sabato 20 gennaio 2024

Groucho Marx e la UE

 

Groucho Marx ha elaborato una definizione della politica molto arguta.

“L’arte di cercare problemi, trovarli dappertutto, formulare una diagnosi sbagliata, e applicare soluzioni che non funzionano”.

La definizione, dicevo, è arguta, ma piuttosto ingiusta. La politica non funziona sempre così.

Gli stati nazionali hanno problemi al loro interno. Qualche volta se li inventano, ma nella maggior parte dei casi sono reali.

Le diagnosi le sbagliano spesso, ma sarebbe ingiusto dire che le sbagliano sempre.

E le soluzioni ? tutte sbagliate ? no dai, metterla su questo piano è una riedizione del “piove governo ladro”.

Però c’è un’organizzazione politica a cui la descrizione di Groucho si applica, invece, perfettamente. Ed è la UE.

Ma non è un caso. La UE non è nata per risolvere problemi. E’ nata per sottrarre poteri agli stati e trasferirli a se stessa.

E ha stabilito che un sistema efficace per forzare il trasferimento di poteri è creare un perenne stato di emergenza, inventando problemi anche quando non ci sono, e non risolvendoli mai.

Per non sbagliarsi, non solo non li risolve ma impedisce agli stati di farlo. Non so se Jean Monnet dicendo “l’Europa si formerà come conseguenza delle crisi” intendesse esattamente questo.

Ma questo è quanto abbiamo sotto gli occhi oggi.

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