I mercati finanziari continuano a ritenere che i tassi d’interesse sul dollaro saliranno ancora di poco (secondo le stime della maggior parte degli analisti, un solo altro incremento di un quarto di punto) e poi cominceranno a essere tagliati a partire dagli ultimi mesi del 2023.
Lo si comprende esaminando la curva dei tassi sui titoli di Stato USA. La scadenza che offre, mentre sto scrivendo, il maggior interesse annualizzato è quella a 4 mesi, con il 5,26%.
A un anno siamo al 4,84%, a due anni al 4,27%, a tre anni al 3,97%.
Sono poco convinto della previsione implicita in questi dati. La Fed ha lanciato una rapida manovra di lievitazione dei tassi per contrastare l’incremento dell’inflazione, dal 2021 in poi, ed è stata pesantemente criticata per non averlo fatto prima, con il rischio che le cose andassero fuori controllo.
L’inflazione adesso sta rientrando rispetto alle punte massime raggiunte, intorno al 10%. Siamo al 5%, che è una diminuzione sensibile ma vuol dire essere ancora distanti dal target del 2%.
La Fed vuole evitare ulteriori accuse di lassismo. Il che significa che effettivamente il ciclo di incrementi dei tassi è vicino alla sua conclusione, ma non lascerà il posto a riduzioni, bensì a una stabilizzazione ai livelli attuali.
Solo una pesante recessione potrebbe indurre la Fed a cambiare opinione. Ma i dati USA non danno evidenza dell’approssimarsi di nulla del genere. Una blanda recessione tecnica, un paio di trimestri con marginali riduzioni del PIL reale, è possibile, ma niente di più.
Personalmente sarei stupito di vedere riduzioni nei tassi d’intervento Fed prima del 2024, e anche per l’anno prossimo scommetterei molto più sul secondo semestre che sul primo.
Poi rimango
scettico (a dir poco) sul fatto che il maggior costo del denaro sia la strada
giusta per contrastare l’inflazione, specialmente se causata da fenomeni molto
più legati all’offerta che alla domanda. Ma so bene che questa opinione non è
(ancora) condivisa dalle banche centrali.
Fabio Bonciani: Parlare di previsione sui tassi e’ come prevedere il tempo di un giorno tra un mese. I tassi li decidono le BC… e nemmeno secondo logica dottrinale.. quindi!!!
RispondiEliminaVero, ma li decidono secondo certi loro principi, noti (anche se sballati). Per cui un tentativo di previsione ha un senso, e magari anche un minimo di utilità.
EliminaAggiornamento al 22 maggio 2023:
RispondiElimina4 mesi da 5,26% è salito a 5,42%
1 anno da 4,84% è salito a 5,08%
2 anni da 4,27% è salito a 4,33%
3 anni da 3,97% è salito a 4,00%
Il mercato sta spostando in avanti la sua previsione di ribasso dei tassi.