giovedì 28 settembre 2023

Pareggio di bilancio, stati USA e stati Eurozona

 

Tra le principali fesserie propalate con costanza degna di miglior causa da parte dei commentatori euroausterici, si segnala la seguente: molti degli stati USA hanno regole che impongono il pareggio di bilancio. Perché mai lo stesso non dovrebbe valere per gli stati dell’Eurozona ? in fondo si parla di due blocchi economici di dimensioni simili, ognuno con la sua moneta – il dollaro per loro, l’euro per noi.

Per la verità parecchi stati USA hanno effettivamente adottato, e inserito nelle proprie costituzioni, il vincolo del pareggio di bilancio. Ma non tutti. Tanto è vero che la California nel 2009 è andata in default sul debito che aveva contratto.

Ma il punto non è questo. La differenza c’è ed è (o dovrebbe essere) evidente.

Si può pensare, negli USA, a un vincolo di pareggio di bilancio degli Stati perché i deficit di bilancio pubblico, indispensabili per una crescita economica stabile ed armoniosa, vengono messi in atto dal governo federale.

Sarebbe invece assurdo imporre il pareggio di bilancio agli stati dell’Eurozona perché non esiste un governo centrale in grado di immettere significative quantità di potere d’acquisto nell’economia mediante deficit pubblici.

Al contrario degli USA, l’Eurozona è un’unione monetaria ma non è un’unione fiscale, non è un’unione di trasferimenti, non è un’unione politica.

Il confronto tra USA ed Eurozona mette semplicemente in evidenza come l’attuale assetto dell’Eurozona sia economicamente insensato.

Certo, la risposta degli europeisti l’abbiamo sentita, anche quella, spesso. L’unione monetaria per funzionare richiede l’unione politica, quindi è stata attuata appunto per arrivarci (all’unione politica).

Però è passato quasi un quarto di secolo. L’eurosistema ha generato danni enormi e di volontà di arrivare all’unione politica non si vede traccia.

Quindi ?

3 commenti:

  1. Luigi Secchi: Ma soprattutto in USA il sistema federale trasferisce automaticamente soldi agli stati in crisi (es. Michigan...) per l'ovvio motivo che il Michigan (es.) paga meno tasse (ha meno pil) ma eroga gli stessi servizi federali...

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  2. Marco Sartore: Anche quelli - e purtroppo ce ne sono tanti - che propugnano con vigore e (falsa) convinzione la necessità (?) di perseverare nel processo di integrazione europea dentro di loro hanno capito lo sbaglio mastodontico che stanno facendo ma NON possono ora cambiare politica (come lo giustificherebbero?).
    E così avanti fino allo sfascio totale.
    Io sono italiano.
    L’Italia è un grande paese.
    Voglio che siano tutelati e preservati i sui confini e voglio la mia moneta.
    È una questione (anche) di orgoglio nazionale oltre al bene di noi italiani.

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