“Il deficit va
ridotto perché altrimenti i mercati non ci comprano il debito pubblico”: questo
è il leitmotiv costante nella comunicazione
di Banca d’Italia, di Confindustria, dei media
paludati eccetera.
Lasciamo, per un
momento, da parte il fatto che la solvibilità e l’affidabilità del debito
pubblico italiano dipendono solo dalla garanzia della BCE, l’emittente degli
euro (moneta in cui quel debito è denominato): come si è visto nel luglio del
2012, quando tre parole di Mario Draghi (il whatever
it takes) hanno abbattuto lo spread ed
evitato la rottura della moneta unica (che era, letteralmente, a un passo).
Ma se il problema
è quello – bloccare l’incremento del debito, perché altrimenti “i mercati
smetterebbero di comprarlo”, qual è la risposta più logica e conseguente ?
Smettere, certo,
di aumentare il debito da collocare sul mercato.
Ma senza fare
austerità, senza distruggere domanda, senza gettare milioni di persone in
povertà, senza provocare il fallimento di decine di migliaia di aziende.
Smettere di
aumentare il debito da collocare ma nello
stesso tempo incrementare domanda e potere d’acquisto a disposizione di
famiglie e aziende.
Come ? tramite
l’emissione diretta da parte dello Stato di un mezzo di pagamento che non ha bisogno di essere collocato sul
mercato.
La Moneta Fiscale in una o più delle sue possibili forme (quali i Certificati di Credito Fiscale)
è la risposta corretta.
L’austerità, la contrazione
del potere d’acquisto in circolazione, non lo è. E’, al contrario, la strada
per rendere la crisi permanente, con tutte le sue conseguenze in termini di
disoccupazione, sofferenze, disagio sociale, crescita delle diseguaglianze.
Dato il poco coraggio del M5S (che addirittura parla di rispettare il fiscal compact...) e le pressioni di Mattarella, l'emissione di crediti fiscali sembra ancora di più la scelta migliore. Hai provato a parlarne con Borghi recentemente? :)
RispondiEliminaSì, lui insiste sui Minibot - sono stati inseriti nel programma comune - che hanno senso come passo preliminare ma devono diventare titoli emessi "fiat", non solo cartolarizzazioni di crediti già esistenti. Vedi (ad esempio) il post del 9.12.2017.
EliminaMa non mi è chiaro il motivo per cui sarebbe contrario alla soluzione ccf + minibot, che scuse tira fuori?
EliminaNon ha mai detto di essere contrario. La posizione è "cominciamo con i Minibot, anche se so che non basta...". Altro non dice, per ora.
EliminaNON SONO L'ANONIMO PRECEDENTE.
Eliminae allora io credo che in un secondo momento saranno inseriti (spero). Con i soli mini bot che son vincolati solo ai crediti ......con quello che prevede il programma/contratto tra lega/m5s...stando nei vincoli europei non reggono...perché stando a queste regole (i parametri bla bla bla ..) non è possibile portare avanti un programma del genere (abolizione fornero, reddito di cittadinanza, flat tax, etc etc )..è possibile solo emettendo mini bot + ccf.
Quindi lo faranno secondo me....altrimenti non capisco come faranno a realizzare tutto quel popò di roba...
altro:
leggo adesso nella Repubblica questa notizia.
http://www.repubblica.it/politica/2018/05/14/news/di_maio_e_salvini_da_mattarella_senza_nome_premier-196349442/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T2
di cui estrapolo:
---->>>Tra i nomi di ipotetici premier “tecnici” circolati in queste ore anche quello di Giulio Sapelli, 71 anni, economista. Che afferma: “Non parlo di me da sempre, ho fatto della riservatezza la mia cifra di vita. E quindi non commento. Però, da quanto ho letto, il programma M5S-Lega è un buon programma e come cittadino lo condivido”.
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Beh a me se mettono Giulio Sapelli mi sembra un ottima scelta...
Scelta sicuramente interessante, se confermata. Alle illazioni però di regola non do peso. Anche se è molto più plausibile di quelle che circolavano nei giorni scorsi (tipo Tabellini...) e Sapelli non l'ha smentita.
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