Con molti ringraziamenti ad Arlette Zat.
Blog dedicato al progetto Moneta Fiscale / Certificati di Compensazione Fiscale - MF / CCF), soluzione per la crisi dell'Eurozona. Progetto reperibile in questo post. Cronistoria degli eventi rilevanti qui. I CCF sono anche noti come Certificati di Credito Fiscale.
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giovedì 4 luglio 2013
sabato 25 maggio 2013
CCF “revolving”: un possibile perfezionamento
Con Luca Mibelli
e anche sulla base di spunti forniti da NonSono SuFacebuk nell’ambito del
gruppo facebook Economia 5 Stelle, si sono discusse alcune possibili varianti e
ottimizzazioni del progetto Certificati di Credito Fiscale (CCF).
Un’idea da considerare
è la seguente. Nello schema base i CCF hanno la facoltà di essere utilizzabili –
in qualsiasi momento a partire da due anni dopo la data di emissione – per estinguere,
al valore facciale, obbligazioni finanziarie di qualsiasi tipo (in primo luogo,
ma non solo, fiscali) verso la Pubblica Amministrazione italiana.
La variante, o
meglio la caratteristica aggiuntiva, potrebbe essere di aumentare il valore di
utilizzo se quest’ultimo avviene successivamente alla prima scadenza possibile.
In pratica: nel
giugno 2013 mi vengono assegnati CCF per 100 euro. Nel giugno 2015 li posso
usare per pagare (ad esempio) 100 euro di imposte.
Se non lo
effettuo subito, il valore di utilizzo aumenta. Per esempio diventa 103 euro se
attendo un anno, 106 se ne attendo due eccetera.
In pratica si
riconosce ai CCF un tasso d’interesse, a decorrere dalla data di utilizzabilità.
Nell’esempio è un 3% annuo fisso; si possono considerare alternativamente tassi
variabili indicizzati ai BOT, ai tassi d’intervento BCE, all’inflazione ecc.
Si ottengono così due risultati.
Primo, si
migliora la valutazione di mercato dei CCF. Molti percettori di CCF
probabilmente li cederanno prima della data di utilizzo, a soggetti che li
acquisteranno a sconto per poi usarli a fronte di loro impegni
finanziari verso la Pubblica Amministrazione. Lo sconto potrebbe essere più
elevato del tasso su un normale titolo di Stato a causa di sfridi temporali –
es. minore concentrazione di date di versamento di imposte in certi periodi
dell’anno. Se il ritardo di utilizzo dei CCF si accompagna a un incremento del
suo valore facciale, questo problema diventa di scarso o nullo rilievo.
Secondo, alcuni
titolari di CCF potranno ritardarne l’utilizzo semplicemente per beneficiare
della rivalutazione. Ci sarà quindi una parziale diluizione temporale del loro
impiego; nel frattempo, gli euro incassati dallo Stato saranno più alti. La riduzione
delle obbligazioni finanziarie statali denominate in euro (debito pubblico)
sarà quindi accelerata.
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