giovedì 23 giugno 2016

Utili esercizi di traduzione

Tradurre nel modo più accurato possibile una citazione di John Maynard Keynes è un esercizio che raccomando. Tradurre richiede di riflettere in modo approfondito sul significato di ciò che si legge – altrimenti è impossibile renderlo in un’altra lingua con la necessaria precisione e significatività.

Inoltre, la prosa di JMK era elegantissima. Un esempio è questo. Un altro, qui di seguito.


“Too large a proportion of recent “mathematical” economics are mere concoctions, as imprecise as the initial assumptions they rest on, which allow the author to lose sight of the complexities and interdependencies of the real world in a maze of pretentious and unhelpful symbols”.

“Una quota troppo ampia della recente economia “matematica” è un semplice intruglio, impreciso tanto quanto le supposizioni iniziali su cui si basa, che permette all’autore di perdere di vista le complessità e le interdipendenze del mondo reale in un labirinto di simboli pretenziosi e inutili”.


Keynes non diceva tutto questo per inattitudine a maneggiare numeri e simboli. Era laureato in matematica, non in economia.

Si rendeva tuttavia conto che i dati quantitativi sono un elemento essenziale per comprendere le “complessità e interdipendenze del mondo reale”; ma, nello stesso tempo, le relazioni che li collegano non richiedono, per essere comprese, strumenti matematici raffinati quanto quelli abitualmente utilizzati dalle scienze fisiche. Al contrario, la complessità del modello analitico rischia di danneggiare, in luogo di agevolare, la comprensione del fenomeno economico sottostante.


Per questa ragione, l’utilizzo dell’analisi infinitesimale in articoli o testi di economia mi crea diffidenza. E ancora di più me ne creano conclusioni basate su modelli analitici, se non si prestano a essere tradotte in un linguaggio discorsivo e allo portata di individui di media cultura, purché discretamente volonterosi di applicarsi al tema.

5 commenti:

  1. cosa ne pensa della Brexit?

    Shardan

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    1. Ormai e quasi sicuro che Donald Trump sarà presidente degli Stati Uniti.

      Proprio ieri in un intervista Trump ha auspicato che Francia , Italia, Spagna seguano l'Inghilterra ed escano dall UE.

      con la Brexit ...a mio parere . è l'inizio della fine del sistema UE/euro...se Trump sarà Presidente degli USA...verrà meno l'appoggio degli USA all'establishment UE/euro...e l'UE potrebbe veramente deflagrare.

      Quindi cambia lo scenario....
      Shardan

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    2. Il prossimo post sarà sulla Brexit... Un paio di giorni.

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  2. Ci sono dei grafici o dati che dimostrino che dove si fa maggiore spesa pubblica si corre di più in termini di pil per il lungo termine e non solo per il breve?Dove? Fonte?
    Lorenzo z.

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    1. No, e non è certo quello che sostengo io ! non si sta affermando che la maggiore spesa pubblica aumenta la capacità produttiva di un paese e la crescita NEL LUNGO TERMINE. Il punto è che immettere potere d'acquisto nell'economia - quindi aumentare la differenza tra spesa e tasse incassate, altrimenti detto il deficit pubblico - permette di riassorbire la disoccupazione che si è creata per effetto (ad esempio) di una crisi finanziaria o bancaria, riportando quindi l'economia in condizione di impiego ottimale delle sue risorse produttive. Vedi per esempio il post del 12.3.2013.

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