giovedì 9 maggio 2019

Warren Buffett è un grande - ma non in macroeconomia


Warren Buffett è il più grande investitore forse da quando esiste il capitalismo, e sicuramente degli ultimi cento anni. Ha accumulato, gestendo fondi e investendo, un patrimonio personale vicino a 100 miliardi di dollari. E non solo: controlla una società quotata (la Berkshire Hathaway) che ne capitalizza, in borsa, oltre 500.

Questo però non fa di lui un esperto di macroeconomia. Ne sono la prova alcune dichiarazioni rilasciate in una recente intervista. Come afferma questo articolo:

“Buffett ha evidenziato che la disoccupazione è ai livelli minimi da una generazione in qua, tuttavia l’inflazione e i tassi d’interesse non stanno salendo. Mentre nello stesso tempo il governo USA continua a spendere più soldi di quanti ne incassa. “Per quanto a mia conoscenza, nessun libro di testo di economia scritto nel primo paio di migliaia di anni ha discusso nemmeno la possibilità che questo tipo di situazione potesse perdurare, con tutte le variabili grosso modo invariate””.

Beh, non pretendo che Buffett legga il mio blog. Però a me non è risultato difficile spiegare:

perché la condizione normale delle economie nazionali è il deficit pubblico, quindi il governo che “spende più soldi di quanti ne incassa”

perché l’inflazione riparte solo quando la domanda supera la capacità produttiva del sistema economico – e anche con una disoccupazione sotto il 4%, ma con un tasso di partecipazione alla forza lavoro inferiore ai livelli pre-2008, gli USA non hanno ancora raggiunto quel livello

perché un deficit pubblico finanziato o garantito dalla potestà di emissione statale non richiede di offrire alti tassi d'interesse ai sottoscrittori.

E ovviamente io non sono stato l’unico a capire e a spiegare questi fenomeni, né sono il più noto tra quanti li hanno illustrati. Sono concetti che si comprendono molto bene leggendo gli autori MMT.

Buffett però non ha letto nemmeno quelli, come risulta chiaro da alcune altre sue dichiarazioni, formulate meno di due mesi fa. Ha criticato la MMT basandosi, evidentemente, su resoconti fuorvianti e di seconda mano.

E questo è un po’ più grave: non tanto non averla capita, ma criticarla senza averla compresa, anzi senza – evidentemente - essersi documentato.

Investire con successo e capire la macroeconomia evidentemente sono due cose diverse. Non ho dubbi comunque sull’onestà intellettuale di Buffett, e ritengo probabile che l’evidenza dei fatti lo condurrà a rivedere le sue opinioni…


4 commenti:

  1. Ray Dalio invece la macro la capisce bene e se non erro è anche d'accordo con la mmt

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ha proprio detto di essere d'accordo ma ha affermato che "qualcosa del genere" prenderà piede, e probabilmente in tempi non lunghi...

      Elimina
  2. Buongiorno Marco, Buffett non è uno stupido. Ha sempre criticato le sciocchezze sostenute dai dipartimenti di finanza, spesso usando argomentazioni semplici ma intelligenti. Per quanto riguarda la MMT, anche a me sembra contenga idee un poco strane. Ad esempio (se non sbaglio) loro sostengono che una bilancia commerciale in perenne deficit non è un problema, avendo a modello gli USA (peccato che gli USA hanno il petrodollaro!!). Si può essere contro le scemenze di Harvard e della Bocconi, ma al contempo essere critici della MMT :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per carità, Buffett è l'ultima persona al mondo che definirei uno stupido, e la posizione di alcuni autori MMT sui deficit commerciali non la condivido neanch'io. Ma Buffett dice un'altra cosa: che i deficit di bilancio pubblico proposti dalla MMT rischierebbero di produrre inflazione incontrollata. E questo dimostra che la MMT non l'ha studiata.

      Elimina