giovedì 2 ottobre 2014

Coerenza tedesca


Paul Krugman, ieri, sintetizzava così il modo in cui i tedeschi (o più esattamente gli attuali vertici politici della Germania) vedono la situazione dell’Eurozona:

“La loro economia era a terra a fine anni Novanta. Allora hanno tagliato i costi del lavoro, guadagnato un enorme vantaggio competitivo, e iniziato a conseguire giganteschi saldi commerciali attivi. Quindi la loro ricetta per una ripresa globale è che tutti deflazionino, guadagnino un enorme vantaggio competitivo, e inizino a conseguire giganteschi saldi commerciali attivi.

Può sembrarvi che ci sia, qui, un qualche tipo di problema aritmetico, ma in Germania hanno le loro tradizioni intellettuali”.

Forse dietro alle posizioni dei vari Merkel, Schaeuble, Weidmann non c’è un disegno egemonico ma semplicemente la mancanza di comprensione di alcuni fatti economici elementari. Quelli su cui ironizza Krugman, e che trovate ulteriormente commentati qui, sulla base dell’esposizione di Jacques Sapir.

La conseguenza, comunque, è che i recenti annunci effettuati dai governi francesi e italiano (la Francia non rispetterà il limite del 3% per il rapporto deficit pubblico / PIL fino al 2017, l’Italia rinvia al 2017 il conseguimento del pareggio di bilancio) hanno provocato parecchia irritazione a Berlino e a Bruxelles. Ma in realtà sono solo il primo passo di una catena di eventi.

Che Francia e Italia non rendano ancora più restrittiva la loro politica macroeconomica, è meglio che il contrario. Ma per avviare una vera, sostanziosa ripresa economica, e soprattutto il riassorbimento dei massici, insensati, inaccettabili livelli di disoccupazione dell’Eurozona, serve ben di più. Qualcosa come il 6-7% per 3-4 anni ad esempio (ricordiamo che USA e UK hanno superato il 10%), di cui una buona parte dedicato alla riduzione della tassazione sulle produzioni domestiche (se si desidera evitare il breakup dell’euro e la svalutazione delle monete utilizzate dai paesi europei mediterranei). Meglio ancora se il tutto corroborato da azioni espansive della domanda interna (e delle loro importazioni) effettuate dalla Germania.

A volte i media descrivono questa situazione come una “battaglia che si sta per scatenare” tra Nord e Sud dell’Eurozona, tra paesi creditori e paesi debitori. Ma è solo la realtà dei fatti che sta prendendo il sopravvento (molto lentamente, purtroppo) sulle illusioni dei vertici politici tedeschi, che si sono trovati a beneficiare di una situazione privilegiata di cui non hanno compreso né le implicazioni, né i fattori che la rendono insostenibile.

95 commenti:

  1. Ed è incredibile come non comprendano che una volta spinta l'eurozona verso l'implosione, i primi a perderci saranno proprio loro...

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    1. Incompetenza ? inerzia politica ? presunzione che i nodi verranno al pettine quando i politici in carica saranno altri e non gli attuali ? Un misto di tutto questo e qualcos'altro ancora, immagino.

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    2. X Matteo

      I tedeschi non perderanno nulla anche se tornano al marco. Possono benissimo produrre in cina, in polonia o in turchia ed esportare in italia prodotti tedeschi agli stessi prezzi concorrenziali dei prodotti italiani in lire svalutate. E sappiamo che i prodootti tedeschi sono migliori.

      E inoltre compreranno le aziende gioiello italiane a 4 soldi quando saranno svalutate in lire. (non a caso i grandi marchi stanno vendendo oggi in euro proprio perché se cade l'euro varrano la metà).

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    3. Se la moneta italiana svaluta, le aziende italiane varranno MOLTO di più anche in moneta estera. Con l'economia italiana che riprende, l'effetto positivo sui valori delle aziende italiane è molto superiore a quello della svalutazione.

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    4. Se l'italia torna alla lira e svaluta...
      le aziende italiane le potrete comprare su ebay....
      anzi no, su Alibaba all'ingrosso....

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    5. Dopo il 1992, invece, è successo proprio il contrario: sono tornate a comprare all'estero le aziende italiane...

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    6. non c'era globalizzazione e WTO.

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    7. Secondo te, come se la caveranno tutto d'un tratto con una moneta che si rivaluterà del 50% circa? Già ora stanno sfruttando la forza lavoro, chissà quando dovranno abbassare ancora i salari per rimanere competitivi.

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    8. Anonimo 15:46, globalizzazione e WTO c'entrano ben poco (a confronto dell'inefficienza del sistema monetario e di governance economica). Vedi post del 5.10.2013.

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    9. x matteo
      anche i tedeschi snano svalutare non solo gli italiani. con la differenza che i prodotti tedeschi sono migliori.

      x cataneo
      c'entrano eccome. nel 92 eravamo noi i cinesi oggi non più. e la germania era cotta. noi italiani abbiamo smesso di lavorare e messo al potere coloro che professano il parassitismo. e che ancora oggi comandano alla grande.



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    10. Se l'Italia emette moneta e riduce le tasse, quello che fa la Germania non rileva più. E non è certo la voglia di lavorare che è sparita: è la costante asfissia finanziaria che blocca il sistema. Prelievo fiscale che continua ad aumentare, impedisce di svolgere attività produttive e viene vanificato dalla caduta del PIL. L'economia ripartirà non appena questa catena verrà spezzata.

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    11. esatto. quindi riforme non soldi.

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    12. Soldi e riforme .

      aggiusti l'auto (riforme ) e non metti la benzina...e resti fermo comunque.

      Shardan

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    13. la benzina c'è. siamo strapieni di benzina. ma purtroppo è ferma.

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    14. Il che significa che non l'hanno messa nel serbatoio (cioè non hanno dato potere d'acquisto a cittadini e aziende). Hanno riempito una tanica, l'hanno lasciata nel bagagliaio e poi si stupiscono se l'auto continua a non muoversi !

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    15. Fanno bene. Finché non si faranno riforme. Anche la democrazia è arrivata con le bombe mica co' babbo natale. Mi sembra che ci siamo arricchiti con la democrazia da poveracci che eravamo.

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  2. Spesa pubblica USA 2.870 su 16.800 di Pil
    Spesa pubblica italiana 800 su 2.090 di Pil

    L'america può stampare perché i suoi costi sono flessibili. L'italia no. Se stampa aumenta la sua spesa pubblica che rimane fissa portando a inflazione.

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    1. Il confronto non è omogeneo perché la spesa italiana comprende la spesa pensionistica (che è un trasferimento e non contribuisce al PIL), quella USA no. Comunque la nostra proposta è di stampare (principalmente) per ridurre le tasse, non per aumentare la spesa.

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    2. si sale al 38% contro il 58 di quella italiana che tra l'altro non si sa quanto sia e neanche l'istat la rileva dato che nessuno sa i debiti dello stato non pagati e neanche le perdite sui derivati che sono segreto di stato.

      o gli italiani tornano a produrre oppure accettano di impoverisi.
      non esiste alternativa

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    3. Che debbano tornare a produrre non c'è dubbio. E lo faranno non appena cesserà questo sistema monetario scellerato e l'austerità che ne deriva.

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    4. il sistema scellerato è l'italia che ha alzato la spesa pubblica di 200 miliardi in 10 anni di euro e alzando le tasse al 70% per uccidere le imprese e illudersi di ricostruire il comunismo che era caduto.

      la festa è finita.

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    5. Cioè del 2,5% medio annuo. Una crescita normalissima. Il problema è l'aumento delle tasse, avvenuto non per finanziare la spesa, ma per puntellare un sistema monetario che non funziona.

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    6. per puntellare una spesa pubblica del 60 per cento del pil...e che se ci mettiamo il parastato arriva al 70. e quel privato che rimane tutto in mano a poche dinastie che vivono di rendita e che inflazionano i prezzi. ha visto le autostrade pochi giorni fa? cosa è monarchia? dittatura? colpa dell'euro? andiamo ragazzi fate i seri...

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    7. Se taglia spesa pubblica con il sistema monetario attuale è solo peggio. La spesa va riqualificata, non ridotta. Le tasse abbassate di molto, sganciandosi dall'eurosistema. E il rapporto spesa pubblica / PIL scenderà con la risalita del denominatore.

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    8. solo se il gettito non sarà usato per fare altra spesa pubblica. il che è sicuro al 100%.

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    9. Io sapevo che come spesa pubblica siamo nella media europea e in avanzo primario da 20 anni

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    10. ma se cala il pil non te la puoi più permettere

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    11. E se cerchi di ridurre il deficit pubblico / PIL in una situazione di domanda già depressa, il PIL non può che calare. Torniamo da capo: questo eurosistema non funziona.

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    12. E come mai invece è salito in Germania? Forse perché hanno fatto le riforme e hanno investito nell'economia reale. Criminalià, giustizia, assistenza, politica, truffe, sprechi, 300mila euro di stipendi a gente che legge il giornale. Tutte colpe della Germania? Come mai certe zone del Paese se ne vogliono andare via dall'Italia rimanendo dentro l'Eurozona?

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    13. Non hanno investito nell'economia reale, hanno fatto una politica di contenimento salariale estremamente disciplinata - ma i cui vantaggi, nel tempo, non sono sostenibili, in quanto i problemi vengono scaricati sui vicini.
      Gli altri problemi citati, riguardo all'Italia (che in parte esistono e in grossa parte, però, sono eccessivamente enfatizzati) c'erano anche prima dell'euro: e non hanno mai creato una crisi come questa.
      Quando ad andarsene dall'Italia restando nell'Eurozona... chi vuole farlo, se mai ci riuscisse, avrebbe poi modo di pentirsene. Il Veneto da solo, sento dire, rispetterebbe i parametri di Maastricht. Ma anche Spagna e Irlanda li rispettavano...

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    14. ma la riduzione salariale è appunto una manovra sull'economia reale

      i problemi italiani c'erano anche prima ma è ovvio che a tutto c'è una fine. una crisi. quando avevamo il 90-110% di debito pil potevamo fare baldoria, ma la baldoria ha una fine no?

      Riguardo i parametri lei sa benissimo che tutto si cambia ma a patto che cambino anche le leggi nazionali. questo non vuol dire che la germania abbia ragione. la germania ha torto, ma per altre questioni non per queste appena citate.

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    15. Potrei farle lunghi discorsi ma mi limito a dirle che il modello tedesco non è né replicabile né sostenibile, per i motivi accennati nell'articolo e, più estesamente, qui, sulla base dell'analisi di Jacques Sapir.
      Quanto al debito, non esiste una soglia che impedisca di attuare politiche espansive quando è necessario (vedi il caso del Giappone, dove è molto più alto che in Italia).
      E soprattutto, il debito è gestibile se il debitore LAVORA e PRODUCE. Le politiche adottate negli ultimi tre anni non hanno messo fine a nessuna baldoria, hanno fatto esplodere la disoccupazione e spinto, quindi, milioni di persone a NON lavorare. Il che è ESATTAMENTE IL CONTRARIO rispetto a ciò che serve per rendere un debito sostenibile.

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    16. Ma il debito giapponese è detenuto dai giapponesi. E non hanno mai avuto problemi di disoccupazione proprio grazie alla flessibilità del lavoro maggiore addirittura di quella americana. Lavorano pure i teenagers in giapppone. Gli italiani fanno i teenagers fino a 45 anni...

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    17. Se il debito è nella tua moneta, non rileva chi lo detiene. Lo puoi pagare stampando, sempre.

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    18. ma qualcuno te lo deve comprare...non mi sembra che ci sia la corsa a comprare il debito italiano tranne le banche costrette a compraselo nella speranza di girarlo agli italiani...

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    19. Qui stiamo parlando di rimborsare debito esistente. Se è denominato nella moneta che emetti, non hai bisogno che qualcuno ti compri nuovo debito per rimborsarlo. Basta stampare.

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    20. rimborsi quello esistente ma quello che emetti non te lo compra più nessuno perché a forza di stampare perdi la fiducia verso gli investitori.

      il debito italiano è emesso in euro e l'euro è di proprietà anche dello stato italiano attraverso le istituzioni monetarie e politiche europee condivise con gli altri paesi e di cui l'italia è proprietaria insieme agli altri.

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    21. Salvo che è gestito con regole che costringono due terzi dell'Eurozona alla depressione permanente, per cercare di rispettare parametri privi di senso e aritmeticamente impossibili da conseguire. Sul primo punto: NON c'è bisogno di emettere debito pubblico per attuare una politica di pieno impiego, compatibile con la stabilità monetaria. Basta, se applicata correttamente, la facoltà di emissione monetaria.

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    22. non puoi emettere moneta senza avere debito e credito. è come dire che l'acqua non è bagnata. puoi solo spostare il credito o il debito sulla testa di qualcun'altro ad esempio sui cittadini o in estrema istanza sul bilancio della banca centrale. ma esisterà sempre. puoi solo spostarlo. così come il sangue ha i globuli rossi e bianchi.

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  3. io invece non riesco a capire come possono gli USA permettere ai tedeschi di mandare il mondo in deflazione e perdere così il loro ruolo di moneta di riserva. E' chiaro che russi e cinesi non ci stanno !!! e il tutto rende le prospettive future troppo liquide "imperscrutabili" ....

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    1. Ma è proprio la deflazione europea, collegata ai surplus commerciali cronici, che impedisce all'euro di diventare una moneta di riserva. Per essere moneta di riserva devi metterla in giro, quindi avere deficit, non surplus commerciali...

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    2. non è necessario essere in deficit si può anche essere in surplus e finanziare gli altri paesi comprandone il debito e imporsi come moneta di riserva.

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    3. Cioè essere in deficit di bilancia dei pagamenti, con movimenti di capitale negativi superiori al surplus commerciale. Lo facevano gli USA, effettivamente, fino agli anni Settanta (ai tempi esportavano più di quanto importassero). L'Eurozona non mi pare.

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    4. lo si fa ancora oggi. anche se parte di questo mercato estero non è riconosciuto dalla fed. e lo fa anche la cina con surplus e acquisto di debito americano. non a caso si parla di un renminbi come riserva in futuro. si può essere moneta di riserva senza essere in surplus come paese.

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    5. Se sei in deficit di bilancia dei pagamenti, appunto.

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    6. in entrambi i casi (sia e sia). lei invece diceva che non bisogna avere surplus per imporsi come moneta di riserva. non è vero. si può esserlo in entrambi i casi.

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    7. OK :) deficit di bilancia dei pagamenti, che può derivare da un deficit commerciale, o da un deficit di movimenti di capitale. Quello che rileva è la somma algebrica dei due. Ma lei è sempre NoNick ?

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    8. Non c'è bisogno di essere in deficit si può essere anche in surplus se si vuole (al contrario di ciò che dice lei). Lo squilibrio della politica per improtsi come riserva non lo vede sulla bilancia dei pagamenti ma sui flussi del mercato dei capitali. Ecco perché l'italia pur avendo una bilancia in regola è stata bloccata dalla germania sul target 2.
      Nonick

      PS
      sarebbe ora che facciate un corso di agigornamento da quando vi siete laureati e il vostro pfoessore era keynes.

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    9. Che la Germania abbia mandato in blocco l'economia dell'Eurozona perché presa dal panico a causa (anche) degli squilibri sui Target2, è la prova che il sistema non funziona...

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    10. ma è la prova che l'europa, la germania sta "giocando" a fare la riserva col marco. lo chiami marco invece di euro e le cose le sembreranno chiare. uno di questi mercati di moneta come riserva neanche è riconosciuto dalla fed ed è il più utilizzato all'estero. del resto voi non volete forse fare la stessa cosa coi ccf? non volete usare i ccf come graduale sostituzione dell'euro (marco) in italia?

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    11. Certo. E non si uscirà mai da questo pasticcio terrificante se non restituiamo ai singoli stati l'autonomia per applicare le politiche macroeconomiche necessarie.

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    12. Magari fosse così semplice ragazzi. Andatelo a dire alla Russia che usa l'Euro come riserva e ha appena superato l'Italia nel Pil.

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    13. Usa quello che c'è. Se sparirà l'euro, non mancheranno modi per sostituirlo...

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    14. a lei le piacciono gli sport estremi...

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    15. Caro anonimo............in quanto a "sport estremi " ..chi ha concepito l'architettura geopolitica UE con annesso Euro...non scherza..!!!! ;-)

      Una moneta unica ...per 18 economie differenti....più sport estremo di questo si muore....(senza considerare..le regole imposte...con un assurdo e incomprensibile 3 %...che costringe le varie economie..a fare delle piroette impossibili da acrobati del circo....una scena tragicomica ...)

      Cosi come si son fatti gli "sport estremi " per costruire tutto sto impianto assurdo e incomprensibile....e d'obbligo fare l'iter inverso con altrettanti "sport estremi ".....estremi ma doverosi.

      Anche perché questa apoteosi/acrobazia chiamata UE/Euro...tra un acrobazia e l'altra ci farà sfracellare...(certo...non ci sono ombra di dubbi...questo sistema "non regge " non può reggere....il collasso ci sarà )

      quindi volenti o nolenti...le acrobazie per ritornare alla normalità ..se sport estremi servono.....vanno fatte.,....

      Shardan

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    16. il collasso è già avvenuto. il 2011 non è l'inizio della crisi europea. è la fine. la fine di un certo tipo di europa che non reggeva più e la necessità di cambiarla. siamo all'interno di questo cambiamento che porterà a cambiamenti improrogabili. purtroppo è molto lento ma gli europei si sa sono lentissimi.

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    17. No ...il collasso del 2011 era un anticipo....di un altro ben e preoccupante collasso...che verrà se si continuerà a seguire la ---->>>p-a-z-z-i-a...scellerata.

      Chi vivrà vedrà...,

      ciao
      Shardan

      ps- un Europa...si può fare...ma non "questa" UE...che non è la "Vera Europa "..è la negazione di essa..cosi concepita è letteralmente un """" obrobrio geopolitoco """....forse sulle ceneri di questo esperimento disastroso e fallimentare...in un lontano futuro si potrà costruire una "Nuova Europa "..ma con tutt'altri presupposti.

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    18. fa niente shardan
      io e te possiamo sempre scappare in america al prossimo collasso...

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    19. Una cosa è certa: se precipita tutto ....me la svigno e in fretta

      .Anche se a dire il vero...io qui (non parlo di Italia ma proprio di Sardegna...) ci sto benino.è tutto ad hoc secondo le mie esigenze (perché ho il lavoro e qui se si lavora si sta benissimo...quel 18 % di disoccupati ..non credo...anzi sto incominciando a vedere gente esasperata...).e non vorrei andarmene....ma a mali estremi estremi rimedi ..;-)

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  4. "Allora hanno tagliato i costi del lavoro, guadagnato un enorme vantaggio competitivo".
    Lo sa l'economista quanto costa il personale Vw ?
    50 euro l'ora.
    In USA lo sa Krugman quanto costa l'operaio sulla fabbrica delle pseudo-fabbrichine americane sempre dello stesso settore ?
    25 euro l'ora.
    Ho paura che non ci ha capito un accidenti. Eppure io non sono un economista.
    Però sono convinto che se si guarda solo alle leggi non si capisce molto.
    Della tecnologia non si parla mai.
    Bene, allora visto che è facile fallo anche tu "caro" Krugman.....

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    1. Ci saranno senz'altro dipendenti VW che hanno quel costo, ma ci sono anche i minijobber da 400 euro al mese...
      Il punto è che l'economia tedesca produce 250 miliardi all'anno di surplus commerciale. Potrebbero tradursi in retribuzioni più alte, o in investimenti infrastrutturali.
      Invece gli imprenditori tedeschi preferiscono tenersi il margine in tasca. Qual è il problema ? che se hai sistematicamente un'eccedenza, accumuli crediti verso controparti estere che a un certo punto non sono più in grado di pagarti.
      Anche i cinesi hanno accumulato eccedenze verso gli USA: ma erano in dollari. E il dollaro si è sistematicamente svalutato verso il renmimbi. I cinesi in realtà erano consapevoli che questi saldi attivi nel tempo avrebbero parzialmente perso di valore, e anche che le eccedenze si sarebbero dovute ridimensionare (cosa che sta avvenendo).
      La Germania invece vuole mantenere il surplus, non svalutare i crediti e forzare il Sud Europa all'austerità perché teme di non essere rimborsata... tutto insieme non si può. E' un mix che non reggerà: prima il sistema cambia e meglio è.

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    2. i minijobber non si trovano alla catena di montaggio e sono studenti che fanno il classico percorso di studi alcuni giorni alla settimana e altri giorni imparano cose pratiche in fabbrica.
      Ci sono operai della Fiat che superano quella cifra per un soffio.
      Se vogliamo che anche un minijobber guadagni come un ricercatore della Vw allora secondo me vogliamo farli fallire. Il che aiuterebbe molto Marchionne, però a me sembra un cosa insensata.
      Sugli investimenti che la Germania dovrebbe fare, anche quì come si può dire che gli imprenditori vogliono tenersi i soldi in tasca quando Vw (la più grande multinazionale del mondo con volume d'affari di 200 Miliardi di Euro) porta gli investimenti al suo massimo storico ?
      Perchè guardiamo solo quelli in patria ?
      E che misurazione è, se la concorrenza è globale per cui vengono richiesti investimenti su scala globale ?
      Non è che anche quì si osservano cose differenti dalla realtà ?
      La Germania non esporta al 100% verso la UE, non esiste un tetto al 6% ?
      Saluti.

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    3. Certo che esiste un tetto al 6%: è il limite massimo per il rapporto surplus commerciale / PIL. La Germania l'ha violato sette volte negli ultimi otto anni...
      Non si dice di portare i minijobber a livello degli operai VW più pagati, ma di aumentare i consumi e gli investimenti interni tedeschi.
      Un surplus commerciale delle dimensioni di quello tedesco è una distorsione. Un regime di cambi flessibili l'avrebbe evitata. O ci torniamo o pensiamo a un altro sistema.

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    4. x cattaneo
      ma lei dimentica che le eccedenze cinesi sono state reinvestite nel debito americano.

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    5. x nunzio
      la più grande multinazionale al mondo è la Walmart

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    6. Certo che me lo ricordo: le eccedenze cinesi sono state investite nel debito pubblico americano, in DOLLARI, i cinesi hanno subito la svalutazione del dollaro e non hanno certo potuto imporre l'austerità agli USA per farsi rimborsare allo stesso cambio originario... i tedeschi invece pretendono di ottenere questo dal Sud Europa. Non funziona.

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    7. x cattaneo
      non hanno potuto imporre l'austerità all'america ma si sono accaparrati proprietà azionarie di istituzioni finanziarie mondiali. molto meglio dell'austerità. come i giapponesi negli anni 80.

      dell'italia cosa vuoi accaparrarti? i sindacati? la criminalità? le aziende statali fallite? le aziende partitiche? le banche co le fondazioni? è ovvio che l'unica cosa che gli italiani hanno di valore (per i tedeschi) sono i risparmi in banca.

      ma la colpa è degli italiani che impedendo la libertà in italia affondano l'italia stessa. ecco perché storicamente gli italiani hanno preferito essere invasi dai "barbari" piuttosto che essere governati da altri italiani.



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    8. Hanno fatto un po' di investimenti sulla borsa USA, come li hanno fatti anche in Italia. Ma non sono certo rientrati per 3.000 miliardi di titoli di stato: quelli sono ancora lì.
      Se i tedeschi vogliono rientrare dei crediti verso il Sud Europa (più in Spagna che in Italia, comunque) la scelta corretta è permettere a questi paesi di crescere. Altrimenti la BCE continuerà a garantire il loro rifinanziamento, e i tedeschi a lamentarsi che i tassi stanno a zero e a preoccuparsi per l'inflazione (che non c'è, comunque).

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    9. ma lei sottovaluta il potere del creditore. gli italiani sono talmente abituati a soccombere per debiti che ormai la parola credito non sanno più cosa sia.

      se la crescita del sud avviene per svalutazione metterà in crisi la germania che non può sopportare inflazione sui prezzi. una crescita per austerità in italia invece è possibile (anche se voi la negate) ma purtroppo solo accettando appunto una forte svalutazione del lavoro e dei margini aziendali e della tassazione.

      attualmente vogliono solo svalutare il lavoro senza intervenire sugli altri punti nodali (tasse, libero mercato ecc) e questo rende queste manovre ingiuste e inutili perché sbilanciano la bilancia e questo è pericoloso e i prezzi continuano a rimanere doppi in italia rispetto agli altri paesi pur avendo una moneta unica. le iniezioni di denaro in questa situazione portano a stagflazione (futura) partendo da una deflazione (attuale) come accaduto nei disastrosi anni 70. in giappone invece per lo meno non hanno avuto disoccupazione.

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    10. I "disastrosi anni 70" sono stati enormemente migliori di quanto stiamo vivendo oggi. C'era inflazione (ma non solo in Italia, dappertutto) come conseguenza degli shock petroliferi, ma non mancavano né crescita (sia pure irregolare) né occupazione.
      La crescita per austerità è possibile, lei dice ? io non ne conosco NESSUN esempio. Mentre è chiarissima l'esperienza degli anni Trenta: adeguate azioni di sostegno della domanda consentono l'uscita dalla depressione, senza innescare inflazione. E sganciarsi da un sistema monetario rigido (il gold standard allora, l'eurosistema oggi) è la premesse per poterle attuare.

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    11. è necesaria una ripassatina...

      1) fu la fine del gold standard a provocare lo "sballamento" di tutte le monete che ovviamente si abbattè sulla prima materia prima che è appunto il petrolio. le guerre arrivano dopo.

      2) il gold standard non è saltato nel 71 ma nel 67. nel 67 i soliti europei ingrati dopo aver ricostruito le loro economie post guerra coi dollari gratis americani volevano in cambio pure l'oro in quanto non si fidavano più della svalutazione del dollaro. gli usa proposero di rivalutare l'oro e di inserire nuovi SDR nell'IMF e sembrava che le banche centrali europee fossero d'accordo ma nixon rinviò la manovra a dopo le elezioni del 68. seppure venne rieletto non lo fece dando tempo agli europei di capire come funziona la finanza che ancora oggi non capiscono. fino a quando sganciò il dollaro dall'oro nel 71 perché gli europei continuavano a chiedere oro. razza di ingrati.

      (proprio in quegli anni gli europei ringalluzziti fecero una lDEONA ovvero l'europa unita...facciamo da noi..siamo forti..gli americani non servono...la democrazia è un male...ricostruiamo la grande europa monarchica del passato...e ovviamente senza democrazia è venuta fuori una schifezza antidemocratica mezza monarchica mezza statalista...)

      3) la rigidità del gold standard (che dice lei) era solo una finzione. era stata con successo aggirata dal finanziamento degli stati uniti verso i paesi da ricostruire (non compariva sulla bilancia dei pagamenti). funzionava bene. furono gli europei a sputare sul piatto su cui avevano mangiato. ma chi sputa sul piatto che l'ha salvato dalla fame prima o poi la pagherà perché la ruota gira e la verità viene fuori. l'europa sta pagando quel peccato di antidemocrazia.

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    12. Ma l'inflazione a due cifre non arrivò con la fine di Bretton Woods (avvenuta nel 1971, peraltro) ma solo con la guerra del Kippur del 1973. Che la rottura di Bretton Woods abbia prodotto il conflitto arabo-israeliano mi pare un po' difficile da sostenere...
      Il gold standard non era rigido quanto l'euro, certo: il contenuto aureo della moneta poteva essere variato. E infatti quando i vari paesi, negli anni Trenta, svalutarono o si staccarono completamente dall'oro, uscirono dalla depressione.

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    13. due anni non sono tanti. sono pochissimi. l'inflazione parte subito. nacque proprio allora il mercato delle valute e quindi la speculazione finanziaria che si abbattè sulle materie prime. quando il vertice traballa, , in basso la "massa" prende il sopravvento.

      riguardo le guerre lei deve sapere che il sistema migliore che i governi hanno di "riprendersi" (anche se in realtà ce l'hanno già) la sovranità monetaria dalle banche è proprio facendo la guerra. i mefo bill infatti servirono a produrre armi (negarlo non vi fa onore) e lo stesso i greenbacks americani (secessione). cioè a vincere le guerre o per preparasi ad esse.

      è ovvio che esistono sistemi migliori per evitare di dover distruggere l'economia reale come fa la finanza o dover fare le guerre per far crescere l'economia reale a danno della finanza. questi sistemi esistono e passano per il coordinamento delle banche centrali solo che la politica europea lo impedisce. e non solo i tedeschi.

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    14. Non l'abbiamo mai negato. Però nella fase iniziale i MEFO furono usati soprattutto per grandi opere pubbliche.
      Il fatto che con i MEFO la Germania nazista abbia poi finanziato il riarmo non toglie nulla all'efficacia dello strumento. Casomai dimostra che mettere potere d'acquisto in circolazione nell'economia ha un effetto positivo anche se la spesa è indirizzata a fini non utili per il benessere economico (o addirittura distruttivi, in questo caso...) L'effetto diretto non contribuisce al benessere, ma quello indiretto (espansione dei consumi e della capacità di spesa) sì. Del resto anche gli USA sono realmente usciti dalla Grande Depressione con la seconda guerra mondiale.
      Questo NON significa augurarsi una guerra per superare le depressioni economiche. Significa prendere atto che purtroppo spesso (ma non sempre, e non inevitabilmente) un'emergenza bellica finisce per essere il meccanismo di creazione del consenso politico per attuare i provvedimenti di deficit spending necessari.

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    15. gli stati uniti uscirono dalla crisi prima della guerra grazie alle politiche keynesiane che funzionavano perché l'america era una società aperta. le società chiuse europee invece non ebbero alcun beneficio perché quei soldi finivano solo ad una parte della società già ricca o privilegiata contribuendo a sviluppare movimenti estremisti nella parte di società esclusa. l'europa sta ancora oggi commettendo questo errore.

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    16. Gli USA in realtà uscirono solo parzialmente (nel 1937 ci fu una ricaduta perché interessi finanziari conservatori indussero Roosevelt a una parziale marcia indietro). Definitivamente, solo con la guerra. Sia in America che in Europa, le politiche di sostegno della domanda furono tanto più efficaci quanto più furono poste in atto con decisione e senza ambiguità. E l'applicazione più rigorosa, coerente ed efficace si ebbe proprio in Germania (non esattamente un modello di società aperta...)

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    17. la germania fu un disastro anche dopo la guerra e fu proprio quello a dare respiro a italia e francia. liberata la germania nel 1989 ecco che gli altri hanno iniziato a venire assoggettati ad una germania di nuovo forte e dominante e senza il peso del comunismo in casa. la crisi dell'europa è colpa della globalizzazione non dell'euro in sé. l'austerità tedesca peggiora la situazione ma anche se cambia scoprirete che l'europa è totalmente incapace di stare al passo con le economie emergenti.

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    18. E perché ci riesce il Regno Unito, che dal 2011 a oggi ha fatto deficit spending finanziato da 400 miliardi di emissione monetaria (mentre fino a quel momento andava esattamente come l'Italia ?) L'Europa mediterranea è una macchina a cui si è tolta alimentazione. Rimettiamola, e correremo esattamente come prima.

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    19. ma il regno unito ha una economia liberale. non può paragonarla alle economie socialiste europee dove tutto è pianificato dallo stato e quello che non è pianificato è talmente tassato che di fatto non c'è nessun margine di profitto. non ha senso investire a queste condizioni.

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    20. Fino al 2011, ripeto, l'andamento inglese e quello italiano erano perfettamente allineati. Facciamo 400 miliardi di deficit spending finanziati da moneta NOI, e poi vediamo se la nostra "economia pianificata socialista" non riprende alla grande.

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    21. riprendono le importazioni e i consumi
      alzando i prezzi già alti in italia
      proprio a causa di mancanza di concorrenza
      l'italia non produce più ma rivende prodoti fatti da altri quindi non crea posti di lavoro

      devi fare 400 miliardi di investimenti e non di consumi
      come un padre dice al figlio di lavorare non di consumare e basta

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    22. Tutti e due. I consumi trainano gli investimenti. Senza domanda finale, investire non ha senso.

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    23. bene allora inseriteli nella riforma morbida dove non c'è traccia di investimenti.

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    24. Ci sono 47 miliardi su 200 annui previsti, utilizzabili anche per investimenti pubblici. E il recupero della domanda spingerà gli investimenti privati.

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    25. non sono investimenti, è una speranza che vadano in investimenti. non specificate nulla. dei 47 annui, 10 possono essere per la fibra ottica in tutta italia. ed è solo un esempio. e non possono passare per gli italiani perché finirebbero in truffe, in svizzera e in finanza.

      ci deve essere una organizzazione sovranazionale in cui gli italiani parteciperanno insieme agli altri paesi che sono più seri quando fanno lavori pubblici. allora i ccf coinvolgeranno l'europa per uno scopo ben preciso. se l'europa risponde "no fatevelo da voi" allora affonderà la sua credibilità in tutto il mondo. se invece gli italiani chiedono soldi e basta (o se li stampano) saremo sempre accusati di essere dei truffatori senza fondo.

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    26. Ma lei che è per il libero mercato non ha fiducia negli imprenditori ? garantito che quando hanno davanti prospettive di mercato - che nascono dalla DOMANDA - investono. Mentre c'è da avere MOLTA meno fiducia in cosa che passano dalla UE - una tipicissima struttura burocratico - lobbistica.

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    27. ma anche l'italia è burocratica lobbystica. però l'europa ha meno problemi di criminalità e truffe. la fiducia nell'impresa e nel libero mercato (non liberismo che è anarchia) non nasce dalle persone ma dalle regole che un governo fa. se continua a fare leggi solo per le caste....allora...meglio l'europa...

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  5. Visti i risultati conseguiti dalla gestione macroeconomica dell'Unione Europea, direi proprio di no...

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    1. ma almeno una strada la fanno. da noi ci freghiamo pure la ruspa.

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    2. Abbiamo fatto autostrade e tutto il resto. Quando NON c'era la UE. Che invece pretende di impedirti di fare qualsiasi cosa...

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    3. era un'altra italia. la gente lavorava. si guadagnava con l'economia reale e non con la finanza. poi come spesso succede il mondo si ribalta e la gente smette di lavorare. i ricchi parassitano con la finanza e i lavoratori parassitano coi diritti acquisiti. tutti si ricattano a vicenda. ognuno si fa la casta sua. i soldi non girano più.

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    4. Era solo un'Italia in cui nessuno pretendeva di non far lavorare il 20% di chi lo desidera, credendo che farlo sia "finanziariamente assennato"...

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    5. beh quelli sono i monetaristi che sostengono che la disoccupazione è strutturale e non va combattuta altrimenti sale l'inflazione. ma i monetaristi prendono il sopravvento a fine gold standard e col ritorno della flessibilità delle monete.

      negli anni precedenti 50-70 il boom era dovuto ai conservatori che nascevano da ambienti "militari" precedenti e dal mondo dell'edilizia, delle costruzioni. sono loro che hanno costruito l'occidente. economia reale, molto reale.

      si pensava che con l'avvento dell'euro e la fine della flessibilità delle monete ci sarebbe stata la calma e invece è nato un sistema parallelo finanziario. che è la sconfitta accademica (non economica perché loro c'hanno speculato sopra ovviamente) dei monetaristi stessi. e ne esce sconfitto anche keynes che sosteneva che una moneta mondiale avrebbe risolto i problemi. non è vero non li risolve per niente anzi nascono altre monete.

      oggi è necessario fondare un nuovo ordine perché quello attuale è finito. e un ordine è necessario altrimenti si finisce con le bande armate e l'anarchia. e ovviamente deve partire da america ed europa. un tentativo perfettamente riuscito è già avvenuto quando fed e bce si sono coordinate per salvare lo shadow banking svizzero (diciamo europeo) e ha funzionato alla grande ma gli stati (la politica) hanno messo sotto accusa i governatori centrali spezzando questo tentativo sul nascere perché funzionava alla grande. quindi è da lì che passa la soluzione. ma la lotta tra potere monetario e potere partitico è un po' come moglie e marito che si odiano e si amano. a rimetterci sono i figli.

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    6. MAH CHI LO SA BOH...SARà....

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