giovedì 9 giugno 2022

Il sostegno all’Ucraina

 

Faccio una delle mie ricorrenti incursioni su temi diversi dalla macroeconomia, con l’avvertenza che non ho nessuna pretesa di ritenermi più qualificato di qualsiasi altra persona quando parlo di Ucraina, così come di climate change o di Covid o di tante altre cose.

Però idee ne ho, e mi fa piacere metterle nero su bianco e condividerle.

Un ricorrente scambio di opinioni si sintetizza più o meno come segue.

Io: nessuno nega che Putin sia l’aggressore e che sia da condannare. Ma se prendiamo attivamente le parti dell’Ucraina con sanzioni e invio di armi, per quale motivo non lo facciamo per tantissimi altri conflitti che affliggono il mondo ? perché non a sostegno dei curdi ? perché non a sostegno dei palestinesi ? degli yemeniti ? perché anzi in Iraq e in Libia stavamo con gli aggressori e non con gli aggrediti ?

Eccetera.

Risposta tipica: NON devi parlare di altre cose. Qui stiamo parlando di Ucraina, e non ci sono dubbi su chi ha ragione e su chi ha torto. Gli altri casi sono altri casi, e non devono influenzare il nostro giudizio e il nostro comportamento.

Beh, a mio modesto avviso qui non ci siamo.

Perché i casi sono due.

O l’Occidente, in nome di un proprio sentimento di superiorità morale, giudica, in ogni situazione di conflitto, dove sono le ragioni e dove sono i torti, e si schiera con la (presunta) ragione e contro il (presunto) torto.

Oppure lo fa in qualche caso ben specifico, come l’Ucraina, e in tantissimi altri invece no.

E siamo, evidentemente, in questa seconda situazione.

Allora, se siamo nella seconda situazione, è evidente che giustificare l’intervento a sostegno dell’Ucraina sulla base di considerazioni morali è un’ipocrisia. Perché in tantissimi altri casi, l’Occidente (USA / NATO / UE) queste considerazioni morali non le ha formulate, non le ha applicate, non se l’è neanche sognato.

Per cui alle considerazioni moralistiche non credo neanche per un minuto. Stiamo sostenendo l’Ucraina per valutazioni politiche, a difesa di interessi specifici. E in questi termini va descritta la situazione.

Stiamo osteggiando Putin non perché il suo comportamento sia da condannare. Lo è, ma in tanti altri casi alla condanna non è seguita alcuna azione concreta. E in altri non c’è stata nemmeno la condanna. E in altri ancora gli aggressori eravamo noi (intesi come occidentali).

Stiamo osteggiando Putin perché tuteliamo interessi che si ritengono essere minacciati da Putin.

Quindi il giudizio sul sostegno all’Ucraina va formulato su considerazioni di realpolitik. Come si agisce ? con quali finalità ? con quali interventi ? che risultati stiamo ottenendo ? vogliamo mettere fine al conflitto o vogliamo prolungarlo ? stiamo danneggiando la Russia o stiamo danneggiando l’Occidente più della Russia ? stiamo accelerando il ritorno dell’Ucraina alla normalità e la fine delle sofferenze della popolazione, o viceversa ?

Il dibattito è lecito, le differenze di opinioni pure.

Ma negare il dibattito perché “si parla di Ucraina, lascia stare il Kurdistan, lascia stare la Palestina, lo Yemen, la Libia, la Serbia” – no, non è accettabile.

 

6 commenti:

  1. Massimo Matteoli: Hai ragione non è accettabile ma un torto non è mai un buon motivo per farne un altro. Ed il fatto che i nostri governi siano rimasti inerti anche troppe volte non giustificherebbe voltare la testa dall'altra parte mentre Putin invade ed aggredisce l'Ucraina.

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    1. Giustifica di agire in base alla realpolitik, perché è evidente che l'unica chiave è quella. Le considerazioni moralistiche sono ipocrisia perché in dozzine di altri casi sono state completamente ignorate.

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    2. I suoi amichetti ameriCANI vogliono fare crollare la Russia ma non ci riusciranno mai perché i russi sono orgogliosi tengono alla loro indipendenza piuttosto preferiscono farsi sterminare o morire di fame ma non si faranno mai sottomettere come i cagnolini europei o vendersi come le bagasce come fanno in primis gli imPRENDITORI PARASSITI LADRUNCOLI MA TUTTO QUESTO STA FINENDO PERCHÉ C'È UN'ENORME INSODDISFAZIONE E PRIMA O POI ESPLODERÀ TUTTO !!!
      LUCA NAZIONALISTA E SOCIALISTA

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  2. Condivido anche le virgole di questo articolo

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  3. Pagando in dollaro euro dai rubli i russi hanno finora evitato il fallimento del loro stato l'Italia uscisse dall euro potrebbe pagare il debito pubblico trasformando dalla lira a euro dollaro i pagamenti dei titoli di stato ?
    Salvo

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    1. Se l'Italia uscisse dall'euro casomai pagherebbe in lire il debito emesso in euro.

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