Riccardo Magi di
+Europa critica Giorgia Meloni perché quando stava all’opposizione il suo
armamentario retorico era “Italia svenduta agli stranieri, invasa dagli
immigrati, schiava degli euroburocrati, prende ordini da Merkel”. Mentre ora che
è al governo dice tutt’altro: “guai a fare una narrazione autodistruttiva”.
Ma la critica di Magi è completamente fuori strada. I problemi dell’Italia sono in larghissima misura proprio dovuti alle cessioni di sovranità, all’asservimento a poteri esterni, alla perdita di controllo dell’economia causata dalla moneta unica e dalle sue regole.
E tutto questo è stato largamente assecondato, ebbene sì, proprio dalla “narrazione autodistruttiva” a cui il partito di Magi ha largamente contribuito, quantomeno nella misura massima consentita dal suo (modesto) successo elettorale e dalla sua (per fortuna scarsa) visibilità.
Gli italiani che non si sanno governare, gli italiani che hanno bisogno del vincolo esterno, gli italiani che sono vittime di se stessi: nessuno più degli esponenti di +Europa ama reiterare questi concetti.
Le narrazioni autodistruttive sono letali, e questo Giorgia Meloni fa benissimo a dirlo. Poi è criticabilissima per non aver saputo, spesso, far seguire i fatti alle parole. Per esempio sulle accise. Per esempio sulla circolazione dei crediti fiscali.
Ma queste
critiche sono legittime da parte di chi le narrazioni autodistruttive le ha
contrastate e combattute. Non da parte di un partito che ha fatto delle cessioni
di sovranità (come riflesso anche nel nome) il punto chiave della sua proposta
politica.
Esatto!
RispondiEliminaDiciamo che entrambi sono “ il problema italiano “ Tutti che urlano ma nessuno ha una visione economica sociale” Purtroppo 😣
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