Bankitalia stima
che il PIL possa essere calato anche nel quarto trimestre 2018, il che
implicherebbe una recessione tecnica (due trimestri consecutivi con segno
meno). E ha ridotto le stime 2019 di crescita reale del PIL dall’1% allo 0,6%.
Il rallentamento
dell’economia è un fenomeno internazionale e, in particolare, europeo. E’
possibile che sia in recessione tecnica anche la Germania, o che comunque ci
sia arrivata (nel secondo semestre 2018) molto vicina.
Ora, impostare una manovra correttiva con tagli di spesa (o con maggiori tasse) per
centrare comunque gli obiettivi di deficit pubblico 2019 sarebbe semplicemente folle.
Si avrebbe un ulteriore rallentamento del PIL e ne risulterebbe vanificato il beneficio
sul deficit, rendendo il 2019 un anno disastroso a livello di produzione e
occupazione (come ha provato l'esperienza del 2012-2013).
O si accetta un
maggior deficit, o, finalmente, si pone mano all’unica possibilità (unica a mia
conoscenza da quando la propongo, quantomeno, cioè da più di sei anni) di
rilanciare la domanda e l’economia senza incrementare il Maastricht Debt.
Possibilità che si concretizza in uno scenario ben noto ai lettori di questo blog - il progetto CCF / Moneta Fiscale.
Possibilità che si concretizza in uno scenario ben noto ai lettori di questo blog - il progetto CCF / Moneta Fiscale.
E’ lecito sperare
che l’aggravarsi delle condizioni esterne smuova le acque, come finora non è
accaduto (o quantomeno, io non ne ho indicazioni).
Eppure io non riesco a sperarci ed è un vero peccato
RispondiEliminaIo continuo. A sperare, e non solo.
EliminaOrmai dovrebbe essere chiaro a tutti che qualsiasi cosa decideranno, se la decideranno, aspetteranno ad attuarla dopo le elezioni di maggio.
RispondiEliminaBuon Anno dott. Cattaneo
Prima non ce ne sarebbero i tempi, del resto. Buon anno a Lei !
Elimina