A sentire certi esponenti della maggioranza parlamentare, la logica della politica economica del governo Meloni si riassumerebbe come segue.
Certo, sarebbe il caso di fare più espansione, sarebbe il caso di immettere più soldi nell’economia.
Però altri paesi, tra cui i più importanti dell’Eurozona, Francia e Germania, hanno difficoltà una di deficit e l’altra di crescita, quindi con questa manovra dopo tanti anni in cui eravamo additati come l’alunno scarso della classe, sfruttiamo l’opportunità di essere “i primi”.
Ma “i primi” a far cosa ?
I primi nel senso di essere quelli che più degli altri adottano politiche sbagliate e controproducenti.
O detto altrimenti, dopo anni in cui abbiamo fatto austerità “perché non avevamo i conti in ordine” adesso facciamo austerità “per mostrare che siamo in grado meglio degli altri di tenere i conti in ordine”.
Quanto vi convince questa argomentazione ?
A me, tanto quanto un tentativo di dimostrare che due
più due fa ventidue.
Sul piano della razionalità (principio di non contraddizione) ha ragione Lei. Questa manovra sul piano politico/tattico potrebbe avere senso se: 1) permettesse di aumentare la spesa militare a debito con EU a tassi bassi, senza massacrare i servizi pubblici; 2) permettesse di tenere in serbo risorse per la campagna elettorale 2027. Saluti, Piergiorgio Rosso
RispondiEliminaPurtroppo questa politica non “tiene in serbo” proprio niente, se non magari una futura maxi poltrona gentilmente offerta dall’establishment finanziario a Giorgetti.
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