sabato 23 gennaio 2021

Moneta e patrimonio delle banche centrali

 

Un lungo dibattito twitter con alcuni euroausterici mi spinge a fare chiarezza su un tema fonte di molti equivoci: le banche centrali (BC) emettono moneta. E’ giusto considerarla una loro “passività” ?

Nei loro prospetti di stato patrimoniale, la moneta effettivamente è indicata esattamente in quel modo: come un passività. Qui ci sarebbe da aprire un inciso sul tema se sia in realtà necessario, o appropriato, per una BC redigere uno stato patrimoniale, ma su questo vi rimando a un post di qualche tempo fa.

Ora, consideriamo la situazione di una BC che, in regime di gold standard, emette moneta a fronte di una copertura aurea totale. In altri termini, detiene riserve d’oro, ed emette moneta integralmente convertibile in quelle riserve.

Al momento in cui la BC viene costituita, il suo stato patrimoniale è molto semplice: all’attivo ha l’oro, non ha passività, e il patrimonio netto corrisponde al valore delle riserve auree.

ATTIVITA’: oro

PASSIVITA’: nessuna

PATRIMONIO NETTO: valore dell’oro posseduto

Immediatamente dopo, la BC emette moneta e si impegna a convertirla, a semplice richiesta del possessore, nell’oro di cui dispone. La moneta ha un valore e, se la BC si limitasse ad emetterla senza farne nulla, la dovrebbe registrare al suo attivo.

Ma la moneta emessa sarebbe anche una passività, perché a fronte della sua emissione la BC assume anche un impegno – dare oro a fronte della moneta nel momento in cui un possessore terzo (che in questo momento ancora non esiste, ma esisterà un istante dopo, come vedremo) lo richiede. Quindi:

ATTIVITA’

Oro

Moneta

PASSIVITA’

Moneta

PATRIMONIO NETTO

Valore dell’oro posseduto

Come si vede, il patrimonio netto non si è modificato – continua a essere pari al valore delle riserve auree. Si sono solo incrementati sia l’attivo che il passivo, entrambi per il medesimo importo - pari alla moneta emessa.

Ma questa situazione dura solo per un istante, perché la BC non emette moneta per tenersela, ma per impiegarla. E gli impieghi fondamentali di una BC sono due: finanziare le banche commerciali, oppure fare credito al settore pubblico del suo paese, ad esempio comprando titoli di Stato.

Quindi lo stato patrimoniale della BC cambia immediatamente in questo modo:

ATTIVITA’

Oro

Crediti verso banche commerciali

Titoli di Stato

PASSIVITA’

Moneta

PATRIMONIO NETTO

Valore dell’oro posseduto

Il che mostra con chiarezza che la moneta emessa è un’attività: tanto è vero che la BC è in grado di scambiarla con altre due categorie di attività finanziarie (crediti verso banche e titoli di Stato).

Però è altrettanto indubbio che la moneta, oltre che un’attività (di cui ora la BC si è spossessata) è anche una passività per la BC stessa: costituisce infatti un impegno – dare oro a chi presenta moneta chiedendone la conversione.

Riassumendo: in regime di gold standard, la moneta è un’attività per il suo possessore (per una frazione di secondo la BC, immediatamente dopo chi ha ceduto alla BC altre attività finanziarie in cambio della moneta stessa), e una passività per la BC.

Bene. Ma il gold standard è scomparso dal mondo da esattamente cinquant’anni – dalla fine degli accordi di Bretton Woods, ferragosto del 1971. Oggi in tutto il mondo la moneta è fiat. Le principali BC la emettono senza garantire alcuna copertura né alcuna conversione.

Una BC costituita in regime di moneta fiat non ha quindi bisogno di alcun patrimonio di partenza. Crea un’attività finanziaria, la moneta, dal nulla. Il tutto si riduce a una pura scrittura contabile:

ATTIVITA’: moneta

PASSIVITA’: nessuna

PATRIMONIO NETTO: moneta

L’emissione monetaria crea patrimonio della BC esattamente nel momento in cui viene effettuata. Patrimonio, non passività, perché a fronte della moneta emessa, la BC non si impegna assolutamente a nulla. Ricordo una lezione di economia delle aziende di credito (correva l’anno 1983, in Bocconi…) in cui il docente disse alla platea degli studenti (sorprendendoli non poco: io ero uno di loro)

“se andate alla Banca d’Italia con un biglietto da centomila lire “pagabile a vista del portatore” e chiedete il “pagamento”, il cassiere con un ampio sorriso lo ritira e vi consegna… un altro biglietto da centomila”.

Bello nuovo però, l’altro magari era spiegazzato.

Anche stavolta, comunque, la BC emette moneta per impiegarla, e anche stavolta gli impieghi sono sostanzialmente i due di prima: finanziare le banche e/o comprare titoli di Stato.

Quindi lo stato patrimoniale della BC cambia immediatamente, stavolta come segue:

ATTIVITA’

Crediti verso banche commerciali

Titoli di Stato

PASSIVITA’

Nessuna

PATRIMONIO NETTO

Moneta

Come prima, la moneta emessa è un’attività: come prima, infatti, la BC è in grado di scambiarla con altre due categorie di attività finanziarie (crediti verso banche e titoli di Stato).

Cambia però – ed è un cambiamento fondamentale – il fatto che l’emissione monetaria non ha incrementato le passività della BC, ma il suo patrimonio.  Non c’è “passivo” della BC perché non ci sono impegni di nessun tipo, da parte della BC medesima, a fronte di quell’emissione.

Quindi in sintesi: in regime di moneta fiat, la moneta è un’attività per chi la possiede (per una frazione di secondo la BC, immediatamente dopo chi ha ceduto alla BC altre attività finanziarie in cambio della moneta stessa), ed è una posta di patrimonio netto per la BC.

E aggiungo, prima che qualcuno salti fuori dicendo “ma deve quadrare la partita doppia !” che la partita doppia quadra perfettamente: in regime di gold standard la moneta sta al passivo, in regime fiat è patrimonio, ma passivo e patrimonio stanno dallo stesso lato dello stato patrimoniale – in “avere”.

In conclusione:

La moneta è sempre un attivo per chi la possiede (anche per la BC, limitatamente all’istante che intercorre tra la sua emissione e il suo utilizzo per scambiarla con un’altra attività).

In regime di gold standard, la moneta è passivo della BC.

In regime fiat, la moneta è patrimonio della BC.

Le rappresentazioni contabili delle BC inseriscono la moneta nel passivo semplicemente perché continuano ad adottare schemi risalenti ai tempi del gold standard ma oggi (in effetti, a partire dalla fine del regime di Bretton Woods) scollegati dalla realtà.

 

5 commenti:

  1. Marco Sartore: Non voglio apparire svenevole ma grazie veramente per questo suo post (come anche gli altri). Affronta un argomento tecnico spiegato in modo eccezionale (le regole della P. D. ). Ripeto fa bene sapere che ci sono persone come lei che ci spiega queste cose.

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  2. Guardi, ho appena finito di scrivere su un sito una spiegazione proprio su questo tema, ed effettivamente mi sono trovato in difficoltà perché ho dovuto mettere la moneta sul lato delle passività, però spiegando che questa non dava adito di fatto a nessun obbligo. Grazie della spiegazione cristallina.

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  3. Si, anch'io la ringrazio per la chiarezza i suoi articoli sono molto interessanti!!!!

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