domenica 19 giugno 2022

Ma come si vince la guerra in Ucraina ?

 

Il mio recente post sulle vicende ucraine ha suscitato un vivace dibattito e una domanda ricorrente.

OK, tu (cioè io) dici che il sostegno all’Ucraina è una decisione di realpolitik. Che si giustifica (o non si giustifica) non sul piano etico ma su quello degli interessi e dei rapporti di forza.

Ma se si vuole andare fino in fondo, cioè fino alla sconfitta della Russia, come si fa a vincere ?

La risposta è semplice.

Non si vince sul piano economico. Le sanzioni fanno più danno all’Europa che alla Russia. Le materie prime indispensabili le ha Putin e non le abbiamo noi.

Non si vince per procura. Continuare a mandare armi agli ucraini allunga il conflitto e aumenta il costo in termini di vite umane e di sofferenze della popolazione, ma non è sufficiente per sconfiggere i russi.

La guerra si vince solo combattendola.

E combatterla significa mandare un esercito NATO, che come sempre vorrà dire coinvolgere in prima battuta gli USA, in seconda i britannici, ma poi anche i vari paesi europei. Mandarlo sul campo.

Non si esce dall’impasse se non si prende una decisione, da una parte o dall’altra, su questo punto.

Certo, Putin ha le armi atomiche. Può essere che non sia così folle da utilizzarle, e può essere che il conflitto rimanga convenzionale. Ma di fronte alla possibile sconfitta militare e al rovesciamento del suo regime, come esserne sicuri ?

D’altra parte, mi si obietta, se non sei disposto a prenderti il rischio di un conflitto, nessun aggressore deciso che attacchi un paese più debole potrà essere fermato.

E infatti Hitler è stato fermato e sconfitto SOLO quando ci si è decisi a combattere. Ai tempi peraltro si parlava “soltanto” di guerre convenzionali.

Da quando esistono le armi nucleari, prendere una posizione contro un aggressore che ne è dotato è diventato ancora più complicato e rischioso.

Ma è un fatto. Come dice Henry Kissinger, la bomba atomica non si può disinventare.

Se accettiamo una pace soddisfacente per Putin, corriamo il rischio che Putin non si fermi all’Ucraina. Se combattiamo – noi occidentali sul campo, non per procura – corriamo il rischio dell’escalation.

Quale rischio è il più grave ? a mio modesto avviso il secondo. Però comprendo chi la pensa diversamente.

Quello che credo proprio non abbia senso, tuttavia, è restare in mezzo al guado, come ci stiamo oggi. Non stiamo mettendo fine alle sofferenze degli ucraini, e stiamo invece provocando enormi danni all’economia europea.

 

2 commenti:

  1. Brad Cappozzo: esiste qualcuno che pensa veramente alla WWIII come soluzione?

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    1. Non credo. Ma qualcuno ritiene che un conflitto potrebbe rimanere limitato e convenzionale.

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