Vabbè. Dopo l’articolo
scalfariano di ieri, improntato non so dire se più al panico o più alla
confusione (ammesso che si possa e che sia utile distinguerli) leggere quello
odierno di Panebianco sul Corriere della Sera mi induce a un po’ di ottimismo.
Alcuni concetti
di buon senso ci sono. Ad esempio.
“E’ inutile, e
controproducente, continuare a spendere vuota retorica a favore di un’ipotesi di
super Stato – gli Stati Uniti d’Europa – che probabilmente non nascerà mai e
che, comunque, in questa fase storica, non interessa alla maggioranza degli europei.”
“Una soluzione
confederale è compatibile con la moneta unica ? Forse sì e forse no. Ma chi
vuole mettere in sicurezza l’euro (e bisognerebbe fare il possibile per
metterlo in sicurezza) ha l’onere di individuare soluzioni realistiche,
accettabili per i diversi Stati nazionali, rinunciando alle solite fughe in
avanti, rinunciando a perorare l’idea di un impossibile Stato sovranazionale.”
Naturalmente “mettere
in sicurezza l’euro” è un eufemismo. Qui si tratta di disinnescare una bomba
evitando di farla esplodere.
Per il resto,
ripeto, si tratta di elementare buon senso. Ma leggere queste cose su un quotidiano
fin qui pilastro del dogmatismo europeistoide, è molto significativo.
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