sabato 28 gennaio 2017

Si sapeva tutto fin dall'inizio

e i tedeschi competenti e in buona fede lo sapevano e lo dicevano anche.

Il notissimo (ma non quanto meriterebbe) intervento di Gregor Gysi al Bundestag, 23 aprile 1998.





5 commenti:

  1. of topic (ma non tanto )

    Caro dott. Cattaneo...sto discutendo in altro forum...sull'eventualità (a mio parere quasi certa ) dell'uscita dall'euro dell' Italia..e in quale "modello economico " ci si potrebbe impostare con un eventuale ritrovata sovranità monetaria..visto il gap nord /sud italia..essendoci di fatto "due italie" ed essendovi in quel forum..interlocutori veneti scontenti per i "trasferimenti" al sud , lodavano la Germania..ed ignoravano che gli stessi trasferimenti vengono fatti dalla Germania ovest alla Germania est (circa 60 o 70 miliardi annui se non erro )..con non brillanti risultati (la Germania Est se non erro ...si ha fatto progressi..ma è sostanzialmente un economia scadente e sussidiata..se non sbaglio il reddito medio è uguale a quello della mia regione la Sardegna : circa 18 / 20 mila euro l'anno...che rispetto alla media della Germania ovest non sono un gran che ...cosi come per noi non sono un gran che rispetto alla media del lombardo /veneto che se non erro è più 30 mila euro (distanza abissale )...la Germania est ha le infrastrutture obsolete e fatiscenti ..strade con buche..edifici scolastici disastrati etc etc ..(a dire il vero tutta la Germania ha strutture obsolete perché causa il mercantilismo esasperato non investono più da venti anni...)-->> mai lo avessi detto...un po e mi mangiavano : hanno la fissa che la Germania è efficiente e che noi siamo cialtroni che i nostri prodotti son scadenti (e non è assolutamente vero ) insomma un deletero autorazzismo patologico tipico italiano (l'italietta, la liretta, etc etc la solita tiritera..) ...e non ce nulla da fare. Vengo al punto io ho "anche " ipotizzato una possibile soluzione per i trasferimenti ..di far due monete forte al settentrione e debole al meridione rispettivamente riflettente le due economie..ed eliminare gradualmente il sistema dei trasferimenti e il nostro sud si arrangi da leggere: si dia da fare. ...secondo lei è fattibile potrebbe funzionare ?

    l'altro punto ..ho pensato ad un ideale sistema keynesiano impostato secondo i canoni della MMT...privilegiare tendenzialmente le importazioni e non basare la nostra economia eccessivamente sull'export..dove noi comunque siamo bravi ...qualcuno mi ha messo in evidenza la bilancia commerciale..(che mi pare sia una critica che si fa spesso ai sostenitori o simpatizzanti della mmt...)..le chiedo proprio un parere..sulla bilancia commerciale: in che modo ci si dovrebbe muovere in un economia come quella italiana applicando la mmt per non sbilanciare in negativo la bilancia commerciale ? o quelle critiche son giuste (effettivamente se tendenzialmente si privilegiano le importazioni ..la bilancia commerciale va a farsi benedire )..o forse questo punto della mmt è critico ..nel senso di errato economicamente ? mi pare che un sistema keynesiano a impostazione mmt sia l'opposto del mercantilismo tedesco .

    Saluti
    Shardan

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    1. dimenticavo : secondo lei ..quali altre soluzioni (CCF o altro ) tecniche si possono adottare per eliminare una volta per tutte sti trasferimenti che non hanno mai funzionato e creano solo parassitismo e non incentivano . Non è solo la nostra economia meridionale che con i trasferimenti funziona male e sostanzialmente non fa progressi: Germania Est , Belgio con i Valloni e Fiamminghi..Inghilterra settentrionale rispetto alla ricca area meridionale, oppure negli Stati Uniti (Mississippi , Louisiana..etc etc )con degli stati eternamente sussidiati ed eternamente poveri ..non hanno nulla da individare in quanto a povertà al nostro meridione. Cioè sti stati o regioni sussidiati con trasferimenti ,ovunque restano poveri...quindi sti trasferimenti creano un equilibrio sbilenco (serbatoio di consumo e non altro ) ..e non risolvono nulla: quindi non funzionano e andrebbe ripensato qualcos'altro.

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    2. Il punto chiave è riportare l'economia a sfruttare il suo potenziale produttivo, e a riassorbire la disoccupazione, senza cercare espansioni del saldo commerciale estero ma senza neanche squilibrarlo. Il progetto CCF ottiene questo risultato destinando una parte dell'intervento alla riduzione del cuneo fiscale: vedi per esempio il punto 9. qui.

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    3. Quanto al Sud, schemi di doppia moneta sono concepibili. Io però proponevo, già tempo addietro una via più semplice da applicare, che ruota anch'essa intorno all'intervento sul cuneo fiscale: effettuare un'azione più sostenuta al Sud rispetto al Centro-Nord per avvicinare la competitività delle due aree. I trasferimenti non verrebbero aboliti ma nel tempo diventerebbero, gradualmente, sempre meno necessari. Vedi ad esempio qui. Per la verità interventi di incentivo fiscale sulle produzioni al Sud in passato ne sono stati effettuati ma senza successo, perché troppo blandi e temporanei. Si tratta invece di renderli strutturali.

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