mercoledì 20 settembre 2023

Il debito pubblico: un “problema” inventato e strumentalizzato

 

E’ perfettamente normale che uno Stato immetta risorse finanziarie nell’economia: se il PIL cresce, in termini reali e ancora di più nominali (dato che un minimo d’inflazione è fisiologico) il potere d’acquisto in circolazione DEVE aumentare.

L’aumento dei mezzi di pagamento proviene sostanzialmente da tre vie: il deficit pubblico, l’espansione del credito privato e il surplus della bilancia dei pagamenti.

Il surplus della bilancia dei pagamenti è una via che può funzionare per alcuni paesi ma solo a condizione che siano in deficit altri. Quindi non è una strada stabilmente e armoniosamente percorribile da tutti.

L’espansione del credito privato significa che aumenta il debito di cittadini e aziende con il sistema finanziario. Se si fa affidamento solo su questa via, il sistema diventa instabile perché si formano bolle di credito che possono di colpo esplodere. Il credito privato è prociclico: cresce nei periodi buoni e rischia di inflazionare il sistema, cala in quelli cattivi e rischia di trasformare un rallentamento ciclico dell’economia in una depressione.

Il deficit pubblico svolge quindi una funzione INDISPENSABILE. Mediamente il bilancio pubblico deve essere in deficit: poco quando l’economia è forte, molto quando è debole, ma mediamente deve esistere una creazione di mezzi finanziari attuata dal settore pubblico.

Il surplus di bilancio pubblico è un’anomalia: può esistere quando l’economia è molto più forte del normale. Oppure perché un paese sta generando fortissime eccedenze commerciali (ma allora altri devono essere in deficit). Ma la normalità è il deficit pubblico, non il surplus.

Inoltre, per ragioni squisitamente contabili, il deficit pubblico genera risparmio privato. Se lo Stato spende più di quanto preleva in tasse, il settore privato riceve più soldi di quante tasse paga. Si ritrova quindi con un’eccedenza finanziaria.

Fin qui si è parlato di deficit. Il debito pubblico non è altro che un’offerta di strumenti finanziari in cui il settore privato può investire per impiegare il risparmio che si forma per effetto del deficit pubblico. Strumenti finanziari che se sono garantiti dall’emittente della moneta, non hanno rischio di insolvenza e possono offrire una modesta ma sicura remunerazione. E sono una forma di detenzione della ricchezza privata.

E’ una MENZOGNA che il debito pubblico sia un problema, che sia “virtuoso” contenerlo, che sia un “onere in capo alle future generazioni”.

Nessuno estingue il debito pubblico, anzi il debito pubblico cresce con lo sviluppo dell’economia. Il debito pubblico non si estingue ma si rifinanzia costantemente. E il rischio di non riuscire a rifinanziarlo è inesistente se il debito è da rimborsare nella moneta emessa e gestita dallo Stato.

 

6 commenti:

  1. Buongiorno sig. Cattaneo, sto leggendo il post che mi ha appena consigliato, ma anche qui non è facile seguirla per me semplice cttadino non addentro ai misteri dell'economia. Infatti lei, per lo più, afferma, ma spiega poco le sue affermazioni e usa spesso termini tecnici. Le porto qualche esempio.
    - "ma solo a condizione che siano in deficit altri": perchè?
    - "significa che aumenta il debito di cittadini e aziende con il sistema finanziario": perche?
    - "cresce nei periodi buoni e rischia di inflazionare il sistema, cala in quelli cattivi": perchè? E cosa intende per "periodi buoni" e "periodi cattivi"?
    - "creazione di mezzi finanziari attuata dal settore pubblico": significa che il deficit equivale alla creazione di mezzi finanziari?
    - "ma allora altri devono essere in deficit": perchè? Non potrebbero essere tutti in surplus?
    - "se il debito è da rimborsare nella moneta emessa e gestita dallo Stato.": ma se uno Stato non potesse emettere moneta (Italia), allora sarebbe fregato, come, in effetti, sta accadendo in Italia?
    - "deficit pubblico" è uguale a "debito pubblico"?
    La ringrazio se vorrà darmi qualche chiarimento.

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    Risposte
    1. "Ma solo a condizione che siano in deficit altri": Perché il surplus commerciale è la differenza tra export e import. Se io esporto più di quello che importo, qualcun altro deve essere nella situazione opposta.
      "Significa che aumenta il debito di cittadini e aziende con il sistema finanziario": Perché se una banca concede un credito, chi riceve il finanziamento diventa un debitore.
      "Cresce nei periodi buoni e rischia di inflazionare il sistema, cala in quelli cattivi": perché? E cosa intende per "periodi buoni" e "periodi cattivi"?": i periodi buoni sono quelli in cui l'economia cresce molto, c'è molto ottimismo, e le banche sono propense a concedere credito. Viceversa in quelli cattivi.
      "Creazione di mezzi finanziari attuata dal settore pubblico": significa che il deficit equivale alla creazione di mezzi finanziari? Certamente, quando lo stato spende più di quello che incassa in tasse, la differenza sono soldi che rimangono in tasca al resto dell'economia.
      "Ma allora altri devono essere in deficit": perché? Non potrebbero essere tutti in surplus? No, perché come detto sopra se uno stato incassa più di quanto paga, un altro deve pagare più di quanto incassa. La bilancia internazionale dei pagamenti a livello mondiale non può che saldare a zero.
      "Se il debito è da rimborsare nella moneta emessa e gestita dallo Stato.": ma se uno Stato non potesse emettere moneta (Italia), allora sarebbe fregato, come, in effetti, sta accadendo in Italia? Si metterebbe in una condizione di rischio che non esisterebbe se usasse la sua moneta.
      "Deficit pubblico" è uguale a "debito pubblico"? No, il deficit è la differenza tra spese e incassi nel settore pubblico in un anno. Il debito sono i titoli che lo Stato emette, nel giro di vari anni.

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  2. Grazie, ora è tutto molto più chiaro. Spero, da parte mia, di averle chiarito alcune delle problematiche legate al testo dei suoi pur pregevoli articoli e mi riservo, per il futuro, di disturbarla di nuovo, solo qualora riscontrassi tecnicismi verbali (per me) troppo complessi. Le auguro un buon pomeriggio.

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  3. "La Semplicità E' Il Massimo Della Sofisticazione", Leonardo da Vinci

    e lei con questo articolo semplice da capire ma efficacissimo a livello di sintesi ha raggiunto il massimo della sofisticazione, complimentissimi!!

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