E’ perfettamente normale che uno Stato immetta risorse finanziarie nell’economia: se il PIL cresce, in termini reali e ancora di più nominali (dato che un minimo d’inflazione è fisiologico) il potere d’acquisto in circolazione DEVE aumentare.
L’aumento dei mezzi di pagamento proviene sostanzialmente da tre vie: il deficit pubblico, l’espansione del credito privato e il surplus della bilancia dei pagamenti.
Il surplus della bilancia dei pagamenti è una via che può funzionare per alcuni paesi ma solo a condizione che siano in deficit altri. Quindi non è una strada stabilmente e armoniosamente percorribile da tutti.
L’espansione del credito privato significa che aumenta il debito di cittadini e aziende con il sistema finanziario. Se si fa affidamento solo su questa via, il sistema diventa instabile perché si formano bolle di credito che possono di colpo esplodere. Il credito privato è prociclico: cresce nei periodi buoni e rischia di inflazionare il sistema, cala in quelli cattivi e rischia di trasformare un rallentamento ciclico dell’economia in una depressione.
Il deficit pubblico svolge quindi una funzione INDISPENSABILE. Mediamente il bilancio pubblico deve essere in deficit: poco quando l’economia è forte, molto quando è debole, ma mediamente deve esistere una creazione di mezzi finanziari attuata dal settore pubblico.
Il surplus di bilancio pubblico è un’anomalia: può esistere quando l’economia è molto più forte del normale. Oppure perché un paese sta generando fortissime eccedenze commerciali (ma allora altri devono essere in deficit). Ma la normalità è il deficit pubblico, non il surplus.
Inoltre, per ragioni squisitamente contabili, il deficit pubblico genera risparmio privato. Se lo Stato spende più di quanto preleva in tasse, il settore privato riceve più soldi di quante tasse paga. Si ritrova quindi con un’eccedenza finanziaria.
Fin qui si è parlato di deficit. Il debito pubblico non è altro che un’offerta di strumenti finanziari in cui il settore privato può investire per impiegare il risparmio che si forma per effetto del deficit pubblico. Strumenti finanziari che se sono garantiti dall’emittente della moneta, non hanno rischio di insolvenza e possono offrire una modesta ma sicura remunerazione. E sono una forma di detenzione della ricchezza privata.
E’ una MENZOGNA che il debito pubblico sia un problema, che sia “virtuoso” contenerlo, che sia un “onere in capo alle future generazioni”.
Nessuno estingue il debito pubblico, anzi il debito
pubblico cresce con lo sviluppo dell’economia. Il debito pubblico non si
estingue ma si rifinanzia costantemente. E il rischio di non riuscire a rifinanziarlo
è inesistente se il debito è da rimborsare nella moneta emessa e gestita dallo
Stato.