Presupposto sbagliato numero
uno: non è vero che il debito pubblico sia destinato a essere “ripagato”, nel
senso di “estinto”. Il debito pubblico non si estingue ma si rifinanzia. Nessun
paese ha mai estinto il suo debito pubblico, e (salvo in rari casi e per periodi
brevi e transitori) nessun paese lo ha mai nemmeno diminuito in valore
nominale.
Presupposto sbagliato numero
due: non è vero che sia virtuoso avere conti pubblici in pareggio. Il deficit di
bilancio è uno dei principali meccanismi tramite i quali vengono immessi mezzi
finanziari nell’economia. Mezzi finanziari che devono crescere via via che l’economia
medesima si sviluppa. La normalità, per qualsiasi Stato, è avere conti pubblici
in deficit.
Presupposto sbagliato numero
tre, conseguenza dei primi due: il principio che “per ogni spesa vada identificata
la relativa copertura” è privo di senso. Una copertura per ogni spesa implica
che la condizione ottimale sia il pareggio del bilancio pubblico. Il che non è
vero.
Marco Sartore: Un cittadino medio come me che legge queste cose si chiede come possono a tutti i livelli politico economico finanziario monetaristico avere fatto e perseguito politiche (per dirne una come il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia) così assurde.
RispondiEliminaLuca Pieroni: perché a loro sono comode e non gli costano direttamente nulla...
Eliminapiù probabile che eseguano ordini superiori.
EliminaIo il deficit di bilancio come una cosa positiva non l'ho proprio capita: non sarebbe il caso che il sig. Cattaneo spiegasse in parole molto semplice e, magari, con esempi concreti, questo concetto, che, come corollario, porta il fatto che l'Italia non sarebbe indebitata? Grazie
RispondiEliminaSe legge questo blog trova molti post che approfondiscono il concetto. Per esempio quello del 20.9.2023.
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