venerdì 9 aprile 2021

L’equivoco sull’inflazione “da costi”

 

Da qualche settimana si sente parlare di un possibile pericolo inflazionistico derivante dall’incremento di prezzo di materie prime e input produttivi vari (semilavorati, componenti, noli, trasporti eccetera).

L’ipotesi, che intuitivamente potrebbe apparire fondata, è che l’aumento di una serie di costi di produzione “costringerà” le aziende a scaricarli a valle, incrementando quindi i prezzi applicati al consumatore finale.

Questa argomentazione trascura però un elemento fondamentale. L’inflazione MEDIA E GENERALE non parte se c’è carenza di potere d’acquisto disponibile per il consumatore finale. Se determinati input produttivi salgono di costo ma il potere d’acquisto complessivo rimane debole, o comunque non si accresce, i produttori vedono i loro margini comprimersi, ma i prezzi al consumo non salgono. Semplicemente, non c’è spazio per farli salire.

Tutto ciò, nella media. Poi si può argomentare che

il produttore di un bene o servizio insostituibile o difficilmente sostituibile,

dotato di una posizione monopolistica o comunque con forte potere di mercato,

è comunque in grado di alzare i SUOI prezzi (anche se c’è da chiedersi perché non l’abbia già fatto prima, se detiene una posizione così forte).

Ma se il potere d’acquisto TOTALE non aumenta, QUEI beni e servizi aumenteranno di prezzo. Quelli, non altri - che al contrario, nella media DIMINUIRANNO.

L’inflazione MEDIA sui prezzi al consumo, quindi, NON riparte in modo significativo se il potere d’acquisto del consumatore non aumenta. Anche se si verificano incrementi di costi di produzione. E en passant, anche in presenza di una svalutazione (per la quale valgono considerazioni analoghe).

In sintesi, l’inflazione non si verifica se non in presenza di un eccesso di potere d’acquisto in circolazione rispetto alla capacità produttiva del sistema economico. L’inflazione “da costi”, nel senso di dovuta a puri e semplici incrementi di prezzo degli input produttivi, non esiste.

 

6 commenti:

  1. Fabrizio Astolfi: Secondo lei l'inflazione degli anni '70 è stata da costi o da eccesso di potere di acquisto (sostenuto dalle politiche espansive delle BC)?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiaramente non ci sarebbe stata inflazione a due cifre senza "accomodamento" fiscale e monetario.

      Elimina
  2. Gumpel dice che ogni tentativo di rialzare l'economia stampando moneta non ha mai prodotto altro che inflazione come anche in Germania negli anni 20.
    Save

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dica a Gumpel di posare il fiasco. Il QE c'è nell'Eurozona da sei anni, negli USA da dodici, in Giappone da trenta, e l'inflazione non si vede da nessuna parte.

      Elimina
  3. Ma se ci mettiamo a stampare caf io e lei in casa per la buona causa della ripresa economica che dice ci arrestano? La tiriamo per le lunghe e va tutto in prescrizione come ci insegna il Berlusca �� ;))))
    Luc

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ci mettiamo a stampare CCF io e lei non sono CCF, perché lo Stato non è obbligato ad accettarli in compensazione delle tasse dovute...

      Elimina