci sono i Certificati di Credito Fiscale

22 commenti:

  1. e per quale motivo la germania dovrebbe annullare il suo debito pubblico?

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    1. Perché, anche se il debito pubblico in condizioni di sovranità monetaria (che, en passant, oggi non c'è, neanche per la Germania...) non è affatto il problema che viene descritto essere, è comunque meglio averne meno che averne di più (naturalmente, a parità di condizioni di domanda, cioè con un livello di domanda aggregata coerente con il pieno impiego delle risorse produttive). Oggi i tassi sul debito tedesco sono quasi a zero ma in condizioni normali non sarebbe così, e un minor carico di interessi è (in prospettiva) un vantaggio.

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    2. cioè la germania non deve avere debito pubblico, non deve essere in surplus, non deve rivalutare l'euro, deve alzare la domanda interna. e la sovranità dei tedeschi dove la mettiamo? gli italiani devono essere sovrani e i tedeschi no? gli italiani devono dire ai tedeschi cosa fare? cattaneo o si uniscono le sovranità oppure addio eurozona. il resto sono chiacchiere.

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    3. Veramente io NON chiedo alla Germania di rivalutare, NON le chiedo di aumentare la domanda interna e NON le chiedo di ridurre il surplus commerciale (anche se glielo chiedono i trattati UE, a dire la verità...) Propongo una strada che consente la ripresa economica di tutta l'Eurozona senza chiedere NIENTE alla Germania (se non di smettere, lei, di, dare lezioni agli altri...)

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    4. siete voi che date lezioni agli altri. ha visto weidmann cosa ha detto a renzi? "ci sta dicendo lui cosa dobbiamo fare noi?". renzi ha stampato 80 CCF ed è andata male. questa è matematica non lezioni. qua nessuno dà lezioni a nessuno. e questo è sottointeso.

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    5. Renzi non ha stampato alcun CCF: ha tolto altrove per finanziare gli 80 euro quindi la domanda aggregata è rimasta la stessa di prima...

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  2. Secondo me sono meglio i CCF, perché risultanti dall'azione dei singoli stati e non dall'azione di un ente centrale sottoposto a interminabili mediazioni non sempre confessabili...

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    1. Una possibilità è anche la seguente: i singoli stati mettono sul tavolo l'opzione CCF per utilizzarla nel caso in cui la BCE non si attivi in modo adeguato...

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    2. x giovanni
      guarda che l'ente centrale non sta funzionando proprio perché i singoli stati impediscono che funzioni...non è colpa dell'ente centrale (bce europa) sono gli stati (governi) che ne impediscono il funzionamento...

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    3. Come fanno i singoli stati a far funzionare l'ente centrale se hanno obiettivi e politiche diversi?

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    4. In realtà politiche cooperative che non danneggiano (anzi) nessuno stato (inteso come collettività e maggioranza dei cittadini) sono possibili. Il problema sono gli interessi di breve termine di gruppi influenti all'interno dei vari stati. E la pura e semplice incompetenza.

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  3. a me è venuto un dubbio , finanziandosi i tedeschi a tasso zero non è come se emettessero moneta ???

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    1. Sì e no, perché non c'è una garanzia formale della BCE sul debito tedesco. Ormai il mercato ritiene che ci sia una garanzia sostanziale, ma anche su quello italiano, quanto a questo. C'è una differenza di costi (i tassi italiani non sono ancora a zero, perlomeno non sulle scadenze pluriennali). Ma è un punto, per quanto importante, minore. Con la garanzia sostanziale BCE, tutti i paesi dell'Eurozona stanno, di fatto, emettendo moneta. Il problema è che NON ne emettono (nell'Eurozona mediterranea) quanta ne serve a rilanciare la domanda e a far ripartire le economie...

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    2. non esiste garanzia "sostanziale" sulla solvibilità del debito dei paesi in difficoltà ma solo sulla tenuta del settore bancario. il rischio solvibilità è a carico degli investitori stessi. la bce ha annunciato azioni non convenzionali senza però mai spiegare di preciso cosa (e comunque escludendo a priori i mbs) e venendo addirittura smentita dal governo tedesco.

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    3. x carla
      non stai emettendo (stampando) moneta stai solo ottenenedo credito a condizioni migliori dei tuoi concorrenti.

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    4. La garanzia sostanziale esiste nel senso che il mercato finanziario ritiene che UE e BCE non consentiranno più il default di nessuno stato. Altrimenti non avrebbe senso che Italia e Spagna emettano debito a tassi inferiori a USA e UK.

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    5. draghi ha solo risolto il problema liquidità. il mercato si è calmato per questa sicurezza. se anche ci sarà un default non sarà distruttivo dell'euro. la garanzia sostanziale è sulla moneta non sugli stati. cioè se anche ci sarà un default non ci sarà bank run. il sistema rimarrà liquido e funzionante. a cadere non sarà l'euro ma il governo e i partiti incapaci che avranno provocato il default senza risolvere i problemi.

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    6. Il calo degli spread indica che il mercato crede alla solvibilità degli stati.

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    7. l'insolvenza degli stati non la vedi sullo spread (se garantito dalla banca centrale) ma la vedi nell'economia reale di quel paese. si può investire sui titoli di un paese insolvente (se garantiti dalla bce) ma non si investe nell'economia reale di un paese insolvente. l'italia è ancora insolvente. ed essendo insolvente ma non potendo fallire sui titoli è ovvio che vuol dire che ha spostato il problema da qualche altra parte. sarà mica che lo ha spostato sulla famosa economia reale che a voi sta tanto a cuore?

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    8. L'ha creato all'economia reale, certo. Ma non c'era NESSUN BISOGNO di farlo per eliminare il rischio di insolvenza dello stato italiano. Per quello, non serviva niente di più e niente di meno della garanzia BCE.

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    9. la bce non ha garantito la solvibilità degli stati ha garantito la liquidità sul mercato dei titoli. sono i governi (non la bce) che tramite la fiscalità stanno cercando di garantire la solvibilità dei propri stati. puoi anche fare default senza avere problemi di titoli.

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