martedì 4 febbraio 2020

Per risolvere la crisi serve un nuovo strumento, non nuove regole


La via di “ridiscutere le regole dell’eurosistema” è un vicolo cieco totale, per la semplice ragione che il blocco tedesco è disposto ad aprire il dibattito esclusivamente se la finalità è renderle più rigide. Non viceversa.

Per questo motivo il progetto CCF è concepito come un nuovo strumento da inserire nell’ambito dell’eurosistema, per ottenere gli effetti a noi necessari (rilancio di domanda, produzione e occupazione e contestuale riduzione del rapporto tra Maastricht Debt e PIL) senza che ci sia la necessità di ridiscutere nulla con nessuno.

L’unica possibile alternativa sarebbe, in teoria, la rottura dell’euro. Per la quale, tanto per cominciare, non esiste il necessario consenso politico.

Ma a prescindere da quest’ultimo tema, nessuna ha mai neanche indicato in modo dettagliato e plausibile i meccanismi operativi e i passaggi tecnici che sarebbe necessario attuare per arrivare a rompere l’euro.

Inoltre, i soggetti da coinvolgere nel processo sarebbero un numero molto elevato, e si dovrebbero muovere in modo totalmente compatto e coeso. Mentre oggi tantissimi di questi soggetti sono schierati, al contrario, a favore dello status quo.

Sono quindi molto preoccupato dal fatto che, quando M5S e Lega erano al governo insieme, il nostro gruppo di ricerca abbia trovato ascolto da parte di parlamentari M5S (arrivando successivamente alla presentazione di un progetto di legge firmato da 90 di loro); i quali, però, non sono riusciti a ottenere che la Lega facesse fronte comune con loro per sbloccare la situazione.

Le ragioni di questo mi sfuggono. E mi sfugge che cosa, esattamente, la Lega abbia intenzione di fare, se e quando tornerà al governo in posizione di leader in una futura, eventuale coalizione maggioritaria.


20 commenti:

  1. Imho mi sembra tutto perfettamente chiaro. La Lega è sempre stata quello che è. Un partito gatekeeper a cui interessa solo il mercato europeo e nello specifico gli scambi commerciali tra il Nord ita e le altre zone della macro regione transalpina europea (Bavaria ecc). In Lega comandano Giorgetti Zaia Maroni Calderoli. Salvini è solo il loro uomo immagine che raccatta voti con le sue pagliacciate pseudo sovraniste. Se la Lega fosse al governo (e dubito che c voglia andare davvero) non cambierebbe assolutamente nulla. Continuerebbe l'avanzo primario solo che a differenza del pd lo spalmerebbe anche sui ceti medio bassi con la flat tax (o quel che è). Per la cronaca io ODIO il Pd tanto quanto la Lega e gli altri in Parlamento (escludendo quei parlamentari del 5S che propongono il suo ccf)

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    1. Introdurre i CCF non danneggia di certo le imprese del Nord né gli scambi commerciali con la macro regione transalpina (né con nessun altro). Anzi rende le aziende italiane (del Nord e del Sud) immediatamente più competitive.

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    2. Lo so bene. È la Lega che evidentemente non lo sa. O finge di non sapere.
      Dalla loro bocca escono solo le paroline cambiare l'Ue o creare gli USE. Oltre ad abbassare le tasse (non spiegano come però. Col ccf potrebbero ma non li sento neanche nominarlo). Borghi il furbone lo conosce ma idem con patate (il mini bot non è ben congegnato ahilui. E manco quello nominano più cmq

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    3. Caro Anonimo, di nome e di fatto! La tua analisi sulla Lega è perfettamente sbagliata. Dire che in Lega comandano tutti escluso Salvini è una boiata talmente grossa che rende inutile ogni ragionamento e vani tutte le altre considerazioni che hai fatto. Perché non provi ad informarti meglio, magari c’azzecchi. Ma non credo proprio...

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  2. Salve sono un altro. A mio parere dietro la Lega ci sono forti gruppi di pressione e di interesse finanziario e simile. Ecco perché non decolla il ccf.

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    1. Non ho elementi per confermarlo. Allora possiamo sospettare la stessa cosa per il M5S: 90 parlamentari hanno firmato il progetto di legge, ma al loro interno poi hanno trovato un muro di gomma. A prescindere dal fatto che in coalizione con il PD i CCF ovviamente non li fai.

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    2. Certamente vale per tutti i partiti. In ogni caso anche volendo escludere quest'ipotesi (molto probabile) vogliamo credere davvero che sia solo per il fatto che non abbiano capito come funziona il vostro progetto?

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    3. Non so quanti, a livello di vertice, l'hanno capito. Alcuni sì, ma non pensano che si riesca a formare il consenso politico per attuarlo. Spero che si sbaglino. E ce la metto tutta per FAR SI' che si sbaglino...

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  3. La mia impressione è che lei in qualche modo , nel porsi l'interrogativo sulla Lega e sugli altri attori politici, si possa dare una risposta da solo riguardandosi altri suoi post , quando lei stesso dava conto di discorsi e proposte di potenziali miglioramenti dell'assetto generale dell'eurozona, ed indicava chi si opponeva. Ci potranno sicuramente essere problemi di comprensione sugli aspetti tecnico-economici della sua proposta, visto lo scarso livello mentale della nostra classe politica, ma se non altro essa sa chi da le carte , accetta questo stato di cose e non ha voglia di fare niente di rischioso per metterlo in discussione. L'evidenza economica ( che lei in qualche modo rappresenta ) tende a perdere di fronte alla volontà o non volontà politica .Era relativamente autoevidente che l'austerità, le politiche anticicliche ecc ecc avrebbero portato stagnazione , aumento del rapporto debito/pil e compagnia bella, eppure si è trovata la volontà politica di applicarle, in base alla non volontà di mettere in discussione la visione generale ed i rapporti egemonici collegati ad essa.Vogliamo parlare di parti sociali ? Siamo il paese ad un livello di paradosso tale che vediamo Confindustria e confederali in occasione delle elezioni europee sottoscrivere insieme un documento di lode ad un modello implicitamente basato per l'appunto su compressione della domanda interna e deflazione salariale, non so se rendo l'idea.
    Venendo nello specifico alla Lega, chi glielo fa fare di dare retta ai Borghi e/ o ai Bagnai , se non per fare una tantum finta di mettersi di traverso ( vedi vicenda Mes ) , quando al momento i Zaia e i Fontana sono in attesa del piatto pronto dell'autonomia differenziata, apparecchiato come si sa dalla riforma costituzionale del "PD" di allora ? Poi, se e quando la Lega andrà al potere, vedremo se cambierà atteggiamento sui grandi temi , ma come altri commentatori hanno già espresso, anch'io tendo a dubitarne.

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    1. E' sicuramente possibile che abbia ragione lei. Sarebbe però una posizione alquanto miope da parte dei vari Fontana e Zaia. L'autonomia differenziata senza risolvere i problemi generali dell'economia italiana vuol dire accaparrarsi qualche briciola in più invece di riempire il piatto per tutti. A meno che non si punti alla secessione, naturalmente: e l'anima secessionista nella Lega esiste ancora, questo è vero. Ma (al di là delle opinioni in merito) Fontana, Zaia & c. pensano davvero che sia un obiettivo realistico ?

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  4. Ma certo che sono miopi, e certo che , parafrasando le sue parole, dal loro punto di vista "piutost che nient l'è mej piutost", cioè mi tengo le briciole, mi faccio gli affaracci miei e magari riesco anche a "dare meno soldi ai terroni".
    Mi rendo conto che per uno come lei che ha una capacità di analisi e visione economica e che sta sottoponendo al mondo politico con impegno una proposta economico/politica concreta collegata alla sua visione , ciò che le sto dicendo è deprimente , però di nuovo mi pare che abbia già le risposte nelle sue stesse parole.La Lega in sè ed i suoi singoli esponenti non sono diversi da altri segmenti della classe dirigente, anche opposti per professione o posizione politica,e sono tutti accomunati dalla miopia , che siano Zaia che si " accontenta " dell'autonomia differenziata visto che la Padania dei suoi sogni è troppo un casino da mettere in pratica, e a maggior ragione nel breve termine, o che siano Fubini del gran "partito di Bruxelles "che ti racconta che il Mes va bene . Si naviga a vista e al breve termine, in base al pilota automatico che altri hanno impostato per noi, e ci si racconta storie per negare l'evidenza oppure per far finta di opporsi, e qui torno al discorso dell'austerità , stagnazione, debito, ed insomma più in generale a tutta la posizione gerarchica, politica, economica dell'Italia in questa UE ed in questo euro.

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    1. Qui deve entrare in gioco lo statista… se ce n'è uno, e se emerge al momento opportuno. Quello che deve avere la visione più ampia e la leadership per metterla in atto.

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    2. Certamente.E soprattutto uno statista che abbia una minima idea di quella categoria dell'agire politico che va sotto il nome di interesse nazionale.Ed è qui che mi prende lo sconforto. Mettendo le mani avanti che per conto mio in politica i copioni ed i collettivi sono più importanti dei singoli personaggi, mi viene in mente Prodi, che prima ha regalato all'asse franco-tedesco e più in particolare alla Germania un'entrata nell'euro alias marco senza contropartite, poi è stato "premiato" con la presidenza della Commissione dove ha portato a compimento l'allargamento ad Est, cioè ha conferito alla Germania un'area economico-produttivo integrata ed agli Usa via Nato un'area di espansione militare.Insomma , tra il serio ed il faceto, un vero statista, e però non per noi ,ma per gli altri appena citati. E guardi che a quei tempi nel mio relativo candore mi è anche capitato di pensare che fosse il meno peggio...

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    3. Beh Prodi uno statista proprio no, neanche per conto terzi. Semplicemente, un reggisacco.

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  5. Domanda per capire come funzionano i rapporti comunicativi fra parlamentari: riguardo i 90 senatori/deputati che hanno cercato di promuovere il ccf come agenda politica, vorrei capire se il resto di tutti gli altri del 5S e degli altri partiti inclusa Lega (pd lasciamo perdere) fanno semplicemente orecchie da mercante/gnorri glissando oppure se rispondono che non se ne può fare nulla. Cabras le ha per caso detto qualcosa su come si comportano ? Per capire l'umanità (meschina) di questi individui. Non penso che possano sempre giustificarsi con la scusa dei loro 1000 impegni/intrallazzi da politicanti (o è proprio cosi?)

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    1. Borghi (per il quale continuo ad avere stima) ha glissato. Quanto ai M5S, non so (chiederò) se Cabras abbia interpellato tutti i parlamentari o solo i 90 (che non sono comunque pochi) firmatari.

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  6. https://twitter.com/MoriMrc/status/1225838282346573824

    Che ne pensa? Si va verso ulteriori cessioni sovranità e unione fiscale?

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    1. Mi deve fare un copia incolla. Il simpatico Mori mi ha bannato perché affermo che il breakup dell'euro è una strada improba (secondo lui invece si farebbe in cinque minuti, naturalmente a condizione di dargli pieni poteri…).

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  7. https://twitter.com/ItaliaNewsYT/status/1225833611271823361

    Provi qui. È un file immagine non posso copiare e incollare. Mi spiace per il ban.

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    1. Non si preoccupi, il ban non mi fa caldo né freddo. Ho letto, ma di unione fiscale non si parla. Il riferimento è sempre a MES, EDIS, unione bancaria eccetera. Cose note (poi speriamo che non passino, ovviamente). Io il rischio dell'unione fiscale non lo vedo. Non lo vogliono i tedeschi sempre terrorizzati all'idea di dover un giorno pagare per gli altri, Paesi Bassi, Lussemburgo e Irlanda che vivono dei loro status di paradisi fiscali, eccetera.

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