giovedì 21 dicembre 2023

Patto di stabilità: che cosa sperare

 

Inaspettatamente, il nuovo patto di instabilità e stagnazione è stato approvato dall’Ecofin di ieri. Per valutarne i contenuti bisogna aspettare i dettagli, ma metto le mani avanti: non mi aspetto nulla di positivo per la semplice ragione che questi patti sono impostati sul concetto che deficit e debito pubblico siano di per sé una cosa cattiva e che qualsiasi sforzo di riduzione debba sempre e comunque essere considerato positivo.

Quindi è come pretendere di mandare un razzo su Marte partendo dal presupposto che il sistema tolemaico sia corretto, che i pianeti girino intorno alla Terra.

Una cosa che mi sembra di capire, con riserva di verifica, è che l’assenso è stato dato, in particolare dall’Italia, facendo affidamento su una serie di eccezioni, esclusioni, limitazioni e rinvii che dovrebbero rendere marginale o comunque non sostanziale l’impatto dei nuovi accordi fino al 2027.

E siccome tre o quattro anni in politica sono l’eternità, avanti così e poi si vede.

Ovviamente non è l’ideale. E non è neanche niente di cui rallegrarsi. Diciamo che c’è una speranza, forse flebile ma chissà, che il nuovo patto risulti inutile, nel senso di inapplicabile o comunque senza effetti sensibili. Che è meglio dell’alternativa: che sia deleterio.

Poi si può sempre sperare che da qui al 2027 a Bruxelles si rendano conto che avevano ragione Copernico, Galileo e Keplero.

O magari che da qui al 2027 cessi di esistere la UE.

 

1 commento:

  1. LA COPERTA CORTA ITALIANA

    Come l’iper tassazione e le privatizzazioni hanno ridotto la nostra coperta

    Tassazione

    Imposte complessive imprese Italia 68,8% - Europa 30% (+39 puti %)
    Imposte complessive Redditi Italia 65% - Europa 28% (+37 punti %)

    Imposte complessive consumi Italia 72% - Europa 40% (+32 punti %)
    Imposte complessive Lavoratori redditi + consumi Italia 90% - Europa 59% (+31 punti %)

    Perdite economiche

    Imposte in eccesso pagate dai cittadini 550 MLD di Eu anno
    Cittadini 763 Eu mese Lavoratori 1.950 Eu mese

    Perdite Pil Italia -1.750 MLD di Eu anno 1.750 MLD di Pil invece che 3.500 MLD
    (Prodotto interno lordo che va a finire agli stati esteri)

    Perdite Stato sul Gettito fiscale 302 MLD di Eu anno
    (Perdite che vanno a finire agli stati esteri)

    Tasse in eccesso pagate sulla spesa pubblica 282 MLD di Eu anno
    (Perdite che entrano in un circuito vizioso e non vanno in tasca a nessuno)

    Mancati Utili di Stato sulle proprie attività 250 MLD di Eu anno
    (Utili che vanno a finire in tasca a soggetti privati Faccendieri Politici Imprese colluse)

    Perdite totali Stato + Cittadini per anno 834 MLD di Eu

    Perdite generali

    Mancata economia, mancata occupazione, mancata competitività imprese, conseguente crollo dell'export, pensioni e salari da fame, prezzi alle stelle, mancata domanda interna, Stato che va a deficit invece che andare ad avanzo di gettito fiscale, aumento del debito pubblico e relativi interessi, aumento tassazione spesa pubblica.

    Le Soluzioni : https://www.youtube.com/watch?v=Somuh8qACYo&t=7086s

    Marco Cristofoli Moneta Pubblica Italia Sociale & Cristiana

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