Il 22 dicembre scorso, la Juve Stabia, formazione che gioca in serie B, ha sconfitto 1-0 il Cesena. Il gol della vittoria è stato segnato da un giovane difensore-centrocampista, in prestito dalla Lazio, che sta per compiere 22 anni ed ha così realizzato la sua prima rete in un campionato professionistico.
Non una notizia epocale in sé. La particolarità della situazione sta però nel nome del marcatore. Che si chiama Romano Benito Floriani Mussolini. E che è proprio il pronipote del tizio di cui porta il nome e il cognome (in seconda e in quarta posizione).
Secondo alcuni resoconti giornalistici, una parte del pubblico (la metà dei presenti secondo qualcuno) ha reagito all’avvenimento esibendosi non solo nelle consuete esultanze, ma anche in plateali saluti a braccio teso.
E non sono mancati commenti, su giornali e social media vari, del tipo “ancora una volta l’Italia, al contrario della Germania, dimostra di non aver fatto i conti con il passato. Una cosa del genere da loro non sarebbe mai potuta accadere”.
Effettivamente non sarebbe mai potuta accadere in quanto Adolf Hitler non ha avuto pronipoti che giocano a calcio, anzi a quanto risulta non ha avuto nessun discendente diretto. Quanto al trito e ritrito leitmotiv dei “conti con il passato”, però, mi viene spontaneo far notare quanto segue.
Se è vero che al governo, in Italia, abbiamo un’esponente di un partito di destra, post-fascista dice qualcuno, neo-fascista rincara qualcun altro, è anche vero che stando ai sondaggi in Germania rischia di superare il 20% alle prossime elezioni Alternative fur Deutschland, AfD.
E AfD è un partito di destra, post-nazista dice qualcuno, neo-nazista rincara qualcun altro.
Quindi quali conti con il passato hanno fatto, i tedeschi
? negli stadi non so, ma fuori dagli stadi, a occhio e croce, gli stessi che
abbiamo fatto, o non fatto, noi.
Prima parte
RispondiEliminaIl nazismo fu finanziato da importanti capitalisti statunitensi in chiave anticomunista , tanto è vero che durante i bombardamenti degli Alleati in Germania non furone nemmeno sfiorate da mezza bomba tutte le fabbriche compartacipate da capitali americani, determinante per ascesa del fascismo furono invece capitali britannici sia per tutelare gli interessi britannici nel Mediterraneoe sia in funzione anticomunista.
Poi Hitler e Mussolini espressero mire egemoniche, uno sull’Europa e l’altro sul Mediterraneo e il Nord Africa, si allearono entrambi anche col Giappone che era storico antagonista degli USA in Oriente ( la Cina e tutta la regione orientale era cosa di USA e UK e quindi le mire espansionistiche del Giappone in quell’area era molto mal vista ), non riuscirono a piegare l’URSS, anzi presero sonore batoste, e quindi ormai inutili furono fatti fuori e per coprire questi loro doppi giochi si inventarono le storiella propagandistiche ad usum delphini che Adolf Hitler malato e depresso si suicidò nel bunker di Berlino e che Benito Mussolini fu giustiziato da valorosi partigiani, storielle propagandistiche che dopo più di 70 anni ancora resistono perché non si è riuscita a scalfire nemmeno l’altra storiella propagandistica su Pearl Harbour che è ancora più importante perchè fu la chiave di svolta dell’intervento USA nella seconda guerra mondiale.
Per riferimenti, vedasi i miei post firmati "Fabrice" al seguente articolo:
https://www.sovranitapopolare.org/2021/03/16/al-via-la-raccolta-di-firme-per-la-proposta-di-legge-contro-la-propaganda-fascista-e-nazista/
Commento Finale
RispondiElimina“Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad ‘usum delphini’, e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.” Honoré de Balzac, (1799 – 1850), scrittore francese.