L'incontro ha lo scopo di approfondire il tema dei Certificati di Credito Fiscale, direttamente con i loro elaboratori e proponenti.
Il fine è di riunire e di attivare una squadra di attivisti esperti sul tema, in modo da incrementare la pressione sui parlamentari di tutti i raggruppamenti, sulle forze di governo, sui corpi intermedi e sulla società civile.
All'incontro parteciperanno, in qualità di tecnici - elaboratori del progetto, Marco Cattaneo (io…), Stefano Sylos Labini e Giovanni Zibordi. Deve confermare la sua presenza Gennaro Zezza, mentre Biagio Bossone e Massimo Costa potrebbero inviare dei videomessaggi.
Il programma di massima è il seguente:
Sabato 9 febbraio 2019
Ore 10.45 ritrovo presso la sala riunione del MillenHotel, via Cesare Boldrini 4 (dietro la stazione centrale di Bologna).
Ore 11-13 breve introduzione e interventi dei tecnici.
Ore 13-14 pausa pranzo.
Ore 14-17 domande degli attivisti ai tecnici.
Ore 17 conclusione e saluti
Per ulteriori chiarimenti, contattare Alessandro Carità a tfast.carita@gmail.com.
Salve una domanda sull'economia aperta e gli imperi economici prendendo due esempi: caso USA e caso Cina (il secondo non è ancora un impero globale di fatto ma tende a diventarlo). Il primo fa in modo di tenere sotto la sua dipendenza gli Stati importando molto da questi (risultato grosso deficit a spese della economia interna USA). Il secondo invece esporta molto e ottiene un grosso surplus (poi anche la Cina ha comunque un economia interna non omogenea con aree sottosviluppate). Domanda un impero per essere tale deve tenere i suoi Stati vassalli dipendenti da lui giusto? Per fare questo bisogna per forza essere in deficit come gli USA ? O si può agire al contrario come la Cina o Germania vendendo loro merci anziché comprarle ? Il mio dubbio deriva dal fatto che in ambo i casi si dipende dal Paese dominante. È così?
RispondiEliminaGli esempi che lei cita evidenziano che non c'è una regola univoca. La forza dell'economia si traduce in forza finanziaria e anche (potenzialmente e spesso praticamente) militare, e questo accade sia a paesi in surplus che a paesi in deficit (negli interscambi esteri).
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