lunedì 9 settembre 2024

L’Unione Europea e la competitività

 

Sinceramente non ho capito in che cosa consistano le raccomandazioni di Mario Draghi e di Enrico Letta in merito a cosa fare per rendere l’economia UE più competitiva. Ho solo letto parecchi articoli che drammatizzano un recente discorso di Draghi, dove si è affermato che senza riforme “mai vista prime” la UE rischia di scomparire.

Per la verità non mi sto neanche sforzando di capirle, s’intende sempre le raccomandazioni. Per alcuni lustri si è ripetuto ad nauseam che la UE aveva bisogno di profonde riforme e di salti in avanti, e i risultati sono stati ampiamente deleteri.

Di chiaro vedo solo una cosa. La UE perde terreno rispetto a USA e Cina, dove non esiste niente di paragonabile alle regole di bilancio pubblico UE, e dove ci si preoccupa poco o nulla di quello che sembra essere il pensiero di gran lunga predominante degli euroburocrati – contenere la spesa per “risanare la finanza pubblica”. Ovviamente senza riuscirci.

A me pare che il recupero di competitività si ottenga investendo. Nei settori e con le modalità giuste, certo. Tramite il settore pubblico o tramite sostegni al settore privato. Ma investendo, quindi spendendo. Non tagliando, non contenendo, non “risanando”.

Quand’anche Draghi e Letta fossero le brillanti menti economiche che qualcuno pensa che siano (più Draghi che Letta, a dire il vero) mi sfugge come le loro raccomandazioni, quali che siano, potrebbero essere applicate, se i vincoli (autoimposti e insensati) di finanza pubblica restano la prima preoccupazione di Bruxelles.

Per questo non mi sforzo di capirle, le raccomandazioni, o anche solo di venirne a conoscenza. Non mancherò, nel caso, di riconoscere che mi sono sbagliato.

2 commenti:

  1. Stefano Sylos Labini: Investimenti pubblici centralizzati e debito comune: "servono investimenti per almeno 750-800 miliardi di euro all'anno da finanziare con debito comune". Il progetto di Europa federale di Mario Draghi per me è irrealizzabile nel breve periodo. Se i paesi dell'eurozona avessero voluto procedere sulla linea indicata da Mario Draghi di un'Europa federale con investimenti pubblici centralizzati e debito comune lo avrebbero nominato direttamente Presidente della Commissione Europea. E' evidente che non c'è la volontà politica anche perchè servirebbe un "Presidente degli Stati Uniti d'Europa", un ministro del Tesoro e così via. Impensabile.

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    1. Antonello Climan: Ma poi, mi sono anche stancato di vedere ovunque questa parola 'competitività'.
      Non siamo nello sport dove deve assolutamente esistere la competitività tanto è solo sport, alla fine ci si dà la mano, si va casa e si mangia.
      Per come la intendono loro nel Mondo ultra liberista di mercato competitività significa che chi ce la fa vive e prende tutta la torta, gli altri rimangono senza torta e muoiono letteralmente.
      Ecco, hanno anche stancato loro che parlano di inclusività, di parole vuote buone un tanto al chilo e poi ci infilano sempre la competitività da giungla. Il liberismo che cercano in ogni modo di imporre è giungla spietata, che vuol dire guerra.
      Nella giungla tutto è permesso, mors tua vita mea. Così vivono gli animali nella giungla.
      Ecco, così è il Mondo da loro pensato, un Mondo perennemente in guerra, con tanti morti e feriti gravi, dove c'è chi prende tutto e chi crepa. Questa la nuda e cruda verità.
      Allora, se proprio vogliono imporre questo sistema parlino in Modo chiaro:
      "La vita che vogliamo è una giungla, dove vige la legge del più forte e il più competitivo. Chi non è competitivo perirà ed è giusto così, chi invece sarà più forte vincerà e prospererà".
      Se sembra un discorso n.a.zi è perché questo è andando all'essenza.

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