domenica 23 novembre 2014

Mi sarei un po’ stuficchiato


di tutti quelli che mi dicono “i CCF verranno osteggiati da Bruxelles, da Francoforte, da Berlino, dai mercati finanziari, quindi bisogna andare al breakup”.

I CCF verranno osteggiati ? forse. Il breakup ? sicuramente.

Serve una forte volontà politica per introdurre i CCF ? senz’altro. Per attuare il breakup dell’euro ? molto di più.

I CCF sono una via efficiente per riformare l’eurosistema ? sì. Il breakup ? molto meno.

I CCF sono tecnicamente complessi da mettere in atto ? no, sono anzi piuttosto semplici. Il breakup ? ha delle complicazioni tecniche, legali e operative enormi.

E allora ?

111 commenti:

  1. concordo. Tra l'atro i CCF hanno un precedente storico, i MEFO-bills tedeschi degli anni '30, che mi pare abbiano funzionato piuttosto bene nel far riprendere la situazione economica della Germania piegata dalle sanzioni della prima guerra mondiale e dalla recessione del 29.

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    1. Funzionarono benissimo. Comunque a parte i precedenti storici, io sono aperto ad ogni critica, suggerimento, dibattito eccetera. Ma chi grida "breakup o nulla" manca di coerenza logica.

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    2. è vero i mefo bill hanno funzionato alla grande per distruggere l'europa una seconda volta visto che la prima non era bastata.

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    3. Un ottimo coltello funzione bene in cucina, non è colpa sua se qualcuno lo infila nella pancia del prossimo. Coi mefo bills la Germania azzero' in tre anni una disoccupazione del 25%. Poi rivolse la sua ritrovata forza economica ad altri fini. Non mi pare che abbia senso incolpare di questo uno strumento che ha funzionato benissimo, sul piano tecnico-economico.

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    4. ma il motivo per cui la germania rivolse la sua forza economica ad altri fu proprio per la precedente inflazione provocata dai mefo bill per la ricostruzione. il cane si morde la coda.

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    5. Non ci fu alcuna inflazione degna di nota.

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    6. la guerra è inflazione e viceversa. i mefo bill furono usati per armarsi proprio per fare una guerra necessaria a spalmare l'inflazione all'estero. voi coi ccf volete fare la stessa cosa ovvero stampare in italia ma spostare l'inflazione all'estero nel momento stesso per non avere inflazione. ma poi vi "bombarderanno" dall'estero. l'inflazione si combatte col libero mercato e non facendo le guerre per tirare le bombe sugli altri per prendere bombe in testa a tua volta.

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    7. l'inflazione si combatte col libero mercato e non facendo le guerre per tirare le bombe sugli altri per prendere bombe in testa a tua volta.

      CITAZIONE anonimo

      Caro anonimo.....stai descrivendo "perfettamente " cio che hanno sempre fatto e fanno gli Stati Uniti (che è il tuo modello preferito )....

      o no???

      dai su.......;-)

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    8. con la differenza che le bombe le prendono gli altri (direttamente dagli Stati Uniti o da terzi sempre per conto degli Stati Uniti )...gli Stati Uniti mai.

      Guarda che quello che hai descritto ...è il""" modus operandi""" degli Stati Uniti.

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    9. ma poi ...se non erro ....l'inflazione negli Stati Uniti è a l'8% (e un debito pubblico enorme )....non vorrei ricordar male (correggetemi nel caso )....su che basi economiche si è deciso il 3% ??? perché "proprio" il 3%?...c'è qualche teoria economica...che stabilisce che è la cifra giusta ???....

      con sto 3% stanno sfasciando le economie di mezza Europa ...io non ho ancora capito quale è il ragionamento o il postulato economico che stabilisce che è una cifra "virtuosa " per un sistema economico....(se qualcuno lo sa me lo dica...)...

      Shardan

      milioni si esseri umani a spasso....cioè vite e famiglie distrutte ...in nome del dogma 3%.....mah....non so....ogni periodo storico ha il suo crimine.....perché di crimine si tratta ...

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    10. Non l'inflazione, il deficit pubblico USA e' stato anche sopra non l'8% ma il 10% negli anni in cui hanno fatto il massimo dello sforzo di deficit spending per superare la crisi. Adesso la ripresa economica ne sta causando la riduzione. Un semplicissimo esempio di utilizzo del deficit in funzione anticiclica: quelli che le scellerate regole UE impediscono.

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    11. ma il modus operandi degli stati uniti non è contro di noi

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    12. x cattaynes
      ad ogni crollo l'america taglia la spesa per poi ricominciare a crescere fino alla successiva crisi. voi invece volte stampare senza tagliare nulla. questa è matematica non economia.

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    13. Ad ogni crollo fa deficit spending: che è quanto vogliamo fare noi (tra l'altro intervenendo molto più in riduzione delle tasse che in incremento della spesa).

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    14. il deficit lo fa dopo avere tagliato. prima fallisci (o crolli) poi ti ridò i soldi. non posso darti i soldi continuamente. vi siete persi le lezioni di matematica all'università.

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    15. E lei quelle di partita doppia, temo... in un sistema economico a moneta fiat, i soldi si stampano senza costo. E se occorre risollevare l'economia da una situazione di domanda depressa, non ci sono problemi di inflazione.

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    16. Anonimo24 novembre 2014 19:13

      il deficit lo fa dopo avere tagliato. prima fallisci (o crolli) poi ti ridò i soldi. non posso darti i soldi continuamente. vi siete persi le lezioni di matematica all'università.

      CITAZIONE anonimo

      Lo dici tanto per dire (capisco il senso per cui lo dici ...)...in economia l'esame di matematica ..consiste nello studio di una funzione (analisi )...ti danno una funzione e da quella devi sviluppare un grafico...non ti spiegano mica il senso economico (poi dopo dato l'esame...si studia economia vera e propria...e subentra la matematica applicata ai postulati economici. (partita doppia ...ove c'è una matematica risibile...sono addizioni , sottrazioni , divisioni , moltiplicazioni...proporzioni e percentuali...e finisce tutto qua......in matematica finanziaria...si sviluppano matematicamente formule che bisogna conoscere a memoria....in macroeconomia..i ragionamenti sono espressi tramite grafici (studio di una funzione )....in micro più o meno la stessa cosa....e poi c'è statistica che è particolare ,

      La conoscenza della matematica pura...non è legata a certi principi economici piuttosto che ad altri...si applica a seconda del modello preso in considerazione (che può essere di tipo keynesiano o altro...)

      (es. Mosler con tutta una serie di formule/passaggi matematici dimostra che il debito non è un debito ma un credito...se non ricordo male..spero di non ricordare male...). Quindi l'uso della matematica è subordinato al ragionamento...se il ragionamento non è corretto..lo si può spiegare correttamente in termini matematici...ma poi non funziona.

      che c'entra il ragionamento che fai tu con la matematica?

      Piuttosto visto che la moneta si emette dal nulla (quindi non comporta un sacrificio...e quindi non ho ancora capito perché dovrebbe essere un debito...debito di che ???...e visto che la moneta fiat...serve esclusivamente per far funzionare l'economia e per frizionarla..quindi emettendola ad hoc...secondo le esigenze produttive della contingenza economica del momento (ne troppo poco per non creare asfissia..ne troppa per non creare inflazione )...come mai essendo i fattori produttivi sottoutilizzati...non si inietta più moneta ???...in matematica non mi risulta che i numeri finiscano...ce ne sono all'infinito...
      non ho mai visto un ingegnere che dica ..non posso progettare sta strada perché mi mancano i numeri.......(per la moneta fiat...vale lo stesso discorso..)

      a proposito di matematica......

      Shardan

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    17. Se mai chi dovrebbe ristudiarsi la matematica son quei due economisti americani neoliberisti provenienti dalla prestigiosa università americana di Harvard...cioè Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff...che hanno sviluppato un modello con errori matematici presi come punto di riferimento per imporci l'austerità (povera Grecia...a proposito di Grecia )...dalla Commissione Europea...errori su excell..scoperti da due studentelli che si esercitavano sul loro modello...(grave se hanno sbagliato il calcolo matematico...gravissimo se è stato dolo....). E nonostante ciò si è continuato ad usare quel modello...e i due diciamolo pure criminali se la son cavata ammettendo l'errore ...continuando tranquillamente a fare cio che facevano prima ...compresi dibattiti nei più prestigiosi salotti dell'establishment americano e televisivo...

      era dolo....ma facciamo finta che da Harvard escano asini in matematica.;-)))

      Shardan

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    18. Con quei parametri errati hanno e stanno facendo soffrire milioni di persone .....

      Shardan

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    19. per cattaneo
      infatti la partita doppia dice che i conti devono riportare per forza e mi sembra che quelli dello stato non riportino per nulla. la moneta fiat non vuol dire che non è a debito per chi la emette. questa è una vostra utopia. nel momento stesso in cui lo stato la emette è suo debito e le tasse sono il rientro di quel debito. il tasso di interesse che lo stato non deve pagare in realtà lo farà pagare ai cittadini ogni volta che alzerà o abbasserà le tasse per regolarne appunto il flusso cioè il valore intrinseco.

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    20. x shardan
      tu non devi seguire un economista o un altro pur studiandoli tutti se vorrai. devi capire il sistema e farti una tua idea. se parli di liberismo e antiliberismo vuol dire che non c'hai capito ancora nulla. la gente ha smesso di votare per pro e contro. ha capito che è un trucco e il trucco è stato scoperto...è finito...

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    21. In realtà la moneta fiat si paga con la maggior produzione conseguita da parte delle risorse fisiche messe al lavoro grazie alla maggiore domanda. Se queste risolse vengono distolte da altre attività, c'è un costo. Se attualmente non sono occupate, non c'è costo: c'è il recupero di uno spreco.

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    22. ma la maggiore produzione non sarà infinita...arriverà il crollo e il giorno in cui pagherai quel costo che insistete nel cercare di eliminare senza riuscirci e vi esce sempre fuori da qualche parte.

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    23. E certo che non è infinita: l'espansione della domanda finanziata da moneta va, infatti, perseguita fino al punto in cui si sono rimesse al lavoro le risorse produttive oggi non impiegate. I disoccupati e gli impianti fermi (o che stanno lavorando al 50% della capacità). Non oltre.

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    24. anche a cuba hanno la piena occupazione ma mi sembra che la ricchezza pro capite sia leggermente più bassina dell'italia. forse perché la distribuzione della ricchezza è diversa dalla creazione di ricchezza.

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    25. Perché cita Cuba e non la Svizzera ? la libertà d'impresa è compatibile con la piena occupazione. E' uno dei grandi messaggi di Keynes.

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    26. perché in svizzera ci sono gli svizzeri non gli italiani. cuba era una battuta ovviamente...i messaggi di keynes sull'occupazione non tenendo conto delle differenze culturali è ovvio che non funzionano.

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    27. Pofferbacco ecco la spiegazione !! L'Italia e' cresciuta più della media europea dal dopoguerra in poi, e si è piantata con l'ingresso nell'euro. Qualcuno pensava che fosse in seguito all'adozione di vincoli di bilancio che sono la negazione del keynesismo. Ma no ! L'Italia era abitata da svizzeri, ma il 31 dicembre 1998 metà di loro sono stati sostituiti da cloni identici nell'aspetto, che in realtà erano cubani. E l'altra metà nel 2011 ! E per questo abbiamo perso dieci punti di PIL rispetto al Regno Unito (che dopo la crisi Lehman aveva performato esattamente come l'Italia). Non per la lettera BCE e per il governo Monti che ha aumentato le tasse a dismisura mentre gli inglesi stampavano moneta per finanziare 400 miliardi di deficit spending. No !! Tutti i bernesi e tutti i grigionesi che vivevano qui, rapiti e sostituiti da cubani !

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    28. l'italia non si è piantata per niente con l'ingresso nell'euro. ma non avendo fatto riforme ha solo usato male i soldi facendo baldoria mentre altri facevano riforme anche durissime. dopo la crisi i mercati hanno il terrore di quei paesi che non fanno riforme e vanno verso il fallimento.



      http://it.tradingeconomics.com/charts/italy-gdp-constant-prices.png?s=italygdpconpri&d1=19910101&d2=20141231

      http://it.tradingeconomics.com/charts/italy-gdp.png?s=wgdpital&d1=19940101&d2=20141231

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    29. Non ha fatto nessuna baldoria. Ha rallentato la crescita mentre gli altri paesi europei meridionali aumentavano il PIL producendo enormi deficit commerciali, vedi qui.
      Poi quando è scoppiata la crisi nel 2011, si è imposta più austerità all'Italia che (per esempio) alla Spagna, nonostante i nostri deficit commerciali fossero enormemente inferiori ai loro. Motivo, si disse, l'alto debito pubblico: ma con l'austerità mentre i deficit COMMERCIALI diminuiscono, il debito pubblico rispetto al PIL aumenta ! un mix di politiche privo di logica, quindi, come si spiegava qui.
      Quanto alle "riforme durissime", le ha fatte solo la Germania (le riforme Hartz), non avrebbero funzionato se non ci fosse stata la moneta unica (il marco si sarebbe rivalutato), hanno creato scompensi che sono all'origine della crisi attuale, e non è possibile uscire dalla situazione attuale replicandole in tutta l'Eurozona. Vedi qui.

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    30. chi lavora e produce va benissimo ed è contento dell'euro e sta crescendo senza sosta insieme al resto del mondo. sono gli stati che affondano i propri popoli non volendo rinunciare ai propri privilegi.

      il problema è il socialismo che è insostenibile e sta crollando, come crollò il comunismo. è una bolla che andrà allo scoppio. sono utopie ovvero tutti assunti, tutti stipendiati, tutti assistiti sia tra i poveri e sia tra i ricchi. è una utopia che esplode. ci deve essere mercato, concorrenza, creazione e distruzione di ricchezza e non una utopia fissa e inamovibile.

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  2. Paolo Dalla Zonca: "Il breakup dà un'illusione rivoluzionaria, i CCF sono una soluzione ragionevole, e quindi non affascinano. Non ti curar di lor... "

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    1. maddai ragazzi, il break up è una trovata elettorale dei politici per prendere voti o per minacciare le elite europee ogni volta che ci chiedono di fare riforme vere mentre noi vorremo fare solo quelle finte...è una guerra di trincea per non fare nulla e tirare avanti...

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    2. La riforma vera, che ha senso fare in questo momento, e' il ripristino della sovranità monetaria. Che con i CCF e' fattibilissimo, con il breakup... Vedi sopra.

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    3. Comunque una rottura con l'Euro ci sarà ..prima o poi

      in questi giorni ho letto che la Germania ha pronto il piano di uscita...ad essa pare si sia associata l'Olanda. L'Italia idem..almeno a quanto dice Jacques Sapir che ha partecipato recentemente ad un meeting con il Pd ..e pare a sentir lui...da..vocine prese all'interno di quel meeting...che non solo una frangia minoritaria con a capo Fassina sia indirizzata verso l'uscita...ma che Renzi abbia il piano di emergenza pronto per un uscita entro due anni (lo dicono sempre più insistentemente anche fonti giornaliste estere inglesi e americane...)

      anche Prodi guardate che ha detto l'altro giorno:

      ----(ANSA) – Bologna, 17 novembre 2014 – “Negli ultimi due grandi incontri internazionali tutti hanno accusato l’Europa di danneggiare il mondo. Non c’e’ nessuna politica europea che rilancia” il mercato. “L’encefalogramma e’ piatto, non e’ successo niente, mentre tutto il mondo si muove velocissimamente”. Cosi’ l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, durante la presentazione di un libro a Bologna, ha commentato la situazione economica internazionale. “Di fronte a una sorta di dottrina astratta tedesca e di alcuni altri paesi – ha aggiunto Prodi – si e’ continuato ad affrontare la crisi raccontando balle, dicendo che era un problema di riforme interne. Non ha senso. Quando manca la domanda si inietta, quando non c’e’ una politica si fa la politica. Adesso siamo in questa situazione”. Secondo il professore “per dare un colpo all’economia in una crisi grande ci vuole una botta grande“.

      Romano Prodi (ANSA )
      -------------------------------------------------------------------------------------------------

      evidenzio:

      ------>>>>si e’ continuato ad affrontare la crisi raccontando balle, dicendo che era un problema di riforme interne. Non ha senso.


      ------>>>Quando manca la domanda si inietta, quando non c’e’ una politica si fa la politica.

      dico io: opsss....il mortadellaccio...se ne accorto adessooo ??? e in questi anni cosa faceva????.....DICEVA BALLE PURE LUI ;-))


      QUANDO MANCA DOMANDA SI INIETTA........(interessante ..,molto interessante.....;-)).....

      la kukkuzza di questi signori qua ...sta incominciando a ragionare....ahahahah (meglio tardi che mai....;-)

      bye
      Shardan

      Ps: iniettare magari un po di CCF.....;-))...speditegli la proposta CCF al mortadellaccio....ahahha

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    4. Penso che ne verrà a conoscenza... Lui è parecchi altri. :)

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    5. a me sto break up senza se e senza ma...mi sta convincendo sempre di meno...(sarò influenzato da cio che leggo qua...e nel blog di Zibordi...che ogni tanto tira delle frecciatine al Bagnai &affini.......con tutte una serie di argomentazioni....)

      Shardan

      ho bisogno di altri non meno due anni di intense letture...per riuscire a padroneggiare con sufficienza la macroeconomia..ho troppe lacune.......è un impressione....(nel mentre l'Euro magari sarà saltato in aria....;-))

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    6. È normale, ci abbiamo messo anni tutti :) direi che è già parecchio avanti, comunque ;)

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    7. Beh...io in precedenza ho detto di essere "autodidatta "...di fatto non è proprio esattamente così...quando la crisi è diventata più intensa...cercavo di capirci qualcosa e non ci capivo un piffero...un ragazzo giovane mio parente si è iscritto in Economia...e mi è venuta l'idea di iscrivermi pure io....(Economia Aziendale...triennale )...sono al terzo anno...ho dato 13 esami su 20....ma sono andato a zig zag ..ho dato tutti esami che c'entrano poco con la macroeconomia (o relativamente: economia aziendale, matematica, diritto, gestione delle imprese, matematica finanziaria , organizzazione aziendale...etc etc )...

      Ho problemi con la comprensione del funzionamento delle Banche (tecnica bancaria lo ho eliminato...cambiando il piano di studi...è troppo impegnativo...il testo adottato è letteralmente incomprensibile...bisogna per forza seguire le lezioni...e non posso farlo ).. per capire la macroeconomia bisogna dar gli esami di macroeconomia 1 e 2...ho iniziato da poco (sono all'abc...al modello IS-LM....)....però ho pazienza (ci vuol la pazienza di Giobbe...a fare lo studente senza frequentare , lavorando e da adulto...)....nel mentre il mio parente si è quasi laureato (ma ha 23 anni...)

      tutto il resto son letture alla rinfusa senza metodo anche se in modo costante...libri e blog..quel che mi attrae....o mi incuriosisce al momento (da leggere: ho un bel minestroncino/cocktail in testa....;-))

      'notte..;-)

      Shardan

      ps: la lettura dei blog comunque aiuta molto...anche le discussioni nei forum...(e le discussioni nei video you tube )

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    8. se non siete raccomandati, l'italia è una perdita di tempo. molto meglio andare all'estero dopo le superiori e farsi riconoscere la laurea in italia.

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    9. ho fatto un post sulle scuole pubbliche americane (che fanno pena dalle primarie all'università ).......(mia cugina insegna lettere antiche e moderne in una università pubblica americana...conosce bene l'andazzo...ho una testimonianza diretta...)....ho cliccato qualche tasto sbagliato inavvertitamente e ho perso il post...(non ho voglia di rifarlo )

      Sono invece d'accordo sulle raccomandazioni...in Italia (è una cosa oscena ...fa rivoltare lo stomaco...)

      Io mi voglio prendere la laurea in economia...per un mio sfizio personale (diciamo che è un hobby...impegnativo ma sempre hobby ...ci tengo a farmi una cultura economica...ma ci vuole tempo...e non è certamente sufficiente cio che si insegna nell'università...la "vera" economia ..almeno per quanto riguarda la "macro" è quasi sparita...)...di esperienza all'estero (nel campo del lavoro )...ne ho sin troppa (praticamente eccetto questi ultimi anni...ho solo lavorato all'estero ).

      Non sono d'accordo (o relativamente d'accordo ) su cio che dici ...sulla scuola italiana (nonostante sia effettivamente scaduta...rispetto a qualche decade fa ). Magari più tardi ti dirò perché....

      ciao
      Shardan

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    10. ).......(mia cugina insegna lettere antiche e moderne in una università pubblica americana...

      CIT. mio precedente post

      letteratura italiana ovviamente...(assunta tramite un inserzione in un quotidiano locale...senza raccomandazioni...solo un semplice test di entrata e contratti a tre anni che puntualmente rinnovano.......tanto per far capire la differenza tra loro e l'osceno metodo della raccomandazione in Italia ). In Italia una cosa del genere non la vedremo mai....purtroppo siamo fatti così,,,,dal sud (in particolare ) al nord

      shardan

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    11. x shardan
      facciamo decidere alla gente. privato o pubblico in concorrenza con libertà di mercato. nessuno può abolire lo stato e nessuno può impedire la nascita di imprese private. nessuno tocca lo stato. nessuno vuole licenziare nessuno. ma al tempo stesso nessuno deve toccare le imprese private. non ti sembra corretto?

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  3. E' un discorso lungo...secondo me l'ideale è un mix tra pubblico e privato...(non sono d'accordo sulla teoria neoliberista che lo Stato deve essere il più possibile assente...non è mica vero che una "radicale "liberalizzazione portata agli estremi del cosiddetto "mercato "...crei più efficienza...ma non è vero affatto...si creano altre forme di "criticità ", distorsioni ed inefficienze (compresi gravissimi soprusi ) ...pari e maggiori (diciamo di diverso tipo...) ad un sistema con una presenza importante dello stato (io non ragiono in termini di "socialismo" o non socialismo...ho appena letto un libro di Zingales "Manifesto del Capitalismo "..anche lui riferendosi ad una certa visione Keynesiana...noto che usa spesso in senso negativo il termine "socialismo "....però ammette anche in modo strisciante che certo capitalismo ...crea criticità...(io non sono contro il capitalismo...anzi...ma dipende in che modo lo si intende...quello che porta al TTIP..per esempio ----ho la fissa del TTIP...perché mi fa letteralmente paura...nel vero senso del termine -----...è un sistema oserei dire malvagio...e a sistemi del genere il neoliberismo ci vuol condurre...)

    (a dire il vero Zingales...come tanti più o meno neoliberisti & affini...ha fatto mezza marcia indietro sull'Euro...nel libro "Euro si Euro no "...quasi lo ammette che è stato un fallimento oltreché un errore....opss...anche lui si è svegliato...meglio tardi che mai...anche se forse per non dire sicuramente il suo...è opportunismo interessato dovuto alla contingenza attuale: è evidente...che hanno sbagliato tutto...e fanno mezza marcia indietro....tra le righe dei loro ultimi ragionamenti io ci leggo questo : ----->>i Keynesiani avevano ragione ;-)

    Negli ultimi anni...negli Stati Uniti ..il divario tra ricchi e poveri...si sta allargando notevolmente (e il sistema americano sta anche "stranamente " diventando molto più autoritario e oserei dire anche più violento e oppressivo...le forze dell'ordine ormai hanno superato il limite...stanno usando metodi sempre più violenti e invasivi ....tutti gli americani se ne stanno rendendo conto...chissà perché....)...i ricchi stanno diventando sempre più ricchi..e la forbice di poveri sta aumentando a vista d'occhio...precarietà , insicurezza sociale, che sta coinvolgendo anche la "classe media " che si sta indebolendo....(quel sistema non è rose e fiori come lo descrivi...ma tutt'altro )..

    A proposito della presenza dello Stato....(non intendo "socialismo" intendo un giusto mix tra pubblico e privato )...c'è una nota economista italiana che si è formata negli Stati Uniti...(piuttosto presa in considerazione )...Marianna Mazzucato ....e che adesso insegna in Inghilterra..Science and Technology --- University of Sussex (SPRU).....che ha fatto uno studio piuttosto approfondito proprio negli Stati Uniti...ove dimostra che nel campo delle nuove tecnologie...gli istituti o le start up...o come le chiamano sovvenzionate dallo Stato son molto più produttive, innovative di quelle sovvenzionate esclusivamente dal settore privato...(ha scritto pure un libro...se non erro...che devo acquistare...adesso non ricordo il titolo....)....

    ma d'altronde anche molte realtà a partecipazione statale nostre degli anni novanta...distrutte con una finta privatizzazione (è stata fatta una porcata enorme...)...alcune di esse erano non buone ma ottime...prestigiose livello internazionale (distrutto tutto....ci vorrebbe come dice giustamente il Galloni...una commissione di inchiesta...certi nomi eccellenti dovrebbero dare delle spiegazioni: in primis Prodi.....e accertarne le responsabilità )

    non ho più voglia di scrivere....(avrei altro da dire,,ma è un discorso lungo....e non se ne esce più...si rischia di dire sempre le stesse cose....,)

    ciao
    shardan

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  4. mi interessa invece fare un breve accenno sul sistema scolastico americano...in particolare sulla scuola pubblica (letteralmente una stalla....)....

    Shardan

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    1. shardan
      infatti non bisogna privatizzare ma liberalizzare. statalizzare significa comunismo, privatizzare significa monarchia, liberalizzare significa mercato.

      riguardo l'università in america ho conosciuto solo ambienti privati e perfettamente accessibili al ceto medio americano che al 70% si paga l'assicurazione sanitaria e i prestiti per far studiare i figli in strutture private eccellenti e moderne. ho visto zone disagiate ma non meno diverse dal sud italia o dalle periferie del nord.

      se daranno l'assistenza universale in italia invece di liberare l'economia e dare credito ai giovani per aprire qualsiasi attività allora uccideranno per sempre l'italia e creeranno una società malata di parassiti poveri da 200 euro al mese. cioè come cuba. che dio ci salvi da questo disastro morale e sociale il cui esperimento stanno facendo in grecia.


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  5. ..io non sono d'accordo coi CCF perche' comunque ci farebbero restare nelal UE con tutte le sue assirde leggi e normative..inoltre mi sembra che voi stiate terrorizzando troppo il break up..secondo Mosle non ci sarebbe tutto questo disastro..seguendo ovviamente le sue indicazioni..

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    1. Con i CCF, tutti i vincoli che impediscono alle economie nazionali di svilupparsi vengono bypassati. Altro discorso e' l'uscita dalla UE, che è un tema politico prima ancora che economico. Quanto a Mosler, ha scritto la prefazione del nostro libro ed è quindi a favore di schemi quali i CCF, o varianti nessuna delle quali peraltro, a quanto mi risulta, prevede il breakup.

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    2. Per me....per l'idea che mi son fatto...la differenza tra superare sto particolarmente difficile momento ...con il break up e la riforma morbida...se dovessi fare per analogia un banale esempio...è come superare un ostacolo fisico rischiando di rompersi una gamba o peggio (break up )...o superarlo con la certezza di non spaccarti qualche osso (con tutte le conseguenze..)

      perché non scegliere la seconda opzione ?? (ma si evitano tanti possibili casini...che la metà basta...)

      Shardan

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  6. Devo ritornare sul libro della Mazzucato.....(pare sia un interessantissimo libro...io della Mazzucato (che è pro euro tra parentesi )...ho visionato dei video su you tube ...ma non ho letto il suo libro ...che mi è stato vivamente consigliato di leggere.

    Shardan

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    1. riguarda proprio una certa visuale di Anonimo .....

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    2. Non la definirei proeuro o quantomeno l'affermazione va qualificata. È a favore di un rilancio dell'economia mediante (principalmente) investimenti pubblici, a sostegno di attività innovative e di ricerca. Ma tutto questo può funzionare (sotto certe condizioni) se e solo se si rimuovono i vincoli dell'eurosistema odierno.

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    3. se non si sbriga a saltare sul carro dei conservatori rimane a piedi...

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    4. x anonimo delle 16.49
      vuoi capire l'economia? leggi il financial time è molto meglio...
      lascia perdere i libri venduti in italia sono ridicoli...
      sono tutti strumentalizzati politicamente...

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    5. ma questo è un tuo pregiudizio ideologico....leggo libri italiani e non tradotti e non ....la stampa estera la leggo (nooooooooooo non dicono balleeee.....)..Il Sole 24 ore ...poi spessissimo pubblica articoli esteri tradotti....

      Il Financial Times...dice balle ...o dice quello che fa comodo ai suoi referenti...come tutti gli altri...tutta la stampa americana e nord europea è taroccata allo stesso modo (Time,Economist, BCC, The Times, New York Times, Washington Post, Fox News., Cnn .etc etc )....i giornalisti che non si adeguano...vengono insaccati velocemente.

      Proprio l'altro giorno una famosa giornalista americana....ha detto che tutta la stampa è taroccata...e che i giornalisti son costretti a dire cio che "lor signori " (che a te piacciono tanto ;-) decidono.......

      devo guardare nel pc tra i "preferiti"....se non ricordo male...ho conservato il link (poi controllo...)...

      Shardan

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    6. A proposito: nella mia facoltà da quando sono andati in pensione i vecchi prof...si stanno adottando testi americani tradotti (anche male )...gli stessi della Bocconi (che non credo sia allo stesso livello di quando ci studiava..il Dott. Cattaneo...)....fanno ridere..(agli studenti fanno comodo perché son molto più facili )...quello di statistica...rispetto al precedente...più che un testo universitario...sembra "statistica per dummies .....

      Caro anonimo...noi italiani...in quanto a "capacità " culturale ...in generale....non abbiamo nulla da invidiare agli anglo sassoni nord europei o nord americani ...ma proprio nulla...la cultura in tutti i campi..l'abbiamo fatta noi....(e loro lo sanno...)

      Shardan

      La tua è una specie di infatuazione......(succede )

      Elimina
    7. Proprio l'altro giorno una famosa giornalista americana....ha detto che tutta la stampa è taroccata...e che i giornalisti son costretti a dire cio che "lor signori " (che a te piacciono tanto ;-) decidono.......

      CITAZIONE mio precedente post

      La giornalista è Sharyl Attkisson...della CBS....(conosciutissima in tutti gli Stati Uniti )

      interessante in proposito un articolo di Marcello Foà giornalista e docente universitario in comunicazione...

      Articolo:

      C’era una volta la stampa americana. E in parte esiste ancora, ma soprattutto nei film di Hollywood che continuano ad esaltare il coraggio delle grandi testate o di singoli giornalisti con toni romantici e a volte epici. Che fanno cassetta, ma non rispecchiano la realtà. Dai tempi del Watergate i media americani hanno visto erodere buona parte della propria credibilità, sotto i colpi di una serie di inefficienze e talvolta di scandali. Dai giornalisti pluripremiati che inventavano storie di sana pianta, all’incapacità cronica e talvolta compiacente di contrastare le tecniche degli spin doctor per orientare i media, l’elenco è lungo e tutt’altro che lusinghiero.

      Ora la Attkisson, grande della star Cbs, lancia un j’accuse pesante nel suo ultimo libro “Stonewall“. In parte non sorprendente: che la maggior parte dei giornalisti americani siano liberal ovvero di sinistra e che riservino a Obama un atteggiamento privilegiato, fazioso quasi fino al servilismo, era già stato denunciato da alcuni studiosi. Dove invece la Attkisson squarcia davvero un velo è sulla parte invisibile della gestione dei grandi media americani, sulle connessioni invisibili con l’establishment.

      Secondo la Attkisson, le decisioni su cosa pubblicare e cosa no, vengono prese da una ristretta cerchia di dirigenti di New York, legati all’establishment che ragiona e decide secondo criteri imperscrutabili e prevaricatori. « Ci chiedono di creare una realtà che coincida con quello che fa comodo credere a loro », denuncia la star della Cbs. E chi non si adegua, chi si ostina a fare il proprio lavoro di inchiesta liberamente, intepretando il ruolo di cane da guardia, viene emarginato, intimidito, escluso.

      E’ quel che è successo alla Attkisson non appena ha toccato temi sgraditi alla Casa Bianca. Messa subito all’indice, con corollari inaccettabili in democrazia, come il sistematico e impunito hackeraggio del suo computer da parte dei servizi segreti. Roba da Unione Sovietica, non da libera America. Il quadro che emerge è quello di un mondo mediatico che tende ad assecondare le volontà dell’establishment anziché monitorarlo e sfidarlo. Il potere delle lobby è quasi assoluto eppure quasi mai descritto e men che meno denunciato dalla stampa. Le reti che contano a Washington non sono mai rivelate, certi temi scomodi e davvero importanti per la società Usa al più sfiorati, la ricostruzione dei grandi fatti della politica internazionale sempre monocromatica e conformista. Le penne che non si adeguano vivono sul web ma non trovano spazio in tv o sulle grandi testate. La Attkisson non è sola. Il più grande giornalista d’inchiesta, Seymour Hersch, da tempo, non a caso, è fuori dal giro dei giornaloni. Opinionisti di calibro ma fuori dagli schemi come Paul Craig Roberts, ex assistente di Reagan, vengono marginalizzati.

      L’impressione è che i mali della stampa si inseriscano in un contesto più ampio, nel quale la comunicazione è usata sempre più a fini strategici, con modalità opache. Oggi sappiamo che le rivoluzioni democratiche in Egitto, Tunisia e Libia sono state in realtà generosamente ispirate da Washington, così come la rivolta di Piazza Maidan a Kiev, dove, pur di sottrarre l’Ucraina all’influenza russa, l’Occidente ha sdoganato gruppi paramilitari neonazisti. Cinismo della politica internazionale, certo; ma oggi le guerre si combattono non solo con le armi: anche, talvolta soprattutto, usando tecniche asimmetriche come l’influenza mediatica.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    8. (SEGUE )

      , ad esempio, sono gli scoop del Consorzio internazionale del giornalismo, che l’anno scorso ha attaccato le piazze offshore e la scorsa settimana ha svelato le pratiche fiscali in Lussemburgo, in entrambi i casi avendo accesso a una mole impressionante di documenti riservatissimi di cui il Consorzio, ovviamente, non rivela la fonte. Chi può aver violato così massicciamente la riservatezza di grandi gruppi o di archivi di Stato? Non certo un manipolo di volenterosi cronisti… Qualcuno ovviamente li ha imbeccati fornendo file solitamente inaccessibili. Sottratti da chi? A quali fini? E perché proprio adesso? Queste sono le domande che la stampa libera dovrebbe porsi, ma che in realtà non formula mai. Semmai fa da cassa di risonanza, con effetti pervasivi, sovente devastanti e la Svizzera lo sa bene. La pressione mediatica è stata decisiva per indurre Berna alla resa sul segreto bancario, benché le premesse giuridiche fossero infondate, come è stato dimostrato dall’assoluzione del banchiere Weil.

      Ma questi sono i metodi che vengono usati per vincere le guerre invisibili. E che pochi gionalisti capiscono e ancor meno denunciano.

      dal blog di Marcello Foa


      Consiglio anche sempre sullo stesso argomento...visionare questo video (è lunghetto ma è ....almeno secondo la mia opinione....interessantissimo....)....lo ho visionato un anno fa...non ricordo bene nello specifico gli argomenti...ma spiega bene ...le tecniche di comunicazione...per influenzare e pilotare l'opinione pubblica.

      Link video (dura 44 minuti...ma vale la pena visionarlo )

      https://www.youtube.com/watch?v=px0FaA0K35w

      bye
      Shardan

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    9. shardan
      non è infatuazione è solo rimettere a livello la verità da entrambe le parti che conosco molto bene tanto è vero che sono a favore dell'europa e dell'euro e contro molte esagerazioni americane ridicole, ma a patto che diventi democratica e non oppressiva monarchica. che purtroppo è il vizio tipico europeo storico. piano piano rialzano le tasse, eliminano spazi di libertà economica, tornano ad eleggersi tra loro senza elezioni, chiudono il credito a chi non è amico degli amici, si raccomandao in posti pubblici padri e figli ecc. è un "vizio" culturale e va fermato ogni volta che si ripresenta come una malattia cronica...si riprende la medicina della libertà....

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    10. Su come il "Potere " (in generale..a prescindere dall'impostazione politica di chi lo gestisce )...consiglio di leggere i libri di Noam Chomsky....(non condivido tutto cio che dice Chomsky....ma molte analisi su certe dinamiche del potere...sono corrette e illuminanti...)

      Detto questo...mi sta un po sulle scatole...perché poi alla fine...il Chomsky...è un altro intellettuale..."trend"...della tipica sinistra americana...che contesta il potere e nel contempo ci sta accucciato in quel establishment...(da leggere: intellettuale per radical chic ...molto amato nei salotti ...di certa sinistra (anche italiana )...sinistra salottiera e comoda...distante mille miglia dalla "vera " gente e la sua realtà...cioè noi "popolo bue"...(anzi da sempre ho l'impressione....che la "plebaglia " di cui si fanno carico nei loro bla bla bla...la disprezzino...)

      almeno questa è la mia opinione...

      Shardan

      libri:

      linguaggio e politica / I padroni dell' umanità /Sistemi di potere /Capire il potere /Stati Falliti / La fabbrica del consenso (proprio sul tema dei mass media...tutto risponde con cio che dice la Attkisson della CBS....ma questo libro è stato scritto tanto tempo fa...il Chomsky aveva visto giusto...)// Sulla nostra pelle /...etc etc ---->> ho citato quelli che io trovo più interessanti (ma ripeto non condivido tutto....)....

      Shardan

      Elimina
    11. Su come il "Potere "

      Cit.

      non ho finito la frase: su come il "Potere" ci manipola...

      shardan

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    12. il potere manipola le masse? sì
      ma anche le masse manipolano il potere...

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  7. Per il curatore del blog,
    dato l'argomento trattato, la discussione tra Anonimi è la più mortificante per la diffusione del progetto CCF.
    Se la discussione non è riservata ad un' elite, garantisco che dopo tre post non si capisce più chi risponde a chi e perchè.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mortificante non direi, sicuramente è tutto molto più chiaro se gli anonimi si identificano, e ho già chiesto di farlo.
      Qualcuno ha provveduto, altri no. Come principio ho quello di non censurare nessun post (salvo casi, peraltro rarissimi, di insulti o trivialità).
      Ribadisco a tutti che la discussione risulta molto più chiara se ci si firma ! (anche con nickname).

      Elimina
    2. per Gabriele
      Io mi chimo Paolo Loi.....ma preferisco il nick name Shardan (i miei post son sempre firmati Shardan alla fine del post )

      a proposito di firmarsi con il proprio nome....una settimana fa..su una pag di facebook...un ex dipendente in pensione di un azienda della mia città (Cagliari ) ha espresso una critica verso la dirigenza ...una critica per altro blanda...non c'era nulla di particolare....un dipendente firmandosi ha cliccato su "mi piace "...(non ha scritto nulla ...solo MI PIACE quella icona con una manina con il pollice verso l'alto )..sapete cosa è successo ? è stato licenziato...!!!.era in prima pagina su un quotidiano locale....(adesso sono in causa )....stessa cosa per un dipendente se non erro della Nestlè....(pare che la Nestlè...sia rientrata nei suoi propositi )

      Due anni fa una dipendente della USL...ha espresso in un post una critica sulla gestione dell'ospedale ove lavorava----->>> idem ...licenziata..(50 anni...laureata )....anche lei in causa (intanto ha perso il reddito )....

      Il problema che se ci si identifica magari con foto....tutto cio che si scrive ...sull'Web...ci resta per sempre....e molti preferiscono non esprimere idee politiche o altro.....

      (io ad esempio non ho mai avuto Facebook....perché pare che anche dopo che ti cancelli...Facebook a PaloAlto in California...conserva tutto....insomma pare che ci siano centinaia di milioni di schedati...su tutto cio che si dice: sciocchezze comprese.....;-)

      ciao
      Paolo

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    3. poi io son facilmente identificabile...anche se non mi firmassi....nei post dove ci son puntini ovunque...niente punteggiatura...molte parentesi aperte ...alcune a volte non chiuse .....;-))

      Elimina
    4. Grazie Shardan,
      la mia osservazione deriva dal fatto che interessanti ipotesi che scaturiscono tra commentatori vengono "inquinate"da altre,più o meno interessanti ma sempre anonime, e si arriva a non capire chi risponde a chi. Per questo leggere che anonimo 35 risponde a Shardane e non a Gabriele che intanto è intervenuto penso sia più comprensibile,però magari è solo una mia sensazione.
      Per quanto riguarda la privacy, arrivati a questo punto, con cellulari, connessioni internet ininterrotte h24, Gps nel tablet, navigatori in auto, moto e bici....per favore siamo seri.
      L'indirizzo IP che identifica tutti i dispositivi connessi, è rilevabile facilmente,da autorizzati e non. Per passare inosservati non restano che i pizzini.

      Elimina
    5. Per Gabriele
      ma se fosse possibile capire bene gli italiani...che italiani sarebbero?

      Anonimo 35

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  8. Draghi ha confessato di essere keynesiano.
    L'euro è una costruzione keynesiana.

    Al minuto 3'
    https://www.youtube.com/watch?v=9645HlFSQ3o

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un keynesiano che ha tradito la causa, ahinoi.

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    2. Ahia quando un banchiere cita Keynes siamo nella cacca davvero!!!

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    3. Caro anonimo

      guarda che Keynes...ultimamente (dopo il 2008)..lo stanno citando sempre di più...soprattutto negli Stati Uniti...(anche l'entourage di Soros...)...non è che son keynesiani....(almeno questa è l'idea che mi son fatto )....ma perché i fatti li costringono a rivalutarlo...

      tu (ma non solo tu...) associ il Keynesismo al socialismo/comunismo....forse non sai che Keynes detestava Marx (al contrario di quanto si pensa )...pare che dicesse spesso...che leggere Marx era una semplice faticosa perdita di tempo....

      (tempo fa c'era in proposito anche un post di Zibordi....che non ho trovato....devo frugare bene nei suoi post di questi ultimi mesi..)

      Compreso Friedman...che se non erro...diceva che in alcune contingenze economiche. serviva Keynes...


      Draghi è "costretto" a citare Keynes.......perché semplicemente in questo momento è l'unica soluzione possibile......altrimenti affonda tutto (o no?? le hanno provate in tutti i modi (sbagliati).......escludendo l'unica via percorribile ------>>> se ne stanno rendendo conto ;-)))

      Shardan

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    4. x shardan
      se citi Keynes stai dando un messaggio negativo. vuol dire che non sai più dove sbattere la testa. la gente si impaurisce ancora di più. in italia Keynes è interpretato in forma statalista e quindi tasse. i capitali scappano dalle tasse e le imprese pure.

      ps
      i banchieri americani compreso soros non sono keyensiani o antikeynesiani ma semplicemente sono "al di sopra" questi schemi vecchi en antiquati. cioè li "fondono" entrambi per avere una visione completa. siamo noi europei che ci facciamo le guerre di religione ancora oggi senza andare da nessuna parte.

      Nonick

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    5. Nonick, capisco che Keynes sia frainteso da parecchi (non solo in Italia). Ma dal 2008 le cose stanno cambiando, ed è proprio l'evoluzione dell'eurocrisi che aiuta moltissimo a comprendere che cosa Keynes ha realmente detto, e come il suo pensiero (quello vero, originale) sia attualissimo nelle circostanze odierne.

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    6. Ma l'economia non è più come quella di Keynes. I neokeynesiani sono già esistiti in passato e noi abbiamo avuto un grande italiano come Modigliani premio nobel. Ma oggi il mondo è diverso. Non è colpa di nessuno.

      Nonick

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    7. I principi della macroeconomia sono gli stessi. IDENTICI. E le dinamiche di questa crisi sono le stesse di quella degli anni Trenta. Legga il post del 2.3.2014 e (se ha un po' più di tempo) il primissimo di questo blog (27.1.2013).

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    8. I principi di macroeconomia non sono dogmi. Il dogma non accetta l'evidenza e quindi va applicato solo in alcune cose della vita. Per le altre di uso quotidiano ci vuole la scienza e la scienza non sa e per sapere deve dimostrare e quindi cambia continuamente in base a nuove scoperte.

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    9. Beh,,,in quanto a Dogmi...gli eurocrati non scherzano. Hai descritto perfettamente il loro modo di procedere (contro ogni evidenza...)...non per nulla sono in serie difficoltà....;-) (e qualcuno...anzi più di uno...non sapendo a che santo votarsi...cerca Keynes ;-))

      Shardan

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    10. Infatti non sono dogmi. Sono verità scientifiche, provate e confermate dall'esperienza. I dogmi sono quelli dell'austerità espansiva e del debito pubblico come limitazione alla crescita, che la UE ha adottato come articoli di fede e che non si decide ad abbandonare, nonostante siano stati clamorosamente smentiti dalle vicende degli ultimi tre anni.

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    11. anzi...cerco un attimo e ti posto un tizio....che ammette di aver sbagliato tutto;-)

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    12. Dice Giuliano Amato :::

      .....Però sapete come è...abbiamo deciso che trasferire a livello europeo quei poteri di sovranità economica che sono legati alla moneta era troppo....più di quanto ciascuno degli altri membri era disposto a fare..e allora ci siamo convinti e abbiamo cercato di convincere il mondo che sarebbe bastato coordinare le nostre politiche nazionali per avere quella zona ,,quella convergenza economica, quegli equilibri economici fiscali interni all'Europa che servono a dar forza reale. alla moneta (non tutti ci hanno creduto ) molti economisti specie americani (Shardan : primo Nicholas Kaldor nel 1971 poi altri 6 premi nobel...tra cui anche Friedman...e tantissimi altri non nobel ma di ottimo "livello " accademico )...ci hanno detto: "guardate che non ci riuscirete ,,non funzionerà " (Shardan: infatti....) se vi succede qualche problema che magari investe uno solo dei vostri Paesi non avrete gli strumenti centrali che per esempio noi negli Stati Uniti abbiamo..ove può interevenire il Governo Centrale...riequilibrare con la finanza nazionale le difficoltà delle finanze locali...la vostra Banca Centrale (BCE) se non è la Banca Centrale di uno Stato non può assolvere alla stessa funzione a cui assolve la Banca Centrale di uno Stato...che quando lo Stato lo decide, diventa il pagatore senza limiti...di ultima istanza..""...In realtà noi non abbiamo voluto credere a questi argomenti...(Shardan...: lo diceva loro quella "scienza" di cui parli....e di altissimo livello ;-) a questi argomenti e abbiamo avuto fiducia nella nostra capacità di autocordinarci e abbiamo addirittura stabilito dei vincoli (Shardan : dei dogmi...esattamente come tu li hai descritti...avulsi dalla vera realtà...che ci stanno portando al disastro...caro nonick ...hai fatto un analisi perfetta..però indirizzata alla parte sbagliata... quella parte che tutto sommato sta dicendo oggi le stesse cose che dicevano quegli economisti 20 o 30 anni fa...ne più ne meno...)...nei nostri trattati che impediscono addirittura di aiutare chi era in difficoltà e abbiamo previsto che l'Unione Europea non assuma la responsabilità degli impegni degli Stati che la Banca Centrale comprare direttamente i Titoli Pubblici dei singoli Stati. Che non ci possano essere facilitazioni creditizie e finanziarie per i singoli Stati. Insomma: moneta unica dell'eurozona ma ciascuno deve essere in grado di provvedere a se stesso (Shardan: moneta unica per 18 Stati con differenti economie e non facilmente omologabili nel breve ma secondo me anche nel lungo periodo..per una questione geografica, culturale, politica, etnica, storica etc etc ???...come possono competere con un blocco dei cambi permanente? e con una moneta svalutata in via permanente a favore della Germania ??? qui non si tratta di Keynes...qui si tratta di ordinario buon senso...lo capisce anche una zecca....)....ERA DAVVERP DIFFICILE CHE FUNZIONASSE (dice sempre il tizio....dico io: azz....se ne accorto adesso ??? )...E NE ABBIAMO VISTO TUTTI I PROBLEMI (Shardan: ce ne siamo accorti pure noi...sulla nostra pelle...in tutta Europa...Grecia docet )...

      (il post riporta esattamente le parole di Giuliano Amato...nel video che posto )

      link video:

      https://www.youtube.com/watch?v=TPLJZqBpY0E


      dico io: balle....lo hanno fatto volutamente.....(a proposito. ma non avete notato che a come si dice a Napoli...a uma a uma...stanno tutti facendo marcia indietro...anche se in modo "strisciante"...? )

      Shardan

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    13. x cattaneo
      sì ma voi sostenete un dogma ovvero lo stato stampa quello che vuole e ritira con le tasse se sale l'inflazione. ma questo è un dogma perché l'esperienza dice il contrario in italia.


      x shardan
      no. io le critiche le ho sempre indirizzate alla parte giusta. ovvero l'europa ha preso il dogma di Keynes e del suo bancor che fu rifiutato a bretton Woods e l'europa, caduto il comunismo, è stata libera di fare il proprio comodo e lo ha adottato. secondo questo dogma basterebbe la moneta ad allineare le economie di paesi diversi che a quel punto si uniranno politicamente. non è così. per unirci dovranno usare la forza e nessuno sa se ci si riuscirà.

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    14. Non quelli che vuole, quello che serve a ottenere il pieno impiego. L'inflazione in Italia e' stata un problema solo in conseguenza degli shock petroliferi degli anni Settanta: e lo è stata dappertutto, in quegli anni. Oggi questo problema non esiste.

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    15. l'inflazione è avvenuta non per il petrolio ma per lo sganciamento delle monete dal sistema aureo che portò terrore sui mercati e quindi inflazione e disoccupazione visto che nessuno sapeva su cosa investire e cosa fare quando le monete si muovono a cavolo di cane.

      se stampate per risolvere la disoccupazione non ci riuscirete mai. è proprio stampando che la gente smette di lavorare e inizia a pretendere aumenti di stipendio bloccando le aziende o i servizi pubblici. il lavoro si crea dando credito per lavorare e liberando l'economia e non dando soldi per consumare. chi ha credito fa debiti e la moneta gira e la concorrenza tiene bassi i prezzi e crea posti di lavoro.

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    16. Il sistema Euro...con il bancor non c'entra un piffero ...(è una forzatura tua...)....La moneta unica concepita come l'euro..è stata teorizzata negli anni 30 da un certo Perroux.(magari ci ritornerò....teorizzata se non erro ancor prima del bancor...CHE è TUTTA UNA ALTRA COSA )..ed sostanzialmente quell'architettura monetaria è stata poi portata avanti da humus elitario/tecnocratico...decisamente contrario ad Keynes..

      Il Bancor è tutta un altra minestra...se avessero istituito una moneta con le stesse caratteristiche espresse da Keynes..lo avrebbero fatto...e non saremo nella situazione in cui ci troviamo...prevedeva tutte altre dinamiche .(e tu lo sai ...ma fai finta di non saperlo...;-))

      E comunque sia...sta di fatto che quella "scienza" economica che tu hai citato...aveva avvertito...e aveva previsto in largo anticipo...lo scenario che oggi vediamo....e loro non solo non ne hanno tenuto conto...ma son state emarginate e minimizzate tutte le voci contrarie ( di altissimo livello..fior di Nobel...in primis Friedman ...)...è stato "artificiosamente " eliminato il pensiero Keynesiano (quello sano...non quello imbastardito complementare al neoliberismo )...da tutte le università.....ed è stata bombardata l'opinione pubblica con una martellante , massiccia , invadente , pervasiva ...campagna mass mediatica...talmente che sino a poco tempo fa ...dire essere anti euro...o solo accennare una blanda critica equivaleva essere ridicolizzati...

      Sicome Keynes con il bancor prevedeva una moneta unica (ma con tutt'altri meccanismi..tutta una serie di dinamiche che eliminavano gli squilibri tra Stati...tutto il contrario della dinamica euro )....tu allegramente ...dai la responsabilità al Keynes (salvo poi dichiararti pro euro...;-))....

      Le cose si fanno se ci son le condizioni per farle....non sta scritto da nessuna parte che bisogna far "per forza " gli Stati Uniti d' Europa...(senza che ci siano le condizioni...e tra parentesi contro la volontà popolare...tutti i referendum che hanno fatto...nei pochi paesi dove son stati fatti ..alla faccia della democrazia...hanno dato esito negativo...sono usciti dalla porta e rientrati dalla finestra...vedasi Costituzione Europea..riformulata dopo una bocciatura popolare...sotto forma di trattato (Trattato di Lisbona ) e firmati senza il consenso popolare (e scritti in modo incomprensibile...la stragrande maggioranza dei parlamentari votanti ...non l'hanno manco letta...e se l'hanno letta...pochi l'hanno capita...è i-c-o-m-p-r-e-n-s-i-b-i-l-e...e non a caso...firmato a ferragosto quando il popolo bue è al mare…;-)

      (CONTINUA )

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    17. (SEGUE )


      Chi ha concepito tutta sta roba euro compreso con tutte queste modalità...sono establishment...(a monte ) vicini al tuo modo di pensare (diciamolo pure: al tuo Dogma....) e non al mondo keynesiano (anzi gli stessi hanno in senso metaforico ucciso Keynes volutamente per legge: PAREGGIO DI BILANCIO...tanto per sradicare "per sempre" Keynes.....)...

      Ogni nodo viene al pettine: oggi si cerca per assurdo Keynes.....(cioè l'unica via percorribile in questo frangente...)

      Hai detto giusto...l'Euro è destinato a frantumarsi (come previsto da quella "scienza" prima menzionata )....solo in un modo può andare avanti : con la forza militare e poliziesca....cioè un bella Euro/ dittaturella--- non è un caso che sia stata istituita quella forza di Polizia Militare Europea chiamata Gendfor..(Trattati di Velsen )...

      Poi vedrai dove porterà una tale imposizione.....(Dio non lo voglia ....)

      L' UE/Euro sistema...cosi architettato (magari fosse stato fatto secondo i parametri del Bancor !!!!...ma a "lor signori" una cosa del genere non interessava ...)...è stata un pazzia....e la pazzia se non troviamo (ADESSO )....i rimedi....porta alla tragedia.....(potrebbero esserci anche risvolti del genere......mi auguro di no...)

      Intanto tutti gli Stati in un modo o in un altro hanno il piano pronto per la fuga dall'euro......(da leggere: F-A-L-L-I-M-E-N-T-O----->>>> T-O-T-A-L-E )----

      Una buona soluzione (per evitare anche una ipotetica tragedia ) per mantenere l'Euro e far dei correttivi poi...sono i CCF....(a me personalmente euro o non euro...non frega un piffero...mi lascia indifferente...purchè il sistema funzioni.....questo sistema non solo non funziona ma sta devastando tutto.....)....sono per il ritorno alla moneta nazionale....se non c'è alternativa...



      Shardan

      Oltrutto sull Euro non c’e …una e dico una…pubblicazione scientifica che lo supporti (il contrario si….e Keynes non c’èntra nulla…)…



      .

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    18. Mi citi qualche pubblicazione economico/scientifica che attribuisce l'Euro al Bancor ? ...o un economista nobel o meno che dice una cosa del genere...?.....una fonte credibile e seria......

      Shardan

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    19. tanto per rendere l'idea riporto ormai la famosa frase di Jaques Attlì economista, scrittore e banchiere francese ....facente parte di quell'establishment...elitario e tecnocratico....nemico dichiarato di Keynes..prima citato

      """"Ma cosa crede, la plebaglia europea: che l'euro l'abbiamo creato per la loro felicità?""""

      Un establishment ...molto vicino alle idee di Von Hayek ...(se poi mi dici che la scuola austriaca è differente dal liberismo di Friedman...sono d'accordo....ma questo è un altro discorso )....Von Hayek...che a sua volta odiava Keynes..

      L'ispirazione dell'Euro come architettura monetaria...è data da Perroux...

      Shardan

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    20. correzione:

      Jacques Attali

      Shardan

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    21. x shardan

      il problema è quegli squilibri da sanare che Keynes prevedeva sono utopistici tra nazioni diverse. non riesci a raggiungerli. ecco perché il bancor fu rifiutato a bretton woods.

      l'euro è un esperimento bancor ovvero una moneta unica per paesi diversi. non funziona. o comunque funziona solo con la forza. ma allora che razza di funzionamento è se devo usare la forza?

      in america gli stati che volevano entrare nell'unione dovevano ratificare la costituzione prima e poi entravano.

      noi abbiamo fatto il contrario. abbiamo solo una moneta.

      l'euro-bancor.

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    22. L'euro non è un esperimento bancor perché non prevede i meccanismi di aggiustamento cooperativi e bilaterali che nel progetto bancor invece esistevano. Senza questi meccanismi non può funzionare, siamo d'accordo. Ma questo equivale a dire che l'euro attuale di keynesiano non ha proprio nulla.

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    23. l'euro è semplicemente il tentativo precocemente anticipato di dar una moneta come il dollaro americano...agli a sua volta non formati Stati Uniti d'Europa. Hanno messo (per obiettivi loro ,,,lo hanno fatto volutamente ...fa ridere e anche un po pena....quando Giuliano Amato dice che erano stati avertiti ...ma di non aver voluto ascoltare in "buona fede"....penoso....).....il carro dinanzi hai buoi.....(non è un tentativo /esperimento monetario simil bancor....anche perché non ha senso....un esperimento su un modello teorico monetario...si fa applicando "quel " modello...con l''euro hanno fatto esattamente l'opposta (una moneta blocca cambi con economie diverse ...perché non è altro...con tutte le conseguenze che stiamo vedendo ).

      E la struttura che è stata costruita (insisto volutamente...è una mia opinione personale da cui si può dissentire...io dico : da criminali...)..non ha le stesse caratteristiche della Fed...

      --- quindi una moneta per unoStato (Stati Uniti d'Europa )..o meglio un embrione di Stato .che è ben lontano da quella omologazione geopolitica richiesta per adottare una moneta unica come negli Stati Uniti

      --- una moneta che blocca i cambi di economie diverse (con caratteristiche opposte a quelle previste nel bancor...)
      -- è una "strana " Banca Centrale (BCE ) che non opera come operano le normali Banche Centrali (Fed docet )


      hanno fatto sta porcata...semplicemente per destrutturare le economie europee...e su quelle ceneri ricostruire un altro modello .

      Perché cio che hanno costruito con quella architettura ....è un perfetto modello funzionale alla distruzione delle economie.....non è possibile che "per caso"...abbiano fatto ad hoc...tutti gli ingranaggi...(legislativi , monetari , etc etc ) che impediscano ...ai singoli stati da una parte di mettere in atto dei correttivi autonomamente ...e dall'altra alla Bce /Ue...a sua volta di mettere in atto tutte quelle azioni che un altra Banca Centrale farebbe....

      tutto per caso ? no....volutamente. e perché ? perché QUESTA Europa andava distrutta.


      L'euro bancor...di no nick come esperimento ....(mi perdoni no nick se mi permetto.....).....è una CAZZATA...... (lo sa pure lui....;-)

      Shardan

      le cazzate si possono bypassare ;-) (ne diciamo tutti.. io il primo )



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    24. Ecco cosa dice in proposito il noto economista francese Alain Parguez che ha conosciuto personalmente tutti i tecnocrati che hanno costruito questo sistema...ha conosciuto e dialogato personalmente anche con Von Hayek...

      Articolo :

      Parguez: con l’euro si avvera oggi il sogno dei fan di Hitler
      Scritto il 14/5/12
      ×Ads By minibarSono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete già capito: l’Europa è un mostro che va contro tutte le regole della teoria monetaria e dell’economia moderna. Perché esiste un sistema così assurdo? Mi è stato detto che nel vostro paese – come nel mio, del resto – alcune persone pensano che, se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la Francia diverrebbero equiparabili ad alcuni dei paesi più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe. Ma l’economia reale dell’Eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe. In Francia, il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60% della popolazione attiva, una cifra enorme. E il vero tasso di inflazione è del 7-8%. Perciò non abbiamo la piena occupazione né una stabilità dei prezzi. Questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne.
      Cito il direttore generale del ministero delle finanze francese, che appartiene all’ordine monastico dei Benedettini ed è anche il capo dell’Opus Dei francese – fra l’altro, anche la Commissione Europea (come il governo francese) è ampiamente controllata dall’Opus Dei. Ho provato a parlare con lui di questa questione, e mi ha detto: «Sì, l’economia francese è morta, ma non abbastanza». Mi ha detto: «Professore, lei deve capire perché esiste il sistema europeo. Che cosa vogliamo? Vogliamo distruggere, per sempre, la gente. Vogliamo creare una nuova tipologia di europeo: una nuova popolazione europea, disponibile ad accettare la sofferenza, la povertà. Una popolazione disposta ad accettare salari inferiori a quelli cinesi. E questo rappresenterà il fulcro del mio impegno».
      Il sistema dell’euro non è mai stato pianificato per portare ad un’unione monetaria, né è stato pensato come agenda neoliberista all’americana; e questo è ancora completamente ignorato dall’élite dominante europea.( SHARDAN: si rifanno al modello di Von Hayek…che detestava a morte Keynes ma anche il modello liberista americano ) . Quindi che cos’è l’euro? E’ un nuovo ordine sociale totalitario. E’ stato programmato molto tempo fa, nel periodo fra le due guerre mondiali, e poi completato, per così dire, dal regime di François Mitterrand. In questo nuovo ordine non ci saranno più Stati sovrani. Lo Stato deve svanire – perlomeno, lo Stato, che trova radici nella democrazia, nel Parlamento, nella Repubblica. Nel nuovo ordine, il potere dev’essere interamente trasferito a coloro che lo “meritano” (SHARDAN: tipico pensiero alla Von Hayek ). E questo significa un’élite, una classe capitalista di tecnocrati a cui piace il potere assoluto di controllo.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    25. (SEGUE)
      L’origine dell’unione monetaria europea nasce tra le due guerre dalle parti più reazionarie e conservatrici della classe dominante francese. Il filosofo italiano Julius Evola aveva accusato Mussolini di essere troppo morbido con la gente e lo stesso Hitler di essere troppo favorevole al popolo. La cosiddetta crisi del debito sovrano è ovviamente un evento che non si è mai prima verificato nella storia. Una crisi di questa portata è stata attentamente pianificata dagli architetti del sistema europeo. Quel che avevano in mente era di privatizzare lo Stato. E dato che uno Stato in cui esiste una democrazia tende a perdere ricchezza, è ovvio che poi si trova obbligato a prendere in prestito denaro , quindi il suo debito è considerato a rischio: pertanto lo Stato dev’essere completamente assoggettato al cosiddetto mercato dei bond, ed è esattamente quello che sta succedendo.
      Non esiste modo di risolvere il problema e accomodare il sistema, perché come ordine sociale ha una sua logica, e coloro che controllano il sistema non accetteranno mai nessun tipo di cambiamento, soprattutto nessun tipo di intervento della Bce che non sia mirato ad incrementare esclusivamente la ricchezza delle banche. L’unica possibilità di salvare la società europea è liberarsi di questo sistema. In Europa, il settore privato è morto. I leader del settore capitalistico non sono più interessati all’economia reale: sono “rentier”, percettori di rendite finanziarie, e il capitalismo sta morendo. In Francia, già da 5-6 anni, la crescita è al di sotto del 3-4% all’anno. L’euro? E’ una moneta falsa, che distrugge a tutti gli effetti l’economia reale.
      Nella pianificazione del sistema dell’euro ci sono due fasi. La prima va dal 1940 al 1943, la seconda è opera in gran parte di Mitterrand. Nella metà degli anni ’30, si comincia con persone come Schuman e Jean Monnet. Già nel 1927 Schuman scrisse che c’era bisogno di creare l’Europa come nuovo ordine, radicato nella tradizione. “Salvare l’Europa dalla decadenza”, per i pro-europeisti significava: salvarla da socialismo, rivoluzione, proteste, ebrei, libero accesso alla sanità e all’istruzione. L’obiettivo dei primi europeisti era costruire un sistema esattamente opposto a quello della società degli Usa, che odiavano. L’élite europeista odiava la società dei consumi americana.
      Cosa si doveva fare per costruire l’Europa? Abolire gli Stati; forzare uno stato di deflazione permanente; ridurre progressivamente la spesa pubblica; e trasferire il potere a una classe super-partes di tecnocrati, operante a livello sovranazionale. Per questi europeisti della prima ora, cosa significava l’Europa? Significava creare un condominio, composto da Francia e Germania, e un impero coloniale che includesse anche il sud dell’Europa e l’Europa orientale; questo obiettivo era stato chiaramente esplicitato. E come si poteva sopprimere lo Stato? Bisognava privarlo di qualunque potere, relativamente alla moneta. Tutti questi europeisti erano fanatici seguaci di Friedrich Hayek, l’economista austriaco più di destra di quel tempo.
      L’Europa avrebbe quindi dovuto basarsi su una valuta sovranazionale, interamente controllata da una banca centrale sovrana che godesse di poteri assoluti per sovrastare gli Stati. In ultima analisi, il loro obiettivo era di imporre la futura valuta europea come un super-standard aureo: il primo abbozzo, per così dire, del Trattato di Maastricht, venne scritto dall’economista francese FFRANCOIS PERROUX nel 1943, col pieno supporto di un trattato approvato dal regime tedesco e dal regime francese pro-nazista dell’epoca. Il nuovo trattato, formulato e approvato dal presidente Sarkozy e dalla signora Merkel, E’ ESATTAMANETE BASATO SU QUANTO SCRITTO DA FRANCOIS PERROUX NEL 43
      (CONTINUA )
      Shardan

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    26. (SEGUE)
      Quelle persone erano contrarie allo standard aureo tradizionale, perché ritenevano che non avesse permesso la totale abolizione del potere di spesa dello Stato; quindi, bisognava creare uno standard aureo superiore. E questa era la prima fase del processo. Ma per qualche tempo il progetto europeo venne tenuto nelle retrovie, perché tutti i suoi fautori erano più pro-hitleriani di Hitler stesso. Per cui è stato necessario aspettare il regime di François Mitterrand. Un suo super-consulente, un monarchico, diceva: «Io odio i poveri». Era Jacques Attali: de facto, il primo ministro della Francia. Tra l’altro, Attali era il capofila di una serie di sostenitori del nuovo regime. Era quindi incaricato di creare una versione più “sostenibile” dell’euro-sistema. Ma la visione era la stessa: «Dobbiamo distruggere i centri commerciali», che per loro erano espressione di pura infamia, perché le persone dovevano accettare di essere povere.
      Mi ricordo di alcuni dibattiti in seno alla commissione segreta che si occupava dell’entourage presidenziale; Mitterrand doveva guadagnarsi il supporto dell’allora partito sinistra , e io fui incaricato di scrivere una serie di modeste considerazioni, keynesiane, di teoria economica moderna. Ma tra i finanziatori della campagna elettorale di Mitterrand c’era la Chase Manhattan Bank, e così non fu mai sostenuto un programma di piena occupazione. Attali diceva: «Io ho l’impegno del nostro caro, futuro presidente: appena possibile noi distruggeremo lo Stato, creeremo una deflazione dell’economia, i salari reali crolleranno; quel che abbiamo in mente è il collasso totale del reddito dei lavoratori e della società francese». Come riuscire a fare tutto questo? Con il Trattato di Maastricht e con la creazione dell’euro.(SHARDAN: il bancor con tutto cio non c’èntra un piffero…aveva tutt’altre finalità )
      Sottolineo innanzitutto le menzogne. Mi è capitato di trovarmi piuttosto vicino a François Mitterrand, molto tempo fa; prima della guerra aveva avuto un legame particolare con mia madre, che mi diceva: «François è così bravo a raccontare balle che può riuscire persino a far credere che gli interessi far del bene alla gente». Durante l’unico dibattito sul Trattato di Maastricht, in risposta alla domanda di uno studente, Mitterrand osò dire: «Posso giurare che, nel trattato, non esiste menzione di alcuna banca centrale europea indipendente». Il principio fondamentale dei trattati europei era la privatizzazione dello Stato.(SHARDAN: L’opposto del pensiero Keynesiano ) E cioè: obbligare gli Stati a prendere in prestito denaro, vendendo titoli alle banche private. Gli Stati, come qualunque azienda dalla reputazione profondamente pura, dovevano andare a chiedere i soldi alle banche, ai tassi di interesse stabiliti dalle banche stesse.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    27. (SEGUE)
      Il Trattato di Maastricht e il conseguente Patto di Crescita e Stabilità – il vero nome avrebbe dovuto essere: Patto di Distruzione e Instabilità – ha rappresentato la realizzazione dei loro obiettivi: gli Stati completamente assoggettati alle banche private, e quindi obbligati a tagliare la spesa pubblica. E’ esattamente quello che è successo, benché le menzogne continuino. La percentuale di debito pubblico, nell’ambito del patrimonio delle banche francesi e tedesche, è al di sotto del 5%. Le banche perdono soldi non a causa del debito pubblico, ma a causa del collasso totale dell’economia reale. Sono assolutamente terrorizzato quando la gente dice: «Oh, povere banche!». Il governo francese ha mentito, ma sapeva bene quali fossero le vere condizioni dell’economia greca: il 90% del debito greco – e di altri paesi dell’eurozona – è nelle mani delle banche francesi e tedesche.
      rSe il nuovo trattato verrà poi effettivamente approvato, ci troveremo di fronte alla totale abdicazione degli Stati, delle politiche fiscali e di qualunque tipo di politica sociale. Sarà quindi raggiunto quel sogno di costituire un “nuovo ordine”. Ora il problema di chi deve gestire il sistema è: come si potrà mantenere il controllo della società? E’ questo il problema che si pongono.(SHARDAN: intanto hanno costruito una Polizia Militare Europea…la Gendfor..leggettevi le regole di ingaggio…c’è da non dormirci..è una struttura militare che non risponde delle sue azioni agli Stati…ma a un organismo chiamato Cimin..che risponde solo agli ordini dei tecnocrati europei….) Di questo hanno timore, perché non c’è dibattito: in Germania, in Francia, e nei maggiori paesi europei, gli economisti ufficiali sono assolutamente corrotti; direi che si possono considerare delle prostitute. E siamo nelle loro mani: non si parla mai delle infamie alla base del crollo del sistema europeo.

      Fine articolo.

      C'entra qualcosa con Keynes (bancor o altro?...no...assolutamente )

      Shardan

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    28. Il nuovo trattato, formulato e approvato dal presidente Sarkozy e dalla signora Merkel, E’ ESATTAMANETE BASATO SU QUANTO SCRITTO DA FRANCOIS PERROUX NEL 43 (che teorizzò una prima stesura della modello moneta unica )

      Quelle persone erano contrarie allo standard aureo tradizionale, perché ritenevano che non avesse permesso la totale abolizione del potere di spesa dello Stato;

      CITAZIONE discorso di Alain Parguez

      totale abolizione del potere di spesa dello Stato -------->>> dico io: quindi una moneta unica...con una finalità opposta alla teoria Keynesiana....(caro nonick...ma che azz...c'entra il Bancor ?????!!!!!!!!!! ;-)))))

      Shardan

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    29. x cattaneo

      scusi ma i 200 miliardi di trasferimento dal centro verso la periferia in più di debito e i 700 miliardi di esposizione della germania fino al 2008 cosa erano? non erano forse meccanismi di aggiustamento? le economie (macro) non si allineano solo con la moneta. il bancor non funziona. nascono monete parallele. shadow banking. perfino monete elettroniche come bitcoin che da "gioco" speculativo potrebbero evolversi in cose molto più serie in futuro...nessuno lo sa....Keynes non poteva immaginare telefonini, computer e internet. non è colpa sua.

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    30. Meccanismi di aggiustamento ? Assolutamente no. Erano squilibri finanziari conseguenti a squilibri di competitività e a distorsioni nell'allocazione delle risorse.

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    31. Sull' Euro.....interessante anche cio che scrive in un post dell'altro giorno il Paolo Barnard (peccato che abbia un carattere da incubo...fa e disfa tutto ...con i suoi modi di essere...)...

      Link articolo:

      http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1003


      interessante.......;-)

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    32. Se la Germania...decide di andarsene..dall' euro....Draghi avrà il coraggio di dir loro...che l'euro è irreversibile ???

      credo che minimo gli arrivi una pernacchia....

      Shardan

      Ps. siamo solo noi italiani che eseguiamo gli ordini in ginocchio,,,,,

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    33. x cattaneo
      appunto. quegli squilibri finanziari non sono stati livellati dall' euro/bancor come sostenevano i professori keynesiani europei.
      nonick

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    34. x shardan
      barnard dimentica una cosa. lo stato è riuscito a fallire pur non stampando moneta ma stampando spesa pubblica. l'italia riuscirebbe a fallire pure coi fagioli della tombola natalizia.

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  9. behh...da quel che so io...Modigliani...apparteneva a quella corrente del cosiddetto...Keynesimo bastardo...una sorta di sintesineoclassica del pensiero di Keynes....sintesi forse complementare a certo neoliberismo piuttosto che a Keynes vero e proprio.

    Secondo me l'ultimo vero Keynesiano era Federico Caffè.(non era un premio nobel...ma di economia ne capiva )

    Keynes non è sparito "naturalmente " il suo pensiero in questi ultimi venti anni lo hanno fatto sparire "artificiosamente".

    E mo lo stanno ripescando per urgente necessità....


    Anche Andreatta (quello che fece schizzare il debito pubblico dal 60 % al 120%...grazie alla sua "perla"...cioè la separazione del Tesoro dalla Banca Centrale....anche se tu non sei d'accordo....e gli fu pure detto...ma lui non volle ascoltare...e invece cosi fu...)...era Keynesiano....ma di un Keynesismo adulterato....

    Il Keynesismo bastardo...(non è una mia definizione...lo hanno definito proprio così...non è Keynes è un altra cosa......(Modigliani è un altra cosa ...la differenza è peresempio/ analogia come mangiare la pizza autentica napoletana...e mangiare la pizza che fanno negli Stati Uniti...non è pizza è una porcheria assurda ;-)))

    Shardan



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    Risposte
    1. mio precedente post...era una mia considerazione sul post ultimo di nonick
      Shardan

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    2. infatti ho detto neo-keynesiano non keynesiano
      e ogni neo keynesiano lo è a suo modo

      nonick

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    3. In precedenza in un post avevo parlato dell’economista Marianna Mazzucato…e di un suo libro di cui non ricordavo il nome e che non ho letto (ma lo ho ordinato …lo leggerò al più presto ). Conosco i temi della Mazzucato perché ho visionato diversi suoi video in vari meeting. Non posso esprimere un parere sul libro non avendolo appunto letto….ho pescato un ottima recensione..che ne descrive gli argomenti…mi pare che sia in tema…con certe tematiche espresse da nonik (una visione opposta ovviamente.)

      Articolo /recensione (che io trovo interessante )


      LO STATO INNOVATORE DELLA MAZZUCATO E’ UNA DELLE PIU’ INTERESSANTI PUBBLICAZIONI IN CAMPO ECONOMICO E POLITICO DEGLI ULTIMI ANNI.


      Il libro che oggi ti consiglio vivamente di leggere è uno di quelli che sicuramente ti indurrà a riflettere, poiché contiene interessantissime tesi contro corrente, in grado di far ripensare il rapporto tra stato ed economia e fra imprese e stato.

      La vecchia concezione dello Stato come player di ultima istanza
      L’intervento diretto dell’entità statale deve essere limitato ai pochi casi di fallimento del mercato: ad esempio durante le recessioni o stagnazioni per sollecitare la domanda (pensa al new deal dopo la crisi del 1929 in America o più recentemente col salvataggio delle big 3 di Detroit ) o nei campi in cui i privati non hanno interesse ad intervenire (sanità, ricerca di base ecc).
      Lo stato, considerato alla stregua di un impacciato leviatano Hobbesiano in campo economico, deve essere un player di ultima istanza, deve operare rispettando il principio di sussidiarietà e deve ritirarsi prima possibile, non essendo in grado di scegliere i vincitori: deve lasciare campo aperto agli imprenditori ed ai loro animal spirits (definizione di Keynes ) che guidano il processo di distruzione creativa teorizzato da Schumpeter.
      Questa più o meno è l’accademia che si insegna nelle università, riecheggiata da giornali e riviste che si occupano della materia. La storia mainstream racconta che i benefici dell’economia digitale, i progressi in medicina, le nanotecnologie sono frutto del lavoro e degli investimenti di imprenditori visionari e venture capitalist che hanno tracciato la via del progresso.
      E se invece le più importanti scoperte avvenissero grazie alla ricerca finanziata dallo stato e gli imprenditori beneficiassero spropositatamente delle opportunità create dalla ricerca pubblica comportandosi come “portoghesi” o free riders? Se lo stato lungimirante fosse in grado di scegliere anche i vincitori e di aprire mercati nuovi? Se il leone fosse il pubblico e i privati i gattini come suggerito nella copertina del libro? Sono queste la tesi “eretiche” su cui la professoressa Mazzucato ci invita a riflettere.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    4. (SEGUE)


      The Entrepreneurial State e gli investimenti dello Stato americano
      The Entrepreneurial State sostiene che tutte le grandi innovazioni degli ultimi decenni (General Purpose Technology) siano il frutto di investimenti e scelte del settore pubblico Americano (come nel caso delle innovazioni in campo digitale) ed in qualche caso Inglese (biotecnologie) e della ricerca comunque finanziata dagli stati .
      La teoria di fondo del libro è che i privati evitano i campi rischiosi, che richiedono ritorni incerti e tempi lunghi, ed entrano in un mercato solo quando lo stato, con i suoi investimenti ed il suo intervento diretto, ha creato le condizioni affinché il settore diventi profittevole in tempi brevi.
      Emblematico è il caso delle Big Pharma, le grandi industrie farmaceutiche che, negli USA, spendono più per i buy back (il riacquisto delle proprie azioni in modo da creare valore per manager ed azionisti) che per la ricerca. Infatti la maggior parte delle più innovative molecole (il 75%del totale) contenute nei medicinali sarebbero state create grazie al finanziamento pubblico, mentre la ricerca privata si sarebbe limitata a brevettare le molecole “mee too” (che non rivestono grande importanza per il progresso della scienza medica).
      Non solo, il programma statale delle molecole orfane, avrebbe consentito a molte delle più importanti aziende del settore di assicurarsi la maggior parte degli utili iscritti a bilancio degli ultimi anni. Come ringraziamento per le opportunità create e per i facili guadagni mietuti, le big companies sovvenzionano le lobby per far pressione al fine di abbassare il livello di imposizione, richiedere meno controlli e fuggire in paradisi fiscali.
      In tal modo le aziende, invece di operare in simbiosi per migliorare il quadro economico, il progresso scientifico e alimentare l’innovazione, si trasformano in parassiti, free rider, “portoghesi”. I casi di imprese che devono la loro fortuna ad investimenti statali sono innumerevoli.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    5. (SEGUE )

      La Apple e il falso mito della società che inventa tutto da zero
      Emblematico è il caso della Apple, i cui successi sono anche frutto del genio visionario di Steve Jobs: ma senza le scoperte sollecitate, finanziate, immaginate e mediate dall’agenzia Darpa probabilmente nessuno parlerebbe oggi della mela morsa.
      Senza gli investimenti della difesa americana non avremmo infatti le CPU, le tecnologie GPS e touch screen, Internet e le tecnologie necessarie per lo sviluppo del sistema SIRI di riconoscimento vocale. Apple secondo l’autrice non ha inventato alcuna tecnologia innovativa ma si è limitata a fare un mesh up di quanto di meglio in circolazione acquistando aziende e brevetti le cui tecnologie, senza l’intervento pubblico, non avrebbero visto la luce (un dato inquietante è che nonostante i suoi profitti siano mostruosi, la percentuale in ricerca e sviluppo del gruppo decresca in rapporto al fatturato).
      La società di Cupertino è stata abilissima a cavalcare un’onda generata però dallo Stato. Infatti la Darpa, ideata per rispondere allo scompiglio creato dal lancio sovietico dello Sputnik con la sua grande autonomia non si è limitata a finanziare la ricerca di base nel settore IT (c.d. blue sky) ma è andata ben oltre: provvedendo anche alla ricerca applicata, assumendo un ruolo attivo di brokeraggio, consentendo il primo spin off della storia, acquistando le prime tecnologie prodotte e garantendo la sopravvivenza delle imprese che poi sarebbero divenute giganti.
      Lo stato è entrato attivamente anche nella fase di lancio commerciale (cosa che secondo la teoria economica ortodossa non dovrebbe avvenire) ed ha “inventato” un vero mercato. Non solo ha avuto anche il ruolo di early investor (comportandosi da venture capitalist) nella giovane società di Jobs e Wozniak. Ed Apple non costituisce un caso isolato. La stessa storia si è ripetuta con altre aziende IT (Google, Intel) e in altri campi. Perché dal dibattito pubblico una tale narrazione non emerge mai? È questo l’inquietante interrogativo che pone “lo stato imprenditore”.
      (CONTINUA )
      Shardan

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    6. (SEGUE)

      La miopia di USA e UK nel settore delle energie rinnovabili
      I fallimenti del settore pubblico vengono sbandierati ai quattro venti mentre i successi passano in sordina. La Mazzucato, inoltre, usa le sue ricerche per lanciare un j’accuse contro America e Inghilterra che, per mancanza di visione e con politiche vacillanti nel campo delle energie rinnovabili, stanno perdendo il treno dell’ultima frontiera tecnologica a scapito della Cina e della Germania che, grazie alla “ mano visibile” dello stato, stanno dettando i tempi della sfida.
      A prescindere dalla validità delle prove e dalle discussioni che le tesi innescheranno o hanno innescato, la rivalutazione del ruolo effettivo che lo stato ha nell’emergere dell’innovazione (come market maker o market shaper) merita un più ampio ed approfondito dibattito.
      Il mantra meno stato, meno tasse, meno burocrazia, più privato, merita di essere dissezionato e passato ai raggi x. Anche i dogmi del fiscal compact e dell’austerity al di qua ed al di là dell’oceano devono essere oggetto di più approfondito esame: è questo il contributo più interessante del lavoro della Mazzucato.


      Lo Stato deve intervenire ed avere una visione a lungo termine
      La professoressa non chiede più burocrazia, ma vuole uno stato che non si limiti a favorire ma intervenga direttamente avendo una “pazienza” ed una visione a lungo termine che i privati non possono avere poiché esigono ritorni speculativi impossibili in settori profondamente innovativi, in cui vige la regola dell’incertezza di Knight con rischi non calcolabili.
      Oltre alla tesi di fondo che da sola varrebbe un’infinità di riflessioni, molto importanti sono alcune osservazioni critiche che la Mazzucato compie nei riguardi di dogmi dati per assodati (del tipo: ”le imprese vanno dove trovano il regime fiscale più favorevole”, o ”piccolo è bello”) o sull’importanza del tipo di brevetti rispetto al numero rilasciato ogni anno, o sul valore reale dei venture capitalist e delle development bank.
      FINE ARTICOLO
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      DICO IO:

      Sono contrario ad una presenza eccessivamente invadente , pervasiva dello Stato …come son decisamente contrario ad un sistema economico ove lo Stato è il più possibile assente (come predicano i neoliberisti ) …ma a un sistema economico con un giusto mix tra pubblico e privato.

      Ma in Italia…per esempio…i nostri riconosciuti in Italia e all’estero “gioielli “…(Enel , Finmeccanica, Eni…ed altri…o quelle realtà produttive industriali distrutte da Prodi & affini…con le finte privatizzazioni negli anni 90..che dovevano essere il preludio ad un sistema liberalizzato ….non erano delle ottime realtà industriali…alcune riconosciute a livello internazionale ?).. si son formati tutti con un sistema a partecipazione statale …(che ci vogliono portar via …per completare il lavoro fatto da Prodi negli anni 90….e perché ? PERCHE’ FANNO “GOLA” AI PLAYER INTERNAZIONALI (non è robaccia…tutt’altro )

      SHARDAN

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    7. x shardan

      1) le big di detroit hanno restituito il prestito governativo girando il debito sul mercato al privato. lo stato americano non ha perso quei soldi dovendo poi alzare le tasse a tutti per recuperali (come fanno in italia).

      2) quando la mazzuccato dice che la ricerca importante spesso è fatta dal pubblico e che il privato ne prende i benefici dimentica di dire che il motivo per cui i ricercatori nel pubblico si danno da fare è proprio il fatto che là fuori ci sono multinazionali pronte ad arricchirli se scoprono qualcosa di importante. così come un atleta alle olimpiadi non corre solo per la bandiera italiana ma anche per gli sponsor privati che lo pagano.

      3) uno dei motivi per cui certe ricerche le fa il pubblico è perché il pubblico di fatto non è "denunciabile". una impresa privata può invece anche fallire se si ritrova contro lo stato se scoperta a fare qualcosa di discutibile. se a fare qualcosa di discutibile è lo stato a pagare sono i cittadini.

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