mercoledì 24 dicembre 2025

L’equivoco sull’”applicazione” della MMT

 

Spesso quando si discute di MMT con economisti e commentatori “ortodossi” ci si imbatte nell’argomentazione secondo la quale “questa MMT non è plausibile, non è affidabile, perché nessuno sa indicare un paese o un contesto temporale in cui è stata applicata”.

L’equivoco è che avrebbe senso parlare di “applicazione” della MMT se la MMT fosse una teoria prescrittiva. Non lo è. E’ una descrizione dei meccanismi di funzionamento del sistema economico.

In particolare, secondo la MMT:

Uno Stato è sempre in grado di emettere moneta, che assume valore se ed in quanto lo Stato medesimo la accetta per adempiere alle obbligazioni fiscali.

Uno Stato non è vincolato, nell’attuare deficit di bilancio, da parametri numerici, ma solo dall’esigenza di non surriscaldare l’economia creando potere d’acquisto, e quindi domanda di beni e servizi, eccedente la capacità delle proprie risorse produttive.

Il deficit di bilancio pubblico non ha bisogno di essere “finanziato”: il deficit di bilancio pubblico genera automaticamente risparmio finanziario privato.

Uno Stato che emette moneta non ha alcuna necessità di emettere titoli di debito pubblico: lo può fare per offrire una forma di impiego al risparmio finanziario privato prodotto dai deficit pubblici, ma è una scelta, non una necessità.

La comprensione di questi principi aiuta a capire le conseguenze di determinate scelte di politica economica.

Non è che (per esempio) gli USA hanno “seguito la MMT”. Però hanno in larga misura evitato di farsi condizionare da vincoli inesistenti, che l’analisi MMT spiega chiaramente essere tali.

Mentre l’Italia (sempre per esempio...) da Maastricht e dall’euro in poi, è pesantemente condizionata da questi vincoli inesistenti, da queste fantasie prive di senso.

Per questa ragione gli USA (la cui politica economica è sicuramente, come qualsiasi cosa, difettosa e criticabile) crescono.

Mentre l’Italia no.

 

5 commenti:

  1. Giovanni Piva: Marco, io la vedo cosi:
    Il grosso delle persone vedono solo e soltanto tds che vengono emessi e che poi circolano fino alla scadenza. La domanda che però essi NN si pongono è: come può un governo ottenere soldi tramite emissione di tds, se prima i soldi nn li ha creati e spesi a deficit, in aggiunta al fatto che il settore privato nn può creare soldi?
    Poi uno prova a fare delle ricerche e vede che in tutti gli stati del mondo vi è il divieto di finanziamento diretto da decenni (bc) con i tds. Il divieto dell'uso dello scoperto vi è in eurozona, mentre in altri stati come gli usa no, anche se è soggetto a determinati limiti operativi se viene utilizzato. Poi uno vede ad esempio il governo americano, come quello giapponese, inglese, ecc che emette comunque tds, e riceve soldi dai primary dealers, cioè dalle banche commerciali che possono operare in asta. A quel punto uno si pone la domanda se i primary dealers possono creare dollari come fa la fed, e scopre che nn possono (nel senso che possono concedere prestiti al settore privato, inventando denaro dal nulla fino a 10 volte il loro patrimonio, ma poi devono coprire il prestito creato e concesso, con un prestito interbancario o ricevuto dalla fed). Allora, uno va avanti nella sua ricerca, e nota che il tutto parte dalla fed, che crea dollari dal nulla, i quali vengono prestati ai primary dealers, I quali vengono "prestati" al governo usa contro tds di nuova emissione. Se uno mette una totale attenzione su questa "gimcana", cioè su questa serie di passaggi che consentono al governo di spendere a deficit, e sa che su tutti i tds esistenti c'è la garanzia della fed, nota che i primary dealers semplicemente hanno "traghettato" il denaro creato dalla fed (e NN dai primary dealers) al governo. Traghettare appunto significa far arrivare e non creare.
    Il tutto è per dire che la creazione monetaria dello stato esiste ancora come è sempre esistita, ma, a differenza di anni e anni fa, è "nascosta" agli occhi di tanti. L'indipendenza della fed dal governo usa nn ha compromesso niente a livello di creazione monetaria: l'ha solo maggiormente articolata e resa nettamente meno visibile. Poi si può aprire un mondo di idee e speculazioni sul perché da decenni e decenni è stata articolata a tal punto...
    P.s la legislazione u.s.a. ormai da anni e anni prevede l'obbligo di immettere tds pari alla quantità di denaro di nuova emissione. Gli stati uniti sono + di 100 anni che pareggiano l'emissione di nuova moneta con altrettanti tds. Ma è anche logico: gli u.s.a. sono nati nel 1774 e fino che nn pareggiavano i deficit fatti, con una eguale quantità di tds, vi era molta liquidità in circolo. Se uno quindi mette ancora più attenzione a ciò detto, può notare che i tds di nuova emissione permettono di rastrellare moneta appena creata come ANCHE vecchissime emissioni monetarie.

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  2. Fabrizio Amatelli: Esatto. Mi permetto solo di aggiungere "a bilancio con estero invariato"

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    1. O anche variato, a condizione di non creare dissesti sistemici, e comunque con debito in valuta estera privato e non pubblico.

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  3. Genova e Venezia erano imperi finanziari ma anche territoriali controllavano territori in tanti paesi in Francia Montecarlo Algeria Tunisia Ucraina Russia Montenegro Grecia Albania Croazia Slovenia controllo del porto di Panama ⚓ con schiavi Africani in totale circa 12 paesi moderni i Genovesi e i Veneziani controllavano senza contare il controllo economico finanziario che sarebbe anche essa una specie di colonizzazione erano 2 veri imperi oggi sconosciuti e sottovalutati da quasi tutti e hanno influenzato anche le espansione di Francia spagna Portogallo e Inghilterra andrebbe studiato molto di più è vero Cattaneo ?????

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    1. Sono stati due potentati notevoli, sia sul piano economico che su quello politico.

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