mercoledì 1 ottobre 2014

CCF: articoli e recensioni


Nel giro di pochi giorni, abbiamo avuto una sventagliata di apparizioni, menzioni e recensioni.

L’articolo che avete potuto leggere in anteprima qui, a firma Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Warren Mosler e Giovanni Zibordi è apparso su Sbilanciamoci e su Eunews (grazie a Thomas Fazi per essersi preso cura della pubblicazione).

E, con qualche variazione di contenuto (non sostanziale, ovviamente), su LaVoce.info.

Su Micromega, è poi apparsa questa articolata e interessante recensione del nostro libro, a cura di Enrico Grazzini.

Quindi si sta parlando della Riforma Morbida presso media “socialdemocratico-keynesiani”, ma nello stesso tempo con LaVoce siamo penetrati anche nel sancta sanctorum dell’ortodossia bocconiana (ortodossia che negli ultimi tempi sta correggendo parecchio il tiro, comunque…)

Segnalo anche questo post uscito sul blog di Bill Mitchell, economista MMT, che commenta la proposta CCF dicendo (in supersintesi) “funziona, ma perché non vi liberate dell’euro e stop ?” Nei commenti miei e di Giovanni Zibordi abbiamo risposto al quesito. E la risposta rimane questa: la Riforma Morbida è decisamente più semplice da applicare e non lede tutta una serie di interessi che confliggono, invece, con il break-up dell’euro.

11 commenti:

  1. Dove vedete l'ortodossia bocconiana non si sa.

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    1. In effetti è sbagliato chiamarla ortodossia. Di "orto" non ha proprio nulla. E' solo pensiero comune (ma sempre meno ogni giorno che passa, grazie alle evidenze contrarie fornite dalla realtà dei fatti...)

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    2. l'assenza di concorrenza nelle università contribuisce a questa distruzione del paese.

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  2. Caro Marco, so che è già stato spiegato ampiamente, ma potrebbe essere utile rinfrescare un paio di concetti perché credo siano i punto rispetto ai quali si sollevano le maggiori perplessità.

    Su quale base (moltiplicatori, simulazioni, eccetera) viene valutato che il mancato gettito fiscale a 2 anni (tasse pagate in CCF anziché Euro) sarà compensato dal maggiore gettito dovuto alla ripresa? Quanto è robusto (rispetto alle previsioni spesso fallaci) il moltiplicatore stimato?

    Perché il contributo finanziario (diciamo pure il "regalo") dovrebbe trasformarsi in produzione e spesa e non invece in speculazione e/o risparmio?

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    1. Sul secondo punto linko intanto qui, per comodità, il post più recente dove si erano trattati questi dubbi.
      Il primo è una conseguenza di un moltiplicatore keynesiano superiore a 1: in situazione di domanda depressa, immettere potere d'acquisto nel sistema economico produce effetti più proporzionali, appunto perché attiva una catena di effetti virtuosi (più domanda espande la produzione, quindi l'occupazione, quindi il clima generale di fiducia e i consumi, eccetera). E viceversa in caso di contrazione del potere d'acquisto (che è appunto il motivo per cui tutte le previsioni elaborate negli ultimi anni, e basate sull'ipotesi di un moltiplicatore INFERIORE a uno, sono state disattese !)
      Nel blog ci sono vari set di proiezioni numeriche, che vanno però aggiornate in funzione dei dati più recenti (sta per uscire il DEF ottobre 2014). Ne parliamo presto.

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    2. Riformulo il concetto, intanto, così: i dubbi espressi sono in buona parte legati all'ipotesi che il potere d'acquisto addizionale disponibile nell'ambito del sistema economico non provochi effetti espansivi su domanda, PIL e gettito fiscale (moltiplicatore keynesiano inferiore a 1). Proprio su questa assunzione sono state impostate le politiche di austerità adottate in Italia e nell'Eurozona soprattutto da metà 2011 in poi: con i risultati catastrofici che abbiamo sotto gli occhi. Il moltiplicatore keynesiano è molto basso, al limite anche zero, in condizioni di pieno impiego, appunto perché la maggior domanda non mette al lavoro risorse inutilizzate (che non ci sono) ma si scarica sui prezzi. In condizioni di domanda depressa e di massiccio output gap (e quindi alti livelli di disoccupazione) non c'è "crowding out", la domanda espande la produzione e il moltiplicatore è nettamente superiore a 1.

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  3. Post addietro ...avevo scritto di sperare nella Francia....

    Forzaaa Franciaaa......da una piccola scintilla....può scaturire la ribellione generale a sti tedeschi prepotenti e arroganti....

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/schiaffo-parigi-bruxelles-basta-lausterit-1056174.html


    Noi potremo fare un scintillone gigantesco....(ci vuole gente coraggiosa però....Renzi lo è ? ....)

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    è questo che dobbiamo fare:

    Bill Mitchell, economista MMT, che commenta la proposta CCF dicendo (in supersintesi) “funziona, ma perché non vi liberate dell’euro e stop ?”

    Cit.

    concordo anche io : la via CCF è più semplice....(si può fare subito....poi si vedrà )

    Shardan

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    1. Renzi non so, ma sono sempre più convinto che ci si arriva... lui o un altro vedremo.

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  4. BONI FATE I BONI.
    AVETE VISTO? ABBIAMO CAMBIATO L'ART.18 SENZA TOCCARLO PER NIENTE. SIAMO FANTASTICI.

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    1. Meglio così. Non era certo quella la soluzione di nulla...

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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