lunedì 19 luglio 2021

Vaccini & contagi

 

Questo post lo scrivo in merito a un argomento di grande attualità sul quale NON ho competenze, quindi la finalità non è di far sapere come la penso io, ma di chiarire le idee a me stesso e di chiedere a chi ne avrà voglia di aiutarmi a comprendere l’argomento.

A me pare di aver capito quando segue:

UNO, i vaccinati contagiano più o meno quanto gli altri.

DUE, i vaccinati si contagiano più o meno quanto gli altri (altrimenti detto, il vaccino non previene il contagio né attivo né passivo). 

TRE, il vaccino riduce (anche se non elimina) gli effetti avversi del contagio: il vaccinato se si contagia ha più probabilità di essere asintomatico o paucisintomatico.

QUATTRO, il vaccinato quindi ha meno probabilità di contrarre il Covid in forma severa, di essere ricoverato in terapia intensiva e di morire.

CINQUE, l’obbligatorietà del vaccino – o comunque i provvedimenti che inducono fortemente a vaccinarsi, tipo la richiesta del green pass per accedere a ristoranti, stadi, cinema, per viaggiare eccetera – servono a ridurre la pressione sulle strutture sanitarie e sulle terapie intensive, nonché i casi mortali.

SEI, i provvedimenti che spingono a vaccinarsi hanno senso per le fasce di popolazione a rischio, in funzione dell’età e delle patologie pregresse. Riguardo all’età, hanno molto senso per gli over 70, abbastanza senso per i 50-70enni, poco senso per i 25-50enni, nessun senso per gli under 25.

IN CONCLUSIONE, il vaccino obbligatorio o provvedimenti che creano una forte pressione a vaccinarsi, come appunto il green pass, devono essere adottati per le persone sopra una certa età e/o fragili per patologie o condizioni pregresse. NON per i giovani in buona salute.

Cambierò idea se mi convincerò che UNO e DUE non sono veri, cioè se esistono prove solide che il vaccino riduca le probabilità di contagiare e di essere contagiati.

Graditi commenti e chiarimenti.

 

10 commenti:

  1. Un dubbio in merito alla capacità dei vaccini di ridurre la diffusione del virus: la variante Delta è esplosa nel Regno Unito, paese che ha vaccinato tantissimo (le ospedalizzazioni e i decessi per fortuna no).

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    1. Ciao Marco.
      Le altri varianti dovrebbero avere un R(0) di circa 3 mentre la Delta avrebbe circa 7. Lascio a te ;-) immaginare l'evoluzione della funzione t^3 confrontata con t^7 dove t è il tempo.

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    2. Sì ma se l'origine è indiana e non britannica, non è un po' strano che si sia diffusa, tra i tanti paesi dove poteva attecchire per prima, proprio in quello che ha vaccinato di più ? non crea qualche dubbio sull'efficacia del vaccino nel ridurre i contagi ? chiedo per cercare di capire.

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    3. Non direi. Da quel che so
      - la Delta è molto più infettiva [R(0)~7 Vs. 3]
      - il vaccino protegge meglio dagli stream originari, che non dalla Delta
      Le due cose insieme rendono ragionevole lo sviluppo. Che probabilmente ci sarebbe stato comunque.
      Inoltre, tra i paesi Eu credo che la Gb sia senza dubbio quella con più contatti con l'India, da cui la Delta proviene.

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    4. Sicuro che non protegga dalla Delta ? forse protegge ma meno ?

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  2. Giuliano Rigoni: 1 e 2 non sono veri. Il vaccino riduce di molto la probabilità di infettarsi e di infettare, riducendo sia la quantità di virus che il tempo di permanenza medio del virus, ridotto a 1 o 2 giorni. Ti consiglio di seguire su Facebook il prof. Guido Silvestri e pillole di ottimismo del dott. Spada, entrambi molto competenti. Io sono un medico igienista e mi occupo di vaccini dal 1984. Sono anche responsabile del centro vaccinale COVID di Fiorenzuola d’Arda (PC) ciao, sei molto bravo in economia!

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    1. Grazie. Se 1 e 2 non sono veri la mia opinione si modifica, come detto nel post.

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  3. Le persone intelligenti e oneste non possono che scrivere questo post ed essere d'accordo

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  4. UNO e DUE NON sono veri. Un vaccinato riduce le probabilità di contagiarsi: difficile la misura perché bisognerebbe fare uno studio in doppio cieco con milioni di partecipanti, vista la bassa incidenza della malattia (e tralasciando i problemi etici che comporterebbe).
    Le stime che ho visto (tra cui ISS) parlano del 60-80% di protezione [il che tra l'altro è ragionevole, fondamentalmente si riduce la scala dell'infezione chi avrebbe il corpo invaso dai virioni e morrebbe se ne trova molti, chi molti pochi, chi pochi nessuno]
    Vero è che un vaccinato malato contagia come un non vaccinato malato, ma la probabilità di essere un vaccinato malato è -come ho detto sopra- più bassa.
    Vedo adesso tra l'altro il commento di Giuliano Rigoni, tra l'altro più qualificato di me, che dice circa le stesse cose.

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    1. Quindi il concetto è che un contagiato asintomatico o paucisintomatico contagia molto di meno, appunto.

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