martedì 10 settembre 2019

Pani, pesci e tele di Penelope


Il mio twitter sparring partner @eligio68 continua a non essere convinto di quanto sostenuto in questo post. Sintetizzo qui di seguito la sua posizione.

Se in situazione di sottoutilizzo delle risorse produttive metto (nominalmente) al lavoro qualcuno, ma in pratica lo impiego per fare cose inutili (lo “scavare buche per poi riempirle” di keynesiana memoria) è come essere su un’isola e dare a qualcuno “pani e pesci senza fargli fare nulla, o facendogli fare la tela di Penelope, il che è lo stesso”. E’ un trasferimento, un sussidio, e non crea reddito né ricchezza.

Dove si sbaglia (a mio modesto avviso, ovviamente) il mio interlocutore ?

Il nostro scavariempitore di buche non otterrà (direttamente) pani e pesci. Otterrà moneta. Che potrà utilizzare per comprare pani e pesci da fornai e pescatori, che sono in grado di produrne di più di quanto facciano oggi: ma che in pratica questo sovrappiù non lo producono, perché nessuno è in grado di comprarglielo.

Tutto questo funziona a una condizione: che ci sia capacità produttiva inutilizzata.

E’ meglio dare moneta a qualcuno per fare cose utili, invece che per scavare e riempire buche ? certo che sì.

Ma è meglio dargli moneta per fare cose inutili, o anche semplicemente dargli moneta in cambio di nulla, che lasciare inutilizzata una parte della capacità produttiva (del fornaio e del pescatore, nel caso specifico) a causa dell’insufficiente potere d’acquisto in circolazione.

Tutto qui.


9 commenti:

  1. Sempre saggio e didattico Marco Cattaneo.

    RispondiElimina
  2. Ci vorrebbe quella citazione di Galbraith padre a proposito dell'ozio dei ricchi e dell'ozio dei poveri, e di come sia differentemente considerato il vivere di rendita rispetto al vivere di sussidi...

    RispondiElimina
  3. Su un piano puramente teorico non è possibile determinare - se non caso per caso ad uso dell'esempio a funzione argomentativa - cosa in un sistema economico aperto sia utile o inutile e di conseguenza cosa sia un bene e cosa non lo sia. Moneta e credito sono due entità immutabili come il numero 0 e il cerchio o sono concetti fluidi? Ovviamente la seconda... mi permetto di consigliare la lettura del saggio "Moneta e credito" ne Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica (Venezia, Marsilio, 1997, II ed. 2006) di Toninelli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono concetti fluidi. I CCF (Certificati di Compensazione Fiscale) oggetto principale del presente blog hanno alcuni aspetti della moneta e alcuni aspetti del credito, ma non sono né l'una né l'altra cosa.

      Elimina
  4. Salve potrebbe spiegare in sintesi il Trilemma di Rodrik (o indicarmi un vecchio post al riguardo se lo ha già fatto)? Dato che il suo modo di spiegare è sempre chiaro e fruibile e l'argomento importante ed attuale. Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per la verità il Trilemma di Rodrik non mi convince un granché. Comunque gli dedico il prossimo post.

      Elimina
    2. Ok attendo il post (mi ha incuriosito sul fatto che non la convince :)
      Grazie

      Elimina