lunedì 5 luglio 2021

Politiche fiscali italiane nel 2022

 

Sono un po’ meno pessimista rispetto ad alcuni commentatori (compresi un paio di quelli che io chiamo “keynesiani da salotto”, più comunemente definiti keynesiani ortodossi: gente che non mette in discussione l’euro, non sostiene neanche soluzioni senza rotture quali la Moneta Fiscale, e poi piange perché la UE non ha nessuna intenzione di modificare la – delirante – governance del sistema).

Sono un po’ meno pessimista non perché abbia cambiato idea sul Recovery Fund (il mio pensiero in merito è sempre questo).

Tuttavia è importante non vedere nero anche dove non ce n’è ragione.

Il Documento Economico Finanziario (DEF), nella sua ultima versione (aprile 2021) predisposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) prevede una contrazione del deficit pubblico dall’11,8% nel 2021 al 5,9% nel 2022.

La visione cupa è che questo implica una stretta fiscale, e non ha senso attuarla con l’economia ancora non pienamente ripresa dagli effetti Covid, per tacere del fatto che, “grazie” all’assurda, criminale euroausterità, la situazione era pessima già prima del Covid.

Va però ricordato, in primo luogo, che il DEF ha comunque incorporato un maggior deficit (e un maggior stimolo fiscale) rispetto allo scenario “tendenziale” pre-governo Draghi (che, ricordo, era: deficit / PIL 9,5% nel 2021 e 5,4% nel 2022).

Inoltre, e più importante, va chiarito se il calo di deficit 2022 vs 2021 – quasi sei punti – corrisponda effettivamente a un ritiro di stimoli fiscali.

La risposta è no, o quantomeno sicuramente non per intero e neanche in parte rilevante. Per spiegarlo, faccio riferimento a, anzi riporto con un minimo di editing, un paio di tweet di Lucio Martelli (un libertarian le cui idee politiche sono parecchio distanti dalle mie, ma persona intelligente e intellettualmente molto onesta).

La riduzione del deficit non è necessariamente ritiro di uno stimolo perché, in primo luogo, a parità di spesa pubblica si verifica un recupero di gettito fiscale in quanto vengono meno le chiusure e i provvedimenti restrittivi che hanno interessato molti settori di attività economica.

In secondo luogo, i sostegni erogati del 2020 e del 2021 in buona parte non si sono tradotti in spese sia per motivi precauzionali, sia – anche in questo caso – per via delle chiusure. E ha speso di meno anche chi se lo poteva permettere. Banalmente, se non posso muovermi non vado al ristorante, non faccio weekend fuori città, non sento l’esigenza di cambiare l’auto, spendo in definitiva meno soldi anche se sono uno dei fortunati che non ha subito danni dal Covid.

C’è quindi una domanda latente (pent-up demand) che con il ritorno alla normalità stimolerà spesa: viaggi, turismo, entertainment, beni di consumo durevoli, eccetera. Tutto questo implica maggiore attività economica e maggior gettito fiscale, ma non è riduzione di stimolo.

È sufficiente tutto questo ? certo che no. Serve fare di più, con qualcosa tipo il progetto CCF / Moneta Fiscale ? ovviamente sì. Anche e soprattutto perché non abbiamo bisogno “solo” di compensare i danni del Covid, dobbiamo recuperare l’effetto delle devastazioni prodotte dall’eurosistema durante (soprattutto) l’ultimo decennio.

Però facciamo anche attenzione all’eccesso di piagnisteo (magari proveniente da qualcuno che aveva scambiato il Recovery Fund per la svolta keynesiana-hamiltoniana della UE…).

 

9 commenti:

  1. Mauro Tonello: Buongiorno Cattaneo. Temo che la ripresa sarà Inferiore al previsto poiché parte dei risparmi degli italiani sono già stati investiti nei circuiti finanziari anziché in un'economia stagnante.
    Pongo un quesito: in un periodo di scarsità di domanda ci si attenderebbe una riduzione dei prezzi al consumo, invece questi stanno salendo probabilmente per via del rastrellamento delle materie prime attuata dai Paesi asiatici e quindi in Italia assistiamo ad un effetto inflazionistico nonostante la scarsità di domanda e di liquidità circolante. Come se ne esce?

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    1. Sono stati investiti nei circuiti finanziari appunto perché sono stati risparmiati, ma va visto (i dati chiave stanno per uscire) che cosa succede con il venir meno delle restrizioni. Quanto all'impatto materie prime, è fortemente esagerato nelle rappresentazioni dei media. In buona parte è recupero dai livelli depressi del periodo peggiore del Covid (marzo-maggio 2020). Le previsioni implicite nei delta rendimenti titoli a reddito fisso vs titoli indicizzati sono che l'inflazione sui prezzi al consumo si assesterà al 2,5% sul dollaro e all'1,5% sull'euro. E in Italia meno della media.

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  2. Gli inglesi dicono che sono più vincenti di noi nello sport in f1 Hamilton nel rugby nel cricket alle olimpiadi hanno più medaglie di noi hanno il campione del mondo dei pesi massimi; si dimenticano però che il rugby in Italia non lo pratica quasi nessuno il cricket è uno sport praticato solo da indiani pakistani e inglesi nel pugilato noi abbiamo Vianello che presto diventerà campione del mondo loro hanno più medaglie olimpiche ma quanti investimenti fanno rispetto a noi come anche nel pugilato e nel rugby ? E quanti di questi atleti come Bradley wiggins vincitore del tour de france fanno uso di medicinali con la scusa dell Asma ? Hanno fatto una ricerca e hanno scoperto che c'è una strana incidenza e o coincidenza tra gli inglesi e USA che vincono e che hanno l'asma e con la scusa della suddetta fanno uso di farmaci che danno un gran mano fisicamente. L'Italia è la più titolata nella scherma nella motonautica campione del mondo nella pallanuoto campione del mondo a cronometro nel ciclismo in f1 Hamilton vince perché hanno i regolamenti su misura alla Mercedes puntando sul motore elettrico anziché quello a idrogeno che è più efficiente e nel 2017 e 18 ha vinto solo perché quell'incapace di vettel si andava a schiantare contro i muri ma la Ferrari resta la squadra più titolata e gli inglesi che si sentono superiori sono quelli che hanno rubato i segreti industriali della Ferrari nel 2007 e per questo sono stati squalificati quelli della mclaren e se ti metti a rubare i segreti degli altri è già una dimostrazione di inferiorità. Nella motocross Cairoli e Fontanesi hanno dominato per tanti anni. I più ciclisti della storia sono belgi e italiani non gli inglesi dopati. In motogp i più grandi campioni della storia sono Italiani Agostini e Rossi la Ducati è campione del mondo costruttori da tutti questi fatti si capisce che non italiani nello sport e non solo abbiamo fatto più degli inglesi anche attualmente.
    LUCA

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    1. Ogni paese ha le sue specialità, anche in fatto di Sport. Sarebbe ora che la Ferrari tornasse ad avere una macchina decente, però...

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    2. Nel calcio le nostre società e la nazionale sono più titolate delle loro nonostante gli errori arbitrali contro e loro non vincono niente dal 1966 e non ci sono neanche arrivati vicini... noi 4 mondiali !
      Luc

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  3. Buongiorno Dott. Cattaneo.
    in giro non si fa altro che parlare della crescita del 5% del pil.
    1) Criticità?
    2) Durerà?
    3) Quindi dobbiamo ringraziare l'Unione europea?
    4) ciò significa automaticamente riduzione della disoccupazione?

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    1. Sarà anche un po' di più ma non c'è assolutamente da ringraziare la UE (da cui fin qui non è arrivato un centesimo). In buona sostanza è l'effetto delle restrizioni Covid che vengono meno. Ricordiamo che nel 2020 abbiamo fatto -8,9%. Per riportare PIL e occupazione ai livelli 2019 (che erano livelli DEPRESSI, ricordiamo) serve un altro +5% nel 2022. Si può fare ? certo che sì, se NON diamo retta alle ricette dementi della UE e ai "suggerimenti" criminali provenienti dalla Germania.

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    2. Conosco imprenditori che affermano: intanto arrivano i miliardi e grazie a Draghi arrivano realmente.
      Sta per iniziare un decennio stile anni ottanta: l'eta' dell'oro!
      Basta buttarsi e coglierla!

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    3. Vedi sopra: "se NON diamo retta alle ricette dementi della UE e ai "suggerimenti" criminali provenienti dalla Germania".

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