mercoledì 3 febbraio 2016

Se l’Eurozona trascina (in basso) la Cina…



Se n’era già parlato qui, con riferimento alle turbolenze dei mercati finanziari mondiali (che stanno proseguendo). Ma mi sembra utile ribadire il concetto e fornire qualche ulteriore elemento di riflessione.

L’Eurozona ha messo in atto, in corrispondenza con l’avvio del Quantitative Easing da parte della BCE, una vera e propria operazione di svalutazione competitiva. L’euro è sceso da 1,40 contro dollaro a meno di 1,10, ma non perché l’Eurozona avesse necessità di riequilibrare la sua competitività e i suoi saldi commerciali nei confronti del resto del mondo.

I saldi commerciali erano già, infatti, largamente attivi. L’Eurozona, tuttavia, soffre di un massiccio “Output Gap” e di alti livelli di disoccupazione, perché a partire dal 2011 ha attuato politiche fortemente restrittive della domanda di beni e servizi – quando invece sarebbe stato necessario incrementare il potere d’acquisto in circolazione, per completare il recupero degli effetti negativi prodotti dalla “crisi Lehman”.

In presenza dell’ostinato rifiuto a intraprendere politiche espansive, la svalutazione competitiva è stata avviata dalla BCE allo scopo, in pratica, di “aspirare” dall’esterno la domanda che si continuava (e si continua) a non voler incrementare all’interno.

Si faceva conto, con ogni probabilità, sul fatto che gli USA hanno le spalle grosse, che la loro ripresa era ben consolidata, e che assorbire un po’ di ulteriore surplus commerciale eurozonico potesse, tutto sommato, non infastidirli troppo.

Ma svalutare contro dollaro USA significa in effetti svalutare anche contro lo yuan cinese, che al dollaro è legato.

C’è di più: da parecchio tempo si chiedeva ai cinesi di lasciar fluttuare la loro moneta, nella presunzione che la fluttuazione implicasse un rafforzamento. Questo era con ogni probabilità vero quando l’euro stava a 1,40 contro dollaro. Oggi, con altrettanta probabilità, non lo è più. Uno yuan fortemente apprezzato, NELLO STESSO TEMPO, contro dollaro e (ULTERIORMENTE) contro euro, creerebbe grossi problemi ai cinesi.

Detto altrimenti: se i cinesi “mollano” il cambio, invece di salire lo yuan scende. Ma gli USA farebbero molta, molta fatica a reggere una supercompetitività valutaria dell’Eurozona e della Cina INSIEME.

In questo clima generale d’incertezza, i cinesi stanno mantenendo pressoché invariato il cambio contro dollaro. Ma i mercati finanziari dubitano che questo possa continuare a lungo, i capitali defluiscono dalla Cina e l’instabilità aumenta.

Molte, ma molte cose si risolverebbero, non solo dalle nostre parti ma (a questo punto) in tutto il mondo, se l’Eurozona si decidesse ad adottare politiche fiscali espansive.

Che accada o meno, è difficile da prevedere. Qui entra in gioco la politica. A meno che l’economia e i mercati forzino la mano provocando una grossa discontinuità. Non so se c’è da augurarselo: potrebbe essere la soluzione di molti problemi, o anche creare grossi guai – dipende da come si verifica. Però può succedere, e anche presto.

23 commenti:

  1. se fate una azione espasiva gli altri faranno lo stesso. dove sta il guadagno?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un'azione espansiva COORDINATA o comunque CONTEMPORANEA da parte di tutti sarebbe ancora meglio ! Innescherebbe una grande fase di crescita mondiale.

      Elimina
    2. se tutti i paesi fossero uguali sì, ma non sono uguali. cosa c'entra la crisi lehman con la crisi dei debiti sovrani europei? su cosa si basa la vostra tesi se i certi paesi lottano con tali debiti da sempre?

      Elimina
    3. La crisi Lehman ha innescato una pesante recessione mondiale. Azioni espansive finanziate dal bilancio pubblico, garantito da moneta e banca centrale propria, sono in grado di risolvere queste situazioni. Ma sono strumenti che gli stati membri dell'Eurozona non hanno a disposizione: e sette anni dopo la crisi non è affatto superata.

      Elimina
    4. ma anche il giappone ha moneta e banca sovrane eppure è in stagnazione da 20 anni con un debito del 200% quindi la tesi ha bisogno di essere chiarita meglio

      Elimina
    5. "Azioni espansive finanziate dal bilancio pubblico, garantito da moneta e banca centrale propria, sono in grado di risolvere queste situazioni": se vengono attuate su scala adeguata. Il Giappone ha avuto, nei primi anni Novanta, un fenomeno analogo alla crisi Lehman: pesante recessione indotta dallo scoppio di una bolla speculativa. Ha reagito con politiche espansive ma fermandosi sempre un passo prima di quanto sarebbe servito per uscire completamente dalla stagnazione, sempre temendo che a un certo punto potessero partire verso l'alto inflazione e tassi d'interesse: il che non è invece mai accaduto.
      La situazione del Giappone peraltro, per quanto non ottimale, è decisamente migliore di quella dell'Eurozona. La disoccupazione è bassa e i dati di crescita a livello procapite sono comunque migliori di quanto appaia a livello complessivo (il Giappone non ha crescita demografica, nemmeno quella modesta dell'Eurozona).

      Elimina
    6. la disoccupazione in giappone è sempre stata bassa anche prima della crisi. un paese può finire in stagnazione anche facendo tutte le azioni espansive che proponete voi avendo o non avendo disoccupazione e questo fenomeno non viene riconosciuto nei vostri articoli pur essendo voi keynesiani e sapendo che il cavallo potrebbe anche non bere.

      Elimina
    7. Certo, era bassa e le politiche adottate - blandamente keynesiane, quindi meno incisive di quanto sarebbe stato opportuno - hanno evitato che salisse. Mentre nell'Eurozona abbiamo avuto un raddoppio. Mi sembrano tutti indicatori del fatto che il keynesismo funziona (anche quando lo applichi a metà...)

      Elimina
    8. blandamente? 230% di debito

      Elimina
    9. Di cui quasi metà posseduti dalla Banca Centrale. Avessero aggiunto un 1% di maggior stimolo all'anno, oggi avrebbero 20% di PIL reale e 40% di PIL nominale in più. E il debito inciderebbe meno rispetto al PIL, fermo restando che potrebbe essere dimezzato con una scrittura di partita doppia - alias con un tratto di penna - una volta accettato il concetto che la Banca Centrale deve essere considerata un'agenzia statale...

      Elimina
    10. il punto è che ad ogni cosa che fate voi ne corrisponde un'altra fatta da altri che voi ignorate ecco perché tutte le vostre tesi ed esempi si basano sulla famosa isola deserta
      la banca centrale è una agenzia del governo. ed è giusto che sia così. di solito lo è di più durante le crisi e un po' meno durante le espasioni oscillando nel suo ruolo. non potete cancellare nulla con la penna, potete solo spostare o frammentare o distribuire.

      Elimina
    11. Se la Banca Centrale è un'agenzia del governo, il debito pubblico acquistato si può cancellare con un tratto di penna. Come un'azienda può cancellare le azioni proprie o le obbligazioni proprie che riacquista. Non c'è nulla da spostare, frammentare o distribuire. Questo è un fatto...

      Elimina
  2. con la penna sì ma non nella realtà. lo state distribuendo provenendo esso stesso da una precedente concentrazione.

    RispondiElimina
  3. La crisi Lehman ha innescato una pesante recessione mondiale. Azioni espansive finanziate dal bilancio pubblico, garantito da moneta e banca centrale propria, sono in grado di risolvere queste situazioni. Ma sono strumenti che gli stati membri dell'Eurozona non hanno a disposizione: e sette anni dopo la crisi non è affatto superata.

    Cit. Marco Cattaneo

    -----
    -----

    Ma veramente io..sento di tanto in tanto ...anzi sempre più frequente...soprattutto da analisti non main stream (ma anche main stream..vedasi l'economista Robert Shiller premio nobel per l'economia 2013...uno dei pochi che predisse con esattezza quella della Lehman..circa 2 anni prima...) che dicono di una possibilissima per non dire sicura nuova bolla...proveniente fondamentalmente dagli Stati Uniti....ma non solo di una molto simile a quella della Lehman che si starebbe formando nei paesi asiatici in particolare Cina...perché concedono "mutui opachi"..per le case..dicono che potrebbero scoppiare in contemporanea con una forza travolgente di 5 volte quella del 2008.

    Se questo dovesse essere vero...oggi noi in Italia (ma in tutta l'Eurozona ) siamo credo molto ma molto più deboli...e praticamente a causa di quel maledetto "vincolo esterno" ..abbiamo le mani legate come Paese...e non potremo manco difenderci...protegendoci in adeguato modo...

    domando e mi domando...nell'ipotesi che avvenga una sciagura del genere...come finiremo ? suppongo un ecatombe...il mezzogiono poi..già clinicamente quasi morto..scivolerà suppongo a livello dello Zimbawe...

    Un po fuori tema ma non più di tanto :
    interessante sto articolo di Graig Roberts...liberista (ma secondo me onesto ) economista ex vice ministro dell'economia del governo Reagan , ex editorialista dell'Wall Street Journal...che scrive questo dell'economista Michael Hudson..della MMT..(era un dei relatori del convegno di Rimini della MMT con Mosler )...Paul Graig Roberts..addiritura si spinge a dire che Michael Hudson per il suo lavoro e per le sue analisi...meriterebbe il premio Nobel (lo dice un comunque "liberista" anche se anomalo e fuori dal "coro" furfante e bugiardello degli economisti neoliberisti ..nei confronti di uno della MMT cioè un "socialista" ...bhe mi ha sorpreso un po )
    (continua )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (segue)

      ecco il link dell'articolo:

      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16196

      di cui estrapolo:

      ---->>>L'Occidente sta imboccando la strada della rovina economica 


      Michael Hudson è il miglior economista del mondo. Anzi, potrei quasi dire che è l'unico economista nel mondo. Quasi tutto il resto sono neoliberisti, che non sono economisti, ma imbonitori degli interessi finanziari. Se non avete sentito parlare di Michael Hudson questo dimostra semplicemente la potenza della Matrix. Hudson avrebbe dovuto vincere diversi premi Nobel in economia, ma non ne prenderà nessuno.


      ---->>>A Wall Street imparò anche come il prestito bancario gonfia i prezzi dei terreni così come il pagamento degli interessi per il settore finanziario. Più le banche prestano, e più i prezzi del settore immobiliare aumentano, incoraggiando così più prestiti bancari. Più il debito ipotecario aumenta, e più il reddito delle famiglie e il valore locativo degli immobili vengono pagati al settore finanziario.

      Quando lo squilibrio diventa troppo grande, la bolla scoppia


      ----->>>Hudson imparò che, proprio come gli erogatori di mutui riguardano il reddito da locazione da proprietà come un flusso di denaro che può essere dirottato verso il pagamento di interessi, le banche internazionali riguardano i proventi delle esportazioni di paesi stranieri come ricavi che possono essere utilizzati per pagare gli interessi sui prestiti esteri. Hudson ha imparato che l'obiettivo dei creditori è quello di catturare l'intero surplus economico di un Paese per convertirlo in pagamenti per il servizio del debito. 
Subito i creditori americani e il FMI si misero a prestare i soldi ai paesi indebitati per pagare gli interessi.

      Ciò causò l'aumento del debito estero dei paesi ad interesse composto. Hudson aveva previsto che i paesi indebitati non sarebbero stati in grado di pagare i loro debiti


      ----->>>ma quando nel 2008 la crisi dei mutui ha colpito gli Stati Uniti, così come aveva previsto Hudson, nulla è stato fatto per i padroni di casa americani. Se non sei una mega-banca, i problemi non sono un punto focale della politica economica americana.

      ----->>>In questa indagine, l'ultima per conto di Chase, Hudson scoprì che sotto la direzione del Dipartimento di Stato Chase e altre grandi banche avevano fondato banche nei Caraibi con lo scopo di attrarre denaro in riserve in dollari da spacciatori di droga al fine di sostenere il dollaro (alzando la domanda di dollari da parte dei criminali) al fine di pareggiare o compensare le spese di Washington per operazioni militari all'estero. Se i dollari fluissero fuori dagli Stati Uniti, ma la domanda non aumentasse per assorbire la maggiore offerta di valuta, il tasso di cambio del dollaro cadrebbe, minacciando così la base del potere degli Stati Uniti.
      (continua)

      Elimina
    2. (segue )

      ---->>>> Il problema per gli americani è che entrambi i partiti politici considerano le esigenze del popolo americano come passività e come un ostacolo per i profitti del complesso militare / sicurezza, per Wall Street e le mega-banche, e per l'egemonia mondiale di Washington.

      Il governo di Washington rappresenta potenti gruppi di interesse, e non i cittadini americani. Questo è il motivo per cui il 21° secolo è contraddistinto da un attacco contro le protezioni costituzionali dei cittadini in modo che i cittadini stessi possano essere estromessi dal modo di soddisfare le esigenze dell'Impero e dei suoi beneficiari. Hudson ha imparato che la teoria economica è davvero uno strumento per strappare via l'ideologia razzista dell'Untermenschen.
      La teoria del commercio internazionale, afferma che i paesi possono gestire enormi debiti semplicemente abbassando i salari nazionali, al fine di pagare i creditori.



      ---->>>
Hudson ha imparato che la teoria monetaria si occupa solo di salari e prezzi al consumo, non con l'inflazione dei prezzi delle attività, come quello immobiliare e delle scorte. Si è reso conto che la teoria economica serve come copertura per la polarizzazione dell'economia mondiale tra ricchi e poveri.

      Le promesse del globalismo sono un mito.


      ----->>>Le indagini di Hudson nei problemi del nostro tempo lo hanno portato attraverso la storia del pensiero economico. Hudson ha scoperto che gli economisti del 18° e 19° secolo avevano capito il potere invalidante del debito molto meglio degli economisti neoliberisti di oggi che fondamentalmente lo trascurano al fine di soddisfare meglio l'interesse del settore finanziario. Hudson dimostra che le economie occidentali sono state finanziarizzate in modo predatorio il che sacrifica l'interesse pubblico agli interessi del settore finanziario.

      Questo è il motivo per il quale l'economia non opera più per la gente comune. La finanza non è più produttiva. E' diventata un parassita per il sistema economico


      ----->>>Hudson racconta tutta la storia nel suo recente libro, "Killing the Host"(2015).

      I lettori spesso mi chiedono come possono imparare l'economia. La mia risposta è quella di trascorrere molte ore con il libro di Hudson. In primo luogo, rileggere il libro una o due volte al fine di avere un'idea di ciò che è scritto tra le righe. Poi studiare attentamente sezione per sezione.

      Quando hai compreso il suo libro, capirai l'economia meglio di qualsiasi economista da premio Nobel. 
Considerate questa rubrica come un'introduzione al libro. Scriverò di più su di esso come argomento d'attualità e tempo permettendo. Per quanto mi riguarda, molti eventi d'attualità non possono essere compresi senza prescindere dalla spiegazione di Hudson dell'economia occidentale finanziarizzata. Anzi, siccome la maggior parte degli economisti russi e cinesi sono esperti in economia neoliberista, anche questi due paesi potrebbero seguire lo stesso percorso verso il basso dell'Occidente.


      ----->>>>Se si mette l'analisi della finanziarizzazione di Hudson insieme con la mia analisi dell'impatto negativo della delocalizzazione dei posti di lavoro, si capisce che l'attuale percorso economico del mondo occidentale è la strada verso la distruzione.


      Shardan: ma non è che la situazione è talmente compromessa...e ci porterà invevitabilmente al disastro ?????....a volte mi vien un senso di inquietudine......

      Saluti
      Shardan

      un ex vice ministro dell'economia liberista del governo Reagan che plaude un "socialista" memmetarooo !!! ...divertente...

      Elimina
    3. SCUSATE HO SBAGLIATO MANCA UN PEZZO..COSI NON SI CAPISCE

      Elimina
    4. (segue)

      ecco il link dell'articolo:

      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16196

      di cui estrapolo:

      ---->>>L'Occidente sta imboccando la strada della rovina economica 


      Michael Hudson è il miglior economista del mondo. Anzi, potrei quasi dire che è l'unico economista nel mondo. Quasi tutto il resto sono neoliberisti, che non sono economisti, ma imbonitori degli interessi finanziari. Se non avete sentito parlare di Michael Hudson questo dimostra semplicemente la potenza della Matrix. Hudson avrebbe dovuto vincere diversi premi Nobel in economia, ma non ne prenderà nessuno.


      ---->>>A Wall Street imparò anche come il prestito bancario gonfia i prezzi dei terreni così come il pagamento degli interessi per il settore finanziario. Più le banche prestano, e più i prezzi del settore immobiliare aumentano, incoraggiando così più prestiti bancari. Più il debito ipotecario aumenta, e più il reddito delle famiglie e il valore locativo degli immobili vengono pagati al settore finanziario.

      Quando lo squilibrio diventa troppo grande, la bolla scoppia


      ----->>>Hudson imparò che, proprio come gli erogatori di mutui riguardano il reddito da locazione da proprietà come un flusso di denaro che può essere dirottato verso il pagamento di interessi, le banche internazionali riguardano i proventi delle esportazioni di paesi stranieri come ricavi che possono essere utilizzati per pagare gli interessi sui prestiti esteri. Hudson ha imparato che l'obiettivo dei creditori è quello di catturare l'intero surplus economico di un Paese per convertirlo in pagamenti per il servizio del debito. 
Subito i creditori americani e il FMI si misero a prestare i soldi ai paesi indebitati per pagare gli interessi.

      Ciò causò l'aumento del debito estero dei paesi ad interesse composto. Hudson aveva previsto che i paesi indebitati non sarebbero stati in grado di pagare i loro debiti


      ----->>>ma quando nel 2008 la crisi dei mutui ha colpito gli Stati Uniti, così come aveva previsto Hudson, nulla è stato fatto per i padroni di casa americani. Se non sei una mega-banca, i problemi non sono un punto focale della politica economica americana.

      ----->>>In questa indagine, l'ultima per conto di Chase, Hudson scoprì che sotto la direzione del Dipartimento di Stato Chase e altre grandi banche avevano fondato banche nei Caraibi con lo scopo di attrarre denaro in riserve in dollari da spacciatori di droga al fine di sostenere il dollaro (alzando la domanda di dollari da parte dei criminali) al fine di pareggiare o compensare le spese di Washington per operazioni militari all'estero. Se i dollari fluissero fuori dagli Stati Uniti, ma la domanda non aumentasse per assorbire la maggiore offerta di valuta, il tasso di cambio del dollaro cadrebbe, minacciando così la base del potere degli Stati Uniti.
      (continua)

      Elimina
    5. L'ULTIMO POST STA IN MEZZO AGLI ALTRI DUE.

      L'ORDINE DI LETTURA è:

      1)Anonimo9 febbraio 2016 15:14

      2)Anonimo9 febbraio 2016 15:24

      3)Anonimo9 febbraio 2016 15:19

      3)

      Elimina
  4. PS: Ci rinuncio...non so perché ma un post che ho inviato due volte non appare....(manca un pezzo )

    Shardan

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dott. Cattaneo..elimini questi miei post (non si capisce un tubo..ne manca uno che è apparso ..e poi e sparito ). Grazie.

      Elimina
    2. Lasciamoli pure, chi è interessato anche se non riesce a ricostruire la sequenza se li andrà poi a cercare.

      Elimina
    3. comunque l'articolo è questo (spero che appaia..)

      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16196

      Cio che mi ha colpito è che lo dica un economista di altre visuali ..ex ministro del governo Reagan (che non era proprio..."socialista"..)

      Elimina