Più semplice di
così non so come spiegarlo:
Emetto, nel
2017, Certificati di Credito Fiscale (CCF) utilizzabili per ottenere riduzioni fiscali a partire dal 2019.
Li distribuisco
a cittadini e aziende, e li uso anche come corrispettivo di investimenti
pubblici e spesa sociale.
Introduco per
legge, fin da subito, incrementi di
imposte o tagli di spese che si attiveranno nel 2019, per lo stesso importo dei
CCF che arrivano a scadenza (clausola di salvaguardia – CdS).
Ma la CdS si
attiverà solo se la ripartenza dell’economia
(o altre azioni nel frattempo attuate) non avrà prodotto, nel frattempo,
gettito almeno pari all’utilizzo dei CCF.
I CCF
distribuiti sono un titolo che ha valore fin da subito. Rappresentano potere d’acquisto
e arricchimento patrimoniale. Possono essere convertiti in euro vendendoli sul
mercato finanziario, o anche utilizzati come corrispettivo diretto per acquisti
di beni e servizi (nessuno sarà obbligato ad accettarli, ma sono liquidi e
hanno valore finale certo – quindi saranno accettati).
In pratica attuo
contemporaneamente un’azione fiscale espansiva e un’azione fiscale restrittiva,
per pari importo, con decorrenza 2019.
Ma l’azione
espansiva produce effetti immediati, perché prende la forma di un titolo
negoziabile e trasferibile (i CCF).
L’azione
restrittiva (la CdS) agisce solo nel 2019, e solo in caso di necessità. Con
ogni probabilità, non troverà mai attuazione.
Non c’è, MAI,
nessun incremento di indebitamento.
Se ci si rifiuta
di mettere in atto quando sopra, si accetta (desidera ?) il proseguimento della
crisi, per un periodo di tempo indefinito ma con ogni probabilità per svariati
anni, se non decenni.
Supponiamo che sia in vigore questo sistema.
RispondiEliminaSono un disoccupato e mi servono 5000 euro per trasferirmi in prova in un'azienda in Toscana.
Mi chiamo Lorenzo Zanellato.
Cosa devo fare per prima cosa? Dove devo andare? L'iter...
Tu non devi fare niente di particolare. Se rimettiamo in modo l'economia mediante interventi espansivi sulla domanda e sulla competitività delle aziende, attuati per il tramite dei CCF, con ogni probabilità non avrai bisogno di spostarti per trovare lavoro...
EliminaOk.
EliminaQuindi mi stai dicendo che gli effetti del ccf sono indiretti rispetto al disoccupato,visto che i ccf servono per diminuire le imposte e colmare il gap di competitività tra centro e periferia.
Per pagare le imposte significa che stai già lavorando,quindi la mia domanda è : chi mi dice che i ccf verranno usati per abbassare i costi delle imprese e colmare il gap? ...può anche essere che gli imprenditori ne approfittino per abbassare i prezzi solo del 20% rispetto ad un gap del 100% e intascare e portare a Monaco o in Lussemburgo gli altri 80% derivanti dai ccf. E saremmo ancora con il sedere per terra a causa del l'avidità dei privati.
Ma una parte delle emissioni sono destinate a investimenti pubblici (opere di pubblica utilità che danno lavoro ad aziende sul territorio) e spesa sociale (innalzamento di sussidi e pensioni minime, per esempio). Vedi l'allocazione ipotizzata nel post del 21.6.2016.
EliminaQuanto al recupero di competitività, in una situazione di capacità produttiva fortemente sottoutilizzata la cosa che rende meglio agli imprenditori è proprio ridurre i prezzi, aumentare i volumi prodotti e ottimizzare lo sfruttamento dei costi fissi (portando a regime impianti oggi parzialmente inattivi, senza incrementi di costi fissi o investimenti). Vedi post del 26.12.2015.