domenica 19 aprile 2020

Euroausterici, Argentina e debito in valuta


Indebitarsi in moneta estera è un presupposto per mettersi nei guai. Data la storia secolare di paesi andati in crisi per la difficoltà di ripagare un debito in valuta forte, sembrerebbe arduo contestare questa affermazione.

Tuttavia, quando ne parlo con alcuni sostenitori delle politiche di bilancio pubblico “prudenti e responsabili”, che nel 99,9% dei casi sono anche difensori dell’eurosistema (quelli, insomma, che io chiamo euroausterici) riaffiora una (chiamiamola così) controargomentazione.

Se quei paesi si sono indebitati in moneta estera era perché “avevano evidentemente bisogno di farlo”, perché la loro moneta “non vale niente”, perché “non la vuole nessuno”.

Un aspetto curioso di questa affermazione è che gli euroausterici sono, di norma, antistatalisti. A loro parere, lo Stato dovrebbe fare il meno possibile. Però, curiosamente, questo Stato – che a loro avviso sbaglia quasi sempre – se si indebita in moneta straniera lo fa invece per un qualche tipo di motivo razionale (in realtà non ben precisato). Non è concepibile che, semplicemente, stia commettendo un errore.

Eppure la storia anche recente offre esempi che confutano totalmente queste “argomentazioni”.

Prendiamo l’Argentina. Il suo esperimento di dollarizzazione – la convertibilidad, ovvero l’impegno “irreversibile”, fissato addirittura nella Costituzione al cambio fisso perenne e imperituro 1:1 tra peso e dollaro - nonché l’assunzione di enormi finanziamenti pubblici in valuta, ha prodotto, sul finire degli anni Novanta, una spaventosa depressione economica.

Il risultato finale è stato il default a fine 2001, unitamente alla fine del cambio fisso con il dollaro.

Tutto questo era inevitabile ? L’Argentina non poteva fare a meno di finanziarsi in valuta, come sembrerebbero sostenere gli euroausterici ?

Pare proprio di no. Tra il 2002 e il 2015 i governi che si sono avvicendati – peronisti, populisti, brutti e cattivi – non hanno più emesso un centesimo di debito in moneta straniera.

L’Argentina ha risolto tutti i suoi problemi ? no, l’inflazione ad esempio è rimasta alta. Ma sono comunque stati anni di recupero e di intensa crescita. E ovviamente non si è verificato alcun default sul debito pubblico in valuta (perché non ce n’era).

Poi che succede ? viene eletto presidente Macri, l’idolo del Fondo Monetario Internazionale. Che per prima cosa “riacquista la fiducia dei mercati finanziari” ed emette qualche decina di miliardi di debito in dollari.

In un paio d’anni, che cosa capita ? l’Argentina ricade in una pesantissima crisi economica, e in un nuovo default.

Dal che si comprende: che il debito in valuta non è una necessità ma una scelta; che assumerlo non risolve nessun problema; e che espone invece ad un mare di rischi e ad un mare di guai.

E allora, perché questo evidente errore viene comunque, non infrequentemente, commesso ?

Ad esempio, perché un governo vuole finanziare (temporaneamente) alti deficit di saldi commerciali esteri. Che equivalgono a quello che (a parole) gli euroausterici detestano: indebitarsi per vivere al di sopra dei propri mezzi. Dura finché dura (di solito poco) ma un politico spregiudicato, incompetente, o comunque interessato solo al risultato di brevissimo termine può cadere, indubbiamente, in questa tentazione.

Oppure (spiegazione che non esclude l’altra) l’establishment del paese può avere interesse (interesse proprio, non del paese) a vincolare i propri concittadini a un sistema di controllo esterno. Per comprimere diritti e redditi di alcuni ceti sociali (a partire dal costo del lavoro). Per forzare processi di cessione del patrimonio pubblico, molto remunerativi per chi, dall’interno, li gestisce. Per asservire, in generale, i propri concittadini a un sistema di potere esterno di cui quell’establishment costituisce il terminale.

Insomma, ci sono alcune spiegazioni che fanno capire perché l’indebitamento in valuta estera forte è un fenomeno ricorrente. Naturalmente spiegano anche molto bene che, se si è interessati al benessere dei propri cittadini, se ne deve sfuggire come alla peste (stavo per dire come al Covid19).

A modo loro, devo dire, gli euroausterici sono coerenti. Plaudono alla decisione italiana di essere entrati, e di restare, nell’euro. Per ragioni molto simili a quelle che li portano a giustificare la scelta argentina dell’indebitamento in valuta estera.

Plaudono a scelte catastrofiche per i paesi e per chi ci vive. O quantomeno le ritengono “necessarie”. E sono scelte che nascono dalle stesse motivazioni.

Dalle stesse inique, antisociali, distruttive, folli motivazioni.


20 commenti:

  1. INTERVISTA A MARIO MONTI
    Ecco la sintesi dell’intervista a Mario Monti.
    Un mio amico mi ha detto leggi,cosa rispondiamo al mio amico imbevuto del giornale “La Repubblica” per convincerlo a cambiare idea?
    A) L’Italia senza dubbio dovrà arrivare a un momento di verità in cui affrontare il tema di un debito che sarà cresciuto in modo consistente
    B) Va intensificata la lotta all’evasione fiscale
    C) Il Paese se fosse ancora governato a lungo all’insegna delle falsità e delle illusioni potrebbe averne bisogno(del Mes) più di altri
    D) I sovranisti sono tragicomici: vedono l’ombra della troika dove non c’è e non capiscono che proprio le loro politiche la farebbero arrivare
    E) Conte dica la verità agli italiani, il Mes ci può servire
    F) La natura sovranista si basa su una falsa narrazione,una vera fake history fatta di tante fake news.
    Lorenzo Zanellato

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    1. A) Lo si risolve solo monetizzandolo. Le ricette di Monti le abbiamo già sperimentate nel 2011-2013. Il debito è CRESCIUTO di tredici punti, e l'economia è stata devastata.
      B) Non risolve minimamente il problema. Vedi post del 18.10.2019.
      C) Falsità nessuno ne dice tante e tanto spudorate quanto, appunto, Monti.
      D) La soluzione di Monti per non fare arrivare la troika, come visto appunto quando è stato al governo lui, è fare da soli quanto farebbe la troika. Danni enormi e nessun problema risolto.
      E)F) Vedi C).

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    2. Il fatto è che se si vuole restare nell'UE e nell'euro, o ci si dota dei CCF, oppure non c'è alternativa alla linea Monti, il quale appunto, ha fatto semplicemente ciò che andava fatto e si deve fare restando nella detta cornice Euro-UE (senza l'aiuto di correttivi quali i CCF)

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    3. Ma ormai è chiaro a tutti che la linea Monti è stata catastrofica, e applicarla oggi sarebbe ancora peggio - con l'economia indebolita da anni di austerità e dalle conseguenze della pandemia.

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    4. Ma a cosa serve restare nell'UE e nell'euro? Svantaggi enormi e vantaggi trascurabili (vedasi Svizzera, Norvegia, Gran Bretagna)

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    5. L'euro sarebbe meglio che sparisse, l'UE dovrebbe tornare a essere (massimo) la vecchia CEE. Ma servono soluzioni quali la Moneta Fiscale perché l'Italexit è tecnicamente complessa e politicamente ancora di più.

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  2. Negli ultimi 60 anni abbiamo avuto 147 default sovrani (fanno 2.5 all'anno, in media), alcuni anche in valuta locale. Lei sta sostenendo che non indebitandosi in hard currency non sarebbe accaduto? Ma è meraviglioso, per decenni nessuno se ne è accorto. Renda pubblica l'informazione quanto prima....e non dimentichi gli inviti per la cerimonia di Stoccolma il prossimo anno. Ci tengo a presenziare.

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    1. Pochissimi in valuta locale, e collegati a situazioni del tutto anomale e del tutto differenti dal contesto italiano (e dell'eurozona in generale) odierno. Azioni di contenimento di inflazione che aveva raggiunto livelli elevatissimi (Russia 1998), oppure debito in valuta locale emesso a tassi nominali molto alti, che erano diventati altissimi anche in termini reali a causa della repentina caduta dell'inflazione (Giamaica 2010 - 2013, vedi post 1.1.2020). E no, non mi daranno il Nobel per una constatazione così elementare, sotto gli occhi di tutti...

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  3. Allora dovrebbe illuminarci sul perchè mai, in 60 anni, abbiamo avuto 147 default, a fronte di una motivazione così elementare, sotto gli occhi di tutti...quando da un secolo gli studiosi si interrogano...con gli Stati che continuano a fallire. Guardi, se c'è una cosa che a mio parere fa veramente danno dei dulcamara della moneta (MMT) è questa pazzesca sovra-semplificazione di temi enormemente complessi, diversi nel tempo e nello spazio. Lei mi sembra una brava persona, ci pensi se riesce...è veramente pericoloso intellettualmente secondo me....per quello che vale.

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    1. Guardi che le spiegazioni gliele ho date nella mia precedente risposta (quella delle 17.21). Lei cominci a dirmi quanti e quali dei 147 casi citati sono avvenuti su debito in moneta propria, poi li esaminiamo e vedrà che hanno spiegazioni specifiche riconducibili alle due che le ho illustrato.

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  4. Le altre 144....non faccia finta di non capire....se ritiene siano tutte dovute al Washington consensus cattivo, imperialista e soggiogatore...che si evita con i pezzettini di carta sovrani....non ho molto altro da dire.

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    1. "Le altre 144" ?? mi faccia l'elenco e vedrà che sono molto più vicine a 4 che a 144...

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  5. Ancora....dottor cattaneo, c'è un fatto, spero non contestable, ed è che negli ultimi 60 anni abbiamo avuto 147 episodi di default sovrano. Dalla sua analisi mi sembra di capire che sia sua opinione che si sarebbero potuti tutti evitare se solo non si fosse emesso debito in "valuta forte" (tipicamente $). Seguendo il principio che un Paese che emettesse debito in valuta propria non potrebbe mai fallire. A fronte di due fallimenti e mezzo all'anno, la sua opinione è che tali Paesi si indebitino in valuta sotto pressione della spectre mondiale tesa a soggiogare i popoli sovrani, e non perchè le loro economie erano a pezzi e la valuta locale, quindi, valeva poco o nulla. È su questa visione che non ho molto da dire.

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    1. Scusi ma lei il post l'ha letto ? se la mia moneta vale poco per problemi della mia economia, che cosa risolvo emettendo in valuta forte ? invece di inflazione ho default, che è peggio. Vedi il caso dell'Argentina prima e dopo Macri.

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  6. Ma infatti il tema non è la valuta. Ma l'economia. Inflazione (hyper) è un default, in NPV. Tutto questo focus sulla moneta è mal riposto. Concentriamoci su altro, che non significa che in alcuni casi specifici il finanziare spesa pubblica con moneta non possa essere una soluzione da preferire, ma che assumere che moneta=debito e che la sovranità monetaria risolva problemi reali è un non-sense.

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    1. Iperinflazione vuol dire 500% o 1000% all'anno, che non era quanto aveva l'Argentina nel periodo Kirchner e men che meno quello che aveva l'Italia con la lira. La scarsità artificiale di potere d'acquisto in circolazione CREA PROBLEMI REALI, eccome. E l'Italia ne è afflitta perché é nell'euro (e date le regole di funzionamento dell'eurosistema). Questo è fuori discussione.

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  7. Ah ecco, manca potere d'acquisto....inondiamo di potere d'acquisto la Sicilia, così si allinea alla Lombardia.
    Buonanotte

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    1. Non si allinea alla Lombardia, recupera quello che ha perso da quando abbiamo cominciato a toglierlo...

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  8. 😀 e come no....scommetto 100 CCF che il potere d'acquisto però non lo iniettiamo studiando e spaccandoci la schiena con il lavoro, ma colorando pezzettini di carta con Tardelli che esulta, vero?
    Guardi, non voglio farle perdere tempo in discussioni non costruttive. La invito solo a pensare al fatto che i giovani vi leggono....e i messaggi che veicolate rischiano di peggiorare il loro futuro, più di quanto non lo sia già.
    Ci pensi seriamente.

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    1. E lei pensi seriamente - ma partendo dall'esame DEI DATI DI FATTO - a quanto il presente e il futuro dei giovani e anche dei non giovani sia stato compromesso, se non rovinato, dall'adesione a una scellerata unione monetaria, priva di qualsiasi logica economica.

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