lunedì 15 novembre 2021

Che cosa piace alle élites

 

C’è un filo conduttore che collega una serie di azioni politiche. Le azioni che le élites amano perseguire, con un livello di entusiasmo sicuramente più spiccato rispetto a quello che suscitano nella maggior parte della popolazione.

In Italia, ad esempio, le élites sono fortemente convinte dell’utilità, per non dire della incontestabile necessità, di alcune cose tra loro (apparentemente) non collegate. Ad esempio, l’euro, il green pass e il green new deal.

Possono esserci valide motivazioni a sostegno della loro posizione. Ma anche non esserci. Personalmente ho alcuni dubbi (e anche alcune certezze, che vanno però in direzione esattamente opposta alla posizione delle élites. Vedi in merito all’euro).

Però, dicevo, c’è un filo conduttore innegabile.

Ritengo (a torto o a ragione) che la moneta unica sia necessaria, E ALLORA IMPONGO politiche economiche che devono rispettare una serie di vincoli.

Ritengo (a torto o a ragione) che il Covid possa essere sconfitto solo con una campagna di vaccinazione la più ampia possibile, E ALLORA IMPONGO il green pass.

Ritengo (a torto o a ragione) che l’umanità sia minacciata dal cambiamento climatico, E ALLORA IMPONGO l’auto elettrica, l’eliminazione delle plastiche e la decarbonizzazione integrale dell’economia.

Il filo conduttore è la parola “impongo”.

Le élites sono tali perché detengono autorità e potere. E chi detiene potere di regola vede con favore, in prima istanza, ogni motivo per esercitarlo e per incrementarlo.

Quindi ogni argomentazione che spinga verso la crescita dell’autorità e delle coercizioni tende a essere presa in considerazione con un occhio di riguardo, da chi fa parte del “circolo” che questa autorità la esercita.

Nei secoli scorsi, per ottenere questo risultato – per giustificare autorità e coercizioni – si utilizzavano, spesso e volentieri, le guerre.

Oggi si sono trovate altre vie e altri metodi (meno cruenti, e questo possiamo anche ottimisticamente giudicarlo un passo in avanti).

Ma le motivazioni e le finalità ultime, tanto diverse, in definitiva, non sono.

 

7 commenti:

  1. la mia mamma buonanima (istruita solo di saggezza imparata dalla vita quotidiana) amava dire ...."una regola mantiene un convento"...

    se noi cambiassimo la parola "impongo" con "regola" forse non sbaglieremmo ...

    ci dovremmo poi confrontare sul rispetto di esse (no vax, no tax ect.. ect...) e non è cosa da poco...

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    1. Sono d'accordo con la tua mamma (la stessa frase la diceva anche la mia, probabilmente tutte e due l'avevano imparata dalla LORO comune mamma...) però la frase completa se non sbaglio era "una BUONA regola mantiene un convento".

      Perché le regole non sono tutte buone, quindi è giusto, anzi doveroso, discuterle...

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  2. Geppo Ruggeri: alle élites piace l'emergenza.

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  3. per essere precisi era "meglio se buona...

    ma nemmeno tutte malvagie..

    noi discutiamo tutto sine die... ormai...

    ogni tanto viene anche il momento del fare non solo del parlare

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  4. Il sig.Ruggeri ha giustamente citato l'emergenza.L'emergenza è la droga delle elites, visto poi che si è anche parlato di regole, l'emergenza è lo strumento per sovvertire regole , principi e prassi democratiche, chi ha il potere di dichiarare l'emergenza ha il potere di gestirla come vuole lui, che fosse la "crisi dei debiti sovrani " di un po' di anni fa, il covid di adesso, ecc.

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  5. e quindi le proposte quali sono......?

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