Non riesco a spiegare in altro modo l’acredine di Alberto Bagnai nei confronti della Moneta Fiscale, se non con le sue evidenti carenze su temi di macroeconomia. L’ho già detto in precedenti occasioni: è un divulgatore molto efficace, potenzialmente anche un ottimo scrittore comico, ma lì finisce. Come economista, le sue carenze sono evidenti.
Non contento di essersi preso una prima dose di scapaccioni quando sosteneva che la proposta CCF non gestiva i differenziali di competitività tra paesi;
non soddisfatto di essersi esposto a ulteriore ridicolo affermando che il trattamento contabile della Moneta Fiscale viola la partita doppia;
pochi giorni va (vedi i minuti finali di questo video) il nostro ha toccato nuove vette di comicità sostenendo che la Moneta Fiscale è una “cura palliativa” rispetto al problema dei delta d’inflazione nell’ambito dell’Eurozona.
Quando, se avesse studiato il progetto (o se, avendolo magari letto, l’avesse capito, o se non avendolo capito avesse chiesto spiegazioni, che sarei stato ben disponibile a fornirgli) saprebbe che il progetto Moneta Fiscale fornisce gli strumenti per raggiungere la piena occupazione mantenendo l’inflazione a livelli stabili e moderati (vedi D19 e D20 qui), e anche per gestire problemi di shock dal lato dell'offerta quali abbiamo sperimentato durante l’ultimo paio d’anni.
Peccato.
Roberto Terenziani: Ho da anni la sensazione che Bagnai e Borghi abbiano preferito delle comode poltrone a una dura lotta a questo delirante sistema economico, lotta che non gli avrebbe fruttato altro che la nostra gratitudine.
RispondiEliminaBeh io distinguo tra i due perché il primo si pone con una spocchia e una sicumera che sarebbe indecente se non fosse più che altro comica 😄
EliminaMarco Sartore: Veramente la partita doppia la conoscono in pochi.
RispondiEliminaSì ma se fai altri mestieri sei giustificato, se fai l'economista no. E inoltre, se non la conosci non renderti ridicolo pretendendo di spiegarla...
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