Quando un’organizzazione non funziona, una spiegazione classica, buona più o meno per tutti i casi e per tutte le stagioni, è che il problema è costituito dalla burocrazia, dall’eccesso di regole, dalle procedure inutilmente complicate. Le cose funzionerebbero molto meglio se tutto si semplificasse, se tutto diventasse più semplice e lineare.
Per carità, evitare complicazioni inutile è sicuramente un obiettivo condivisibile, uno sforzo encomiabile. Però non mi ricordo di aver mai visto questa strategia produrre risultati concreti.
Di solito i tentativi di ridurre la burocrazia si traducono in libri dei sogni, quando non in varianti sul tema “creiamo un comitato per ridurre i comitati”, un “regolamento per eliminare i regolamenti” o roba del genere.
Nel caso della UE, la ricetta mi pare perdente in partenza ancora più del solito. E la ragione è banale: buona parte di quello che fa la UE è produrre regole. Forse due terzi dei suoi dipendenti e collaboratori sono dediti a quello (gli altri fanno cose ancora più dannose, spesso MOLTO più dannose).
Per sburocratizzare la UE una strada c’è, ed è
abolirla. Il che mi pare un’eccellente idea. Improbabile però che venga
intrapresa per iniziativa autonoma della UE stessa…
E' peggio del modello USA perché il modello USA crea diseguaglianze ma almeno sostiene la crescita. La UE crea diseguaglianze e basta.
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