Discutendo con gli euroausterici, l’obiezione forse più ricorrente – e forse più insensata – che si sente formulare è che utilizzare l’espansione fiscale finanziata con moneta propria implica con ogni probabilità, per non dire NECESSARIAMENTE E AUTOMATICAMENTE, di esagerare, aprendo quindi le porte all’inflazione incontrollata.
In sintesi: o sei la Germania (quella ordoliberista del secondo dopoguerra, non quella di Weimar) o sei l’Argentina (per non dire lo Zimbabwe o il Venezuela). Il giusto mezzo o una situazione comunque ragionevolmente equilibrata non c’è, non esiste, non è possibile. I governi PER DEFINIZIONE si comportano male, sempre eccedendo sul piano del lassismo, mai viceversa.
Come dire, se stai morendo di sete non puoi bere un bicchier d’acqua. Motivo ? perché lo zio acquisito di tuo cugino ottant’anni fa si è ubriacato di vodka.
Già questo dovrebbe far comprendere la “solidità” dell’obiezione. Ma c’è di più: sbagliare per difetto è molto più pericoloso che sbagliare per eccesso, perché se l’obiettivo d’inflazione è il 2%, sbagliare di quattro punti in meno (cioè produrre una deflazione del 2% su base annua) comporta effetti devastanti sull’economia. Mentre quattro punti in più (6%) sono una situazione non ideale ma assolutamente gestibile. La valutazione degli scostamenti dovrebbe quindi essere molto più benevola per quelli inflattivi che per quelli deflattivi.
Tra le proposte di revisione dei meccanismi di governance dell’Eurozona, per inciso, una proposta che avrebbe senso – ma che salvo mi sia sfuggito qualcosa non sento formulare da nessuno – è di legare i livelli di deficit pubblico dei vari Stati membri all’inflazione.
Se è vero, come
è vero, che da una decina d’anni l'inflazione italiana è INFERIORE a quella
tedesca (nonché ai target BCE), l’Italia dovrebbe essere autorizzata e anzi
SPRONATA ad aumentare i deficit di bilancio pubblico. E la BCE dovrebbe farsene
garante e ringraziare pure, per il contributo fornito al raggiungimento dei
target d’inflazione.
Giampaolo Zanaboni: Sono parzialmente d'accordo. Non basta spendere, bisogna anche spendere bene. Negli ultimi cinquant'anni l'Italia ha avuto a disposizione quantita enormi di denaro, ma, sprecandoli, oggi ci troviamo nella m. Quindi se avessimo anche il triplo delle risorse, e continuassimo con gli stessi criteri, credo che ci scaveremmo ulteriormente la fossa.
RispondiEliminaCi troviamo in difficoltà SOLO ED ESCLUSIVAMENTE perché abbiamo convertito un debito (che tale non era) in lire in un debito VERO in moneta straniera. NON ABBIAMO SPRECATO PROPRIO NULLA, in quei cinquant'anni CON LA LIRA siamo cresciuti più delle medie europee occidentali, abbiamo raggiunto il reddito medio dei paesi più sviluppati, SENZA INDEBITARCI CON L'ESTERO.
Eliminaparole sante!!!
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EliminaLa Germania nazista sfruttò con le sue politiche economiche l'Italia fascista è anche per questo che l'Italia era in difficoltà economiche? Quanto ha inciso aver buttato un sacco di soldi in Spagna e Etiopia?
RispondiEliminaSave
No, era in difficoltà economiche perché c'era la Grande Depressione e in Italia non avevamo uno Schacht... vedi post del 28.1.2013.
EliminaRepubblica di Firenze repubblica di Venezia repubblica di Genova avevano le economie e i mercanti migliori al mondo se si fossero uniti a quest'ora non si parlerebbe inglese ma italiano con l'impero che avrebbero potuto creare...
RispondiEliminaCome si suol dire: "Campa cavallo che l'erba cresce..." Se quest'UE cambierà, sarà solo in peggio.
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