martedì 1 marzo 2022

Se Hitler non avesse attaccato la Francia

 

Le vicende di questi ultimi giorni hanno rimesso la geopolitica al centro del dibattito, il che porta anche a riflessioni di natura storica.

Per esempio, in merito alla seconda guerra mondiale e a possibili scenari alternativi. Se ne sono elaborati tantissimi, ma che io sappia non quello che descrivo qui di seguito.

Putin e Hitler sono due personaggi sicuramente ben diversi, ma una cosa che li accomuna è che l’Occidente è riluttante (a dir poco) a combattere militarmente Putin, come per tanto tempo lo è stato nei confronti di Hitler.

Certo, alla fine dopo la Renania, dopo l’Austria, dopo la Boemia, dopo la Slovacchia, l’invasione della Polonia fece traboccare il vaso e Francia e Regno Unito dichiararono guerra alla Germania.

Ma, va ricordato, per quasi un anno il conflitto a ovest rimase quasi interamente sulla carta.

Divenne reale quando Hitler aggredì la Francia, nel maggio 1940. Ma la domanda che nessuno si è mai posto (per quanto ne so) è: ne aveva bisogno ?

Il suo obiettivo era a est, e lo sapevano tutti (anche perché lui stesso non ne aveva fatto alcun mistero).

La Francia fu aggredita, si è sempre detto, per non rischiare di combattere, contemporaneamente, una guerra su due fronti: l’incubo dei generali tedeschi prima, durante e dopo la Grande Guerra 1914-1918.

Ma se gli occidentali avevano solo fatto finta di combattere per la Polonia, avrebbero combattuto sul serio per la Russia ? ne dubito molto, molto fortemente.

In realtà non pochi di loro speravano che Hitler liquidasse il bolscevismo. E molti altri che Germania e URSS si indebolissero, o addirittura si distruggessero, a vicenda.

Se tutto questo è vero, e penso proprio che lo sia, anche senza l’attacco preventivo alla Francia l’aggressione tedesca all’URSS non avrebbe prodotto nessuna reazione militare da parte di Francia e Regno Unito.

Certo, resta poi da vedere se in assenza di intervento occidentale Hitler avrebbe sconfitto l’URSS. O se invece l’esito sarebbe stato quello della campagna di Napoleone.

Va anche menzionato che si sarebbe potuto verificare un intervento giapponese a est, e la guerra su due fronti l’avrebbe allora avuta l’URSS. Intervento che però i giapponesi, nella realtà storica, non misero in atto. Probabilmente anche perché memori della guerra di confine (non dichiarata) con l’URSS, conclusa negativamente (per loro) nel 1939.

In sintesi, lo scenario “ucronico” è: la Germania sarebbe riuscita a sconfiggere l’URSS, se avesse lasciato inattivo il fronte occidentale ? e tenuto conto che a quel punto gli USA non sarebbero intervenuti in Europa ?

Gli storici militari stimano che l’80% dello sforzo bellico che condusse alla sconfitta tedesca è attribuibile all’Armata Rossa e solo il 20% agli angloamericani. Naturalmente si può sostenere che quel 20% fu decisivo per far pendere la bilancia dal lato della sconfitta di Hitler.

Una domanda affascinante, a cui, com’è tipico degli scenari di storia alternativa, non c’è risposta certa.

Quello che mi stupisce è che non se la sia posta il mainstream della ricerca storica.

 

10 commenti:

  1. Gabriele Ascione: Suggerisco "Storia militare della seconda guerra mondiale" di Basil H. Liddell Hart.
    Per quanto ne so è considerata universalmente la migliore sull'argomento, comprese le premesse storiche, politiche e strategiche del conflitto. Contiene delle risposte valide a tutte le sue domande.
    La politica della Gran Bretagna è stata sempre, da secoli, quella di ostacolare l'affermarsi di stati egemoni sul teatro continentale europeo.
    La simpatia verso l'Italia fascista e la Germani nazista era diffusa in tutto l'occidente capitalista, in parte proprio per l'idea che costituissero un valido argine al bolscevismo.
    La politica tollerante del gabinetto Chamberlain verso Hitler si spiega in buona parte proprio con questa considerazione e sul riconoscimento della oggettiva necessità tedesca al cosiddetto "spazio vitale".
    Churchill, forse più per opportunismo politico che per convinzione, sposò la tesi opposta a quella di Chamberlain, ovvero che la ragion di stato britannica ad impedire l'affermarsi di un campione continentale europeo fosse prevalente rispetto all'interesse di classe ad abbattere il bolscevismo. Le circostanze volgeranno a favore di Churchill.
    Il Giappone aveva il principale competitore negli USA ed inoltre aveva effettivamente già sperimentato quanto costasse caro il confronto militare con l'URSS. Per cui la possibilità di una guerra su due fronti era per l'Unione Sovietica improbabile e da un certo punto in poi poterono concentrare tutta la forza sul fronte occidentale.
    Secondo Basil H. Liddell Hart la sola nazione che arrivò militarmente preparata al secondo conflitto mondiale fu l'Unione Sovietica. Le moderne teorie sull'uso dei mezzi corazzati e del loro impiego combinato con aviazione e fanteria erano affermate nelle scuole di guerra sovietiche ed i ranghi degli ufficiali erano stati svecchiati. Molte risorse erano state destinate allo sviluppo di mezzi adeguati per efficacia, robustezza, economia di fabbricazione. Il T34 fu per tutto il conflitto il migliore carro corazzato, mai eguagliato dai tentativi tedeschi. Ma è interessante vedere anche come per tutti gli anni '30 i sovietici abbiano testato prototipi e costruito carri (ma anche artiglieria, armi leggere ed ecc...) anche producendo su licenza e copiando carri francesi e di altri paesi.
    Basil H. Liddell Hart rileva invece come, malgrado il più noto teorico dell'impiego di truppe corazzate fosse il generale tedesco Wilhelm Guderian, l'affermazione di quelle tecniche nell'esercito del reich fu sostanzialmente casuale, quando nella campagna contro la Francia della primavera del '40 si vide come risultati decisivi ed una enorme penetrazione territoriale fosse stata conseguita dai pochi reparti corazzati e motorizzati, costituiti in reparti omogenei per scarsezza di mezzi e non per scelta tattica.
    E' difficile dire cosa sarebbe successo se l'occidente fosse rimasto a guardare. Considerati tutti i fattori, personalmente penso che mai la Germania avrebbe potuto prevalere contro l'Unione Sovietica: troppo grande la sproporzione di forze e troppo superiore la preparazione sovietica.
    In ogni caso furono Gran Bretagna e Francia a dichiarare guerra alla Germania, in conseguenza dell'invasione della Polonia. Lo stato maggiore tedesco si oppose costantemente alla politica avventurista di Hitler, valutandone i rischi connessi. Il fatto che con scarse risorse ed un esercito modesto Hitler riuscisse, contro l'opinione dei militari, a conseguire i successi inanellati fino all'invasione della Polonia, senza reazioni, ne accrebbe enormemente il prestigio ed il potere effettivo, tanto da poter infine trascinare la nazione tedesca in una avventura che i suoi militari giudicavano folle: l'operazione Barabarossa. In altre parole, senza le prime conquiste ed annessioni non poteva attaccare la Russia, ma quelle premesse gli attirarono la dichiarazione di guerra di Francia e UK. Questo quadro fu determinato anche dal patto Molotov-Ribbentrop.

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    1. "Furono Gran Bretagna e Francia a dichiarare guerra alla Germania": sì, ma sostanzialmente senza dare alcun seguito alla dichiarazione.

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  2. Mi pare che il maggiore critico di Liddell Hart sia John Mearsheimer. Lessi un suo libro anni fa e lo trovai molto più convincente rispetto alle teorie qui riportate di Liddell Hart. Andando a memoria , ricordo che sosteneva la razionalità del patto Molotov -Ribentropp, poichè mentre era chiaro che Hitler avrebbe attaccato, non era affatto chiaro chi avrebbe attaccato per primo, e che a quel punto la tecnica da usare era quella dello scaricabarile.
    Venendo alla situazione attuale, mi pare improprio il paragone di base, e l'affermazione sulla scarsa volontà bellica occidentale.Il segreto di pulcinella della geopolitica in questione, nonchè l'oggetto di trattative su cui Putin alla fine ha ritenuto di non poterne cavare le garanzie che voleva, era che in tempi relativamente brevi gli Usa avrebbero " inglobato " definitivamente l'Ucraina, che sarebbe diventata una piattaforma Nato potenzialmente offensiva, vista l'espansione storica dell'alleanza ed il suo utilizzo per scopi non più difensivi come invece ai tempi dell'Unione Sovietica e della divisione in blocchi.

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    1. "Mentre era chiaro che Hitler avrebbe attaccato, non era affatto chiaro chi avrebbe attaccato per primo": e infatti ha attaccato a Ovest prima che a Est, ma quella che a me pare dubbia è la razionalità / utilità di quell'azione.

      "In tempi relativamente brevi gli Usa avrebbero " inglobato " definitivamente l'Ucraina, che sarebbe diventata una piattaforma Nato potenzialmente offensiva": una piattaforma di minaccia sì, di conflitto no, perché l'offensiva di un paese NATO avrebbe con ogni probabilità innescato una risposta nucleare. Rischio che nessuno può permettersi di correre.

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  3. Nella fretta ho omesso il soggetto , cioè secondo Mearsheimer fu razionale Stalin che così per l'appunto si garantì che il primo attacco fosse ad ovest.
    Infatti intendo offensivo nel senso di minaccia, tenere sotto scacco il rivale geopolitico, di recente Putin aveva esplicitamente indicato la "reciprocità", cioè aveva retoricamente , ma anche realisticamente, chiesto come si sarebbere posti gli USA nel momento in cui armi russe fossero pervenute in un Messico o Canada filorussi.Dopodichè , nella guerra dei nervi degli ultimissimi tempi, tre giorni prima dell'attacco il presidente ucraino aveva dichiarato la sua disponibilità a riospitare armi nucleari...

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    1. "Fu razionale Stalin che così [con il patto Molotov-Ribbentrop] per l'appunto si garantì che il primo attacco fosse ad ovest": così andò, ma questa garanzia esisteva ? patto o non patto, Hitler attaccò comunque l'URSS. E avrebbe potuto farlo senza aver attaccato prima la Francia.

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    2. Inglesi e americani sarebbero intervenuti lo stesso perché c'era in gioco un nuovo ordine economico mondiale in cui quello vecchio dominato dagli inglesi sarebbe stato messo in discussione e comunque a inglesi e USA della Francia gli interessava relativamente mentre se Hitler avesse preso l'unione sovietica con le sue enormi risorse avrebbe trovato quel rivale europeo troppo ingombrante che gli inglesi non hanno mai voluto, poi comunque avrebbero perso lo stesso l'industria sovietica tanto per dare dei numeri ha prodotto in tutta la guerra 100.000 carri armati il doppio degli USA 50.000 e 4 volte la Germania nazista 25.000 e infatti il 90% dei soldati tedeschi sono stati massacrati dai sovietici non dai sopravvalutati angloamericani...
      Salvo

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    3. Forse, ma sarebbero stati fortemente tentati dal non farlo. Molti di loro non erano affatto convinti che Stalin fosse meglio di Hitler.

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  4. https://sinistrainrete.info/geopolitica/22426-pierluigi-fagan-sono-indig-nato.html

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  5. Comunque fino a 30 anni fa circa si pensava che l'attacco nipponico a pearl harbor fosse stato improvviso e inaspettato questo è quello che gli ameriCANI propagandavano poi negli anni 90 i servizi USA hanno desecretato dei documenti che dimostrano che i servizi segreti USA sapevano benissimo che i giapponesi preparavano un attacco a pearl harbor ma non fecero nulla forse perché volevano la guerra volevano una scusa per la guerra... questo fa pensare a chissà quante altre cose sono state secretate dai suoi amichetti AmeriCANI sulla seconda guerra mondiale quanti lati oscuri...
    LUCA SOCIAL-NAZIONALISTA

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