Azzardo una
previsione, con la premessa che si tratta di un esercizio particolarmente
aleatorio, dopo il voto di ieri sera che ha pesantemente (oltre le previsioni)
bocciato l’accordo (oggettivamente indigeribile) negoziato da Theresa May.
La posizione delle
parti in causa si può riassumere come segue.
I remainers puntano a un nuovo referendum,
ma è difficile formare una maggioranza parlamentare disposta a concederlo, e
del resto le probabilità che prevalga nuovamente il leave sarebbero significative.
Il leader dei
laburisti, Corbyn, punta alle elezioni anticipate, non per bloccare la Brexit
(anche se una buona parte del suo partito lo vorrebbe) ma per rinegoziare l’accordo
con la UE. Ma i tempi tecnici e politici da qui a fine marzo (data in cui la
Brexit, se non accade nulla, avrà luogo, e in forma hard) sono tiratissimi. E di fronte al rischio di tenere elezioni
anticipate (con forti probabilità di perderle) l’attuale maggioranza di cui
dispone Theresa May, per quanto risicata, potrebbe reggere, e credo reggerà, al
voto di sfiducia.
La commissione UE
mantiene un atteggiamento oltranzista e nega la possibilità di riaprire
negoziati per migliorare l’accordo a favore del Regno Unito: ma lo ritengo un bluff, perché i danni che subirebbero
gli esportatori dei principali paesi (Germania in primo luogo) sono troppo
elevati.
Quindi:
Il governo May
regge, sia pure per il rotto della cuffia.
Non c’è secondo
referendum.
La UE accetta (all’ultimo
minuto o quasi) una serie di concessioni.
La Brexit ha luogo
a fine marzo, a condizioni migliorative per il Regno Unito. Quanto migliorative
dipende non tanto dalla UE ma dalla coesione (o non coesione) interna dell’establishment britannico. Theresa May ha
chiaramente dimostrato la volontà di annacquare la Brexit (del resto ha fatto
campagna per il remain al referendum),
ma ha tirato troppo la corda. Dovrà ottenere qualcosa di sostanzioso perché il
parlamento di Westminster approvi le nuove condizioni.
Si rimarrà appesi
a un filo fino agli ultimissimi giorni, e poi verrà annunciato un nuovo
accordo. Che sarà sicuramente meno soft
dell’attuale. Ma niente hard Brexit.
Intanto stasera è stata respinta la mozione di sfiducia contro la May, 325 voti contro 306. Direi che la prima previsione l'ho azzeccata, aspettiamo le altre...
RispondiEliminaQuindi lei prevede una mezza brexit ?
RispondiEliminaPrevedo un compromesso tra l'accordo May-UE (quello bocciato, che sarebbe stato una Brexit totalmente finta) e la Hard Brexit.
EliminaChe ne pensa dei tardivi "pentimenti" sull'austerità di Monti e Juncker ? A parte l'ipocrisia non le sembra sospetto ? Tipo preparare lo spin per una "nuova" Ue più benevola ma sempre sovranazionale con relative cessioni sovranità?
RispondiEliminaIl sospetto viene. Ma in ogni caso l'oltranzismo tedesco nei fatti non si è attenuato. Non c'è nessuna proposta condivisa che porterebbe a una UE più benevola.
EliminaMi son dimenticato di scrivere benevola tra virgolette; infatti se anche ci fosse un BCE che garantisce i debiti degli Stati MA sempre indipendente e quindi in mano al potere finanziario, non sarebbe molto meglio di adesso...
EliminaAd ogni modo non si parla (per quanto attiene alle proposte concrete che circolano negli ambienti UE) nemmeno di quello.
EliminaPerò si parla di FME ed Unione bancaria o no ? Che in effetti farebbero parecchi danni...
EliminaAppunto.
EliminaChe cosa prevede l'accordo di questo mese tra Merkel e Macron ? Una Kerneuropa a più livelli e velocità di moneta ?
RispondiEliminaNon ho studiato i dettagli dell'accordo franco-tedesco, mi pare più un patto di consultazione e di condivisione di alcune decisioni. Ma di sicuro non prevede alcuna segmentazione dell'euro.
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