mercoledì 16 ottobre 2024

Alternative alla coercizione statale ?

 

Leggo che Javier Milei, in un discorso al World Economic Forum lo scorso 17 gennaio 2024, avrebbe dichiarato che “lo Stato si finanzia attraverso la coercizione”.

Il che è vero, ma non solo per quanto riguarda il finanziamento delle attività statali. Lo Stato E’ uno strumento di coercizione.

E coercizione è una brutta parola, o almeno suona tale. Però qual è l’alternativa alla coercizione statale ?

A me pare che sia, puramente e semplicemente, il diritto del più forte. E non mi sembra una grande alternativa.

L’alternativa teorica più attrattiva sarebbe un’utopia anarchica, di cui nessuno, a quanto mi risulta, è mai riuscito a descrivere plausibilmente il funzionamento, per non parlare di implementarla nella realtà.

domenica 13 ottobre 2024

Quando Giorgetti si impone


Mi chiede un amico: quando Giorgetti impone una linea di politica economica incoerente con i programmi elettorali della coalizione di governo nonché con le posizioni di molti membri del suo partito, sulla base di quale autorità, sulla base di quali leggi è in grado di farlo ?

La risposta è: sulla base della legge del più forte, che è l’establishment finanziario.

Del resto Giorgetti ha un obiettivo nella vita, che non è far funzionare al meglio l’economia nell’interesse dei cittadini, ma accedere, in un prossimo futuro, a qualche prestigiosa e molto ben remunerata carica nel mondo finanziario e bancario. Che so, presidente di Unicredit. Non CEO, per fare il CEO bisogna lavorare.

domenica 6 ottobre 2024

Che cosa non è il debito pubblico

 

Se uno Stato spende la moneta che emette, il debito pubblico (dovrebbe essere evidente) NON è un mezzo di finanziamento del deficit.

Il deficit pubblico si traduce automaticamente in risparmio privato. L’eccesso di spesa rispetto alla tassazione equivale, nel settore privato, a soldi ricevuti eccedenti quanto pagato in tasse: quindi a un incremento del risparmio.

Se lo Stato spende la moneta che emette, non ha bisogno di collocare titoli di debito pubblico per finanziarsi. Il debito pubblico ha una funzione diversa: è uno strumento offerto al settore privato per impiegare il risparmio finanziario generato dal deficit pubblico.

Il problema del debito pubblico, in Italia, esiste SOLO perché utilizziamo una moneta emessa da un soggetto diverso dallo Stato.

venerdì 4 ottobre 2024

I soldi del deficit pubblico

 

Chi segue questo blog mi ha visto molte volte spiegare che il deficit pubblico non è un impoverimento del paese, in quanto la differenza tra spese del settore pubblico e incassi fiscali (il deficit pubblico) rimane in tasca al settore privato. Se lo Stato spende più di quanto incassa, il settore privato incassa più di quanto spende. Questa è un’identità contabile su cui c’è poco, anzi nulla, da discutere.

OK, mi sento a volte replicare: sarà così, ma i sottoscrittori dei titoli del debito pubblico sono in parte stranieri. Per cui è vero che il deficit pubblico si trasforma, o meglio genera, risparmio privato: ma questo risparmio privato finisca in parte in mano a residenti esteri, quindi fuoriesce dal paese.

Le cose stanno un po’ diversamente. 

Il deficit pubblico alimenta automaticamente risparmio privato e non ha bisogno che vengano emessi titoli per finanziarlo. I titoli del debito pubblico sono un’opportunità offerta ai risparmiatori per impiegare, appunto, il risparmio.

Il risparmio fuoriesce dal paese se il saldo commerciale, cioè la differenza tra esportazioni e importazioni di beni e servizi, è negativa. Se è positiva, al contrario, il risparmio non defluisce dal, ma affluisce nel, paese.

E il saldo commerciale dell’Italia verso l’estero è ampiamente positivo, per circa 50-60 miliardi annui.

E’ vero che una parte dei titoli di Stato offerti dalle pubbliche amministrazioni è sottoscritto da risparmiatori esteri; ma a fronte di questo, ci sono risparmiatori italiani che comprano attività finanziarie straniere. Sono scelte di portafoglio, che derivano da valutazioni di rischio e redditività, dalla volontà di diversificare, in ultima analisi dai gusti personali di ognuno.

Il saldo tra investimenti finanziari e patrimoniali dei residenti italiani verso l’estero, da un lato, e dei residenti stranieri verso l’Italia, dall’altro (la cosiddetta Net International Investment Position, NIIP) è anch’esso positivo: per 165 miliardi secondo il più recente dato Bankitalia (al 31.3.2024).

Per cui, nel caso del nostro paese è del tutto corretto affermare che il deficit pubblico si converte in risparmio privato ITALIANO. Il fatto che una parte dei titoli di Stato emessi vengano acquistati da soggetti stranieri NON rileva e NON smentisce questo dato di fatto.

 

mercoledì 2 ottobre 2024

Dice Dirk Enhts

 Ci sono economisti TEDESCHI non allineati al mantra dell'euroausterità ?

Non tantissimi ma qualcuno sì. Dirk Ehnts ne è un esempio.


Ed ecco quello che CORRETTISSIMAMENTE dice: