martedì 5 dicembre 2023

Draghi sopravvalutato ?

 

Vedo porre questa domanda. Mario Draghi è sopravvalutato ? al di là dell’opinione che se ne può avere, positiva o negativa, al di là di considerarlo un agente del bene o del male, forse si è costruita un’immagine troppo enfatica in merito alle sue capacità, alla sua influenza, alla portata della sua azione ?

La risposta a mio parere è affermativa, ma non perché lo ritenga un incompetente.

Draghi è senz’altro un uomo molto abile, senz’altro parecchio superiore alla grande maggioranza dei burocrati che stanno ai vertici delle grandi istituzioni sovranazionali, dei ministeri economici, delle banche centrali.

Questa abilità l’ha utilizzata soprattutto per accreditarsi di fronte ai potentati economici e finanziari, e su questo ha costruito una formidabile carriera.

Se poi la sua azione sia da giudicare positivamente o negativamente, dipende dall’opinione che si ha in merito alle finalità di questi potentati. La mia la conoscete.

Draghi però non ha dimostrata quella superiore comprensione dei fenomeni economici, e men che meno di quelli geopolitici, che i media allineati all’establishment gli attribuiscono.

Dicendo che non l’ha dimostrata non intendo affermare che non la possieda. Non lo escludo. Ma neanche ne ho le prove.

Forse, ad esempio, Draghi saprebbe come riformare la governance economica dell’Eurozona in senso progressivo, inclusivo, rispettoso del benessere collettivo, in grado di ridurre le diseguaglianze.

Forse lo saprebbe e forse no.

Ma quando si è seduto su prestigiosissime poltrone, chiaramente non era lì per fare quello, non era lì per conseguire quelle finalità.

E’ stato posto ai vertici di importantissime istituzioni per fare qualcos’altro, e deve la sua carriera al fatto di essere stato ritenuto la persona migliore per ottenere questo qualcos’altro.

Credo e spero che questo “altro”, a medio e lungo termine, si rivelerà un progetto inattuabile. Che il pendolo oscillerà in un’altra direzione.

E di conseguenza Mario Draghi non sarà ricordato come un grande statista, né come un grande economista, né tantomeno come un grande personaggio storico.

 

4 commenti:

  1. Giovanni Albin: Sputa il rospo...dove oscillerà il pendolo?

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    1. Verso un ritorno ai trenta gloriosi del dopoguerra. Prima o poi.

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  2. Ricordo quando alla BCE mi scrisse che è vero che le banche commerciali creano denaro ma che la quantità totale non aumenta (almeno nelle loro statistiche...).

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