La riforma monetaria
per il conseguimento della piena
occupazione
Le origini della
crisi economica sono molto più
semplici e molto più facili e rapide da risolvere di quanto si creda.
Risiedono in un problema di funzionamento
del sistema monetario, la corrente vitale senza la quale il motore
dell’economia non si avvia.
Paradossalmente,
le politiche economiche degli ultimi anni hanno creato un terribile circolo vizioso, soprattutto ma non solo in
Europa, per aver trascurato o dimenticato principi e concetti noti da decenni: il paradosso della frugalità, la
trappola della liquidità, gli effetti perversi dei sistemi monetari rigidi.
Il libro espone
con chiarezza e rigore metodologico come l’ignorare questi concetti abbia
ricreato problemi analoghi a quelli sperimentati durante la Grande Depressione;
quali errori d’impostazione e di
gestione abbiano caratterizzato il sistema monetario europeo dall’avvento
dell’euro in poi; quali riferimenti storici consentano di interpretare
la realtà odierna e di identificare le soluzioni della crisi.
Fornisce,
infine, una serie di meccanismi “chiavi in mano” – i Certificati di Credito Fiscale, i Tax-Backed Bonds, il
rifinanziamento a breve termine del debito pubblico con vincoli di portafoglio
al sistema bancario – che consentono una
rapida e poderosa ripresa dell’economia.
Risolvendo, tra
l’altro, i difetti strutturali del sistema monetario europeo – ma senza dover attuare una “rottura secca”
della moneta unica.
Non c’è motivo per prolungare l’attuale, pesante
malessere dell’economia, per restare inerti di fronte al deterioramento del
tessuto sociale che si sta, ogni giorno di più, aggravando. E’ una situazione
che si può e si deve risolvere in fretta, per recuperare le condizioni di sviluppo armonioso e di pacifica convivenza
che l’Italia e l’Europa hanno saputo costruire durante la seconda metà del
ventesimo secolo.
può cortesemente darmi più dettagli sul libro
RispondiElimina( autore, editore,ISBN,etc..)? grazie GFC
E', appunto, un progetto... c'è un contatto in corso finalizzato alla pubblicazione entro ottobre. Ho postato la traccia editoriale e presto farò lo stesso con l'indice, per raccogliere opinioni e... suscitare un po' di curiosità. Traccia e indice sono ancora da concordare con il co-autore e con l'editore: l'argomento base naturalmente è quello del superamento della crisi mediante riforma del sistema monetario e recupero dell'autonomia nazionale.
RispondiEliminaVi tengo aggiornati man mano...
per quel minimo che posso servire,mi consideri a sua dispsizione.....GFC
Eliminaentro ottobre!!! ... speriamo che l'Italia ci arrivi :-)
EliminaGrazie in anticipo, intanto, per commenti e suggerimenti... e a tra pochi giorni per gli sviluppi.
RispondiEliminaDott.Cattaneo è da poco che leggo il suo interessante blog ma non ho capito,considerata la struttura dei certificati di credito fiscale,come fa ad essere sicuro che lo stato italiano fra 2 anni avrà le casse abbastanza piene da poter accettare "carta" per tasse, imposte, ticket sanitari, multe ecc.e non soldi veri.
RispondiEliminaGrazie x un'eventuale risposta.
Giovanni.
Vedi post del 21.4: in una situazione di domanda depressa, un'azione di sostegno produce un incremento di PIL più che proporzionale (è vero anche il contrario quando si effettuano azioni restrittive, e questa è la causa del disastroso risultato delle politiche di austerità adottate in mezza Europa). A parità di condizioni, quando nel 2016 i CCF saranno utilizzati e ridurranno le entrate statali, il PIL sarà 300 miliardi più alto rispetto al caso "senza CCF". Il maggior PIL produce le maggiori entrate che compensano l'utilizzo dei CCF. Si arriva ad avere lo stesso debito pubblico in euro, ma con un PIL molto più alto - e il rapporto debito / PIL è inferiore di oltre venti punti.
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